And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


domenica, gennaio 31, 2010

Siamo i terzi al mondo...evvai (sarcastico ed eufemistico)

"Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa?  Tutt'altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demòni e non a Dio; ora io non voglio che abbiate comunione con i demòni." (1° Corinzi 10:19-20)

Catania, una delle più belle città al mondo (beh un po' di parte perché ci abito...). Tra un po' si festeggerà la festa della patrona, Sant'Agata, che vedrà protagonista varie statue sulle carrozze, le cosiddette "cannalore" che verranno portate dai "fedeli" con rigoroso sacco bianco, al grido di "Siamo devoti tutti?"



L'Italia, e quindi la Sicilia, è un paese cosiddetto "cristiano". Allora perché non adorano Cristo, e fanno ciò? Magari loro pensano che questo "Santo" (che poi è davvero un santo, ma di questo ne parlerò dopo) ha compiuto vari miracoli, e adesso hanno bisogno di ricambiare in qualche maniera. Oh beh Gesù Cristo è morto per noi, ma questi preferiscono seguire tutt'altra fede. Che poi la motivazione può essere anche tra le più legittime, può essere che nel cuore vi è davvero un desiderio di riconoscenza, ma la gente nella sua ignoranza non sa quello che fa, ovvero un culto ai demoni. Pensate che Agata, al suo tempo (vi invito a cercare la storia su wikipedia, per chi non la sa) sia morta per avere oggi tutto questo seguito? Santa, sì. Ma il Signore ci ha resi tutti santi. E a prescindere, non siamo mica giustificati per opere.

Poi non parliamo del giro che c'è dietro a quest'operazione molto commerciale, dato che molto è controllato dalla cosiddetta "criminalità organizzata" sul quale non mi pronuncerò. Ma il problema sta molto più a monte. Alla gente è più facile credere in un santo, in un essere umano che nel figlio di Dio. Perché? Beh forse perché il santo non chiederà mai al credente di abbandonare il peccato. Crediamo al santo e poi facciamo quello che vogliamo. Bel modo di pensare.

Sta di fatto che i giorni passano, la festa di Sant'Agata che tra poco coinvolgerà la mia città è vicina. Come passerò quei giorni? Di certo, avete visto che non sono un gran cultore di queste feste. Non sono un gran cultore delle religioni in generale, l'unica religione a cui credo è Gesù Cristo. Passerò questi giorni a pregare ed intercedere per la mia città, e per lo spirito di idolatria in generale. Pregherò affinché il Signore devii questa devozione sbagliata nella giusta devozione. Una devozione che si trasformerà in amore. Il migliore amore che possiamo ricevere. L'amore di Gesù Cristo.

sabato, gennaio 30, 2010

L'ultimo... - Brian Farey

Continua l'iniziativa "un post al giorno" scritta, elaborata e creata da me...ragazzi mancano solo 38 giorni al big day, di cui parlerò in maniera dettagliata l'8 febbraio...cosa dire ancora? Oggi è arrivato il mixer nuovo...un LS9 della Yamaha a 16 canali...una belva della fascia media...sperando di poterlo configurare da casa...
Comunque, il mio post non vuole parlare della giornata. Voglio parlarvi di una canzone che ho scritto io. Beh solo le parole, la musica è quella della seconda ending di Naruto Shippuuden, Michi - To you all degli Aluto.

A cosa è dovuto la scritta di questa canzone? Beh, era l'1 Novembre 2008. Festa dei morti. Quel giorno faccio il resoconto di varie amicizie, e mi accorgo di averne persa una importante. Sto male. Quel giorno questa canzone mi accompagna. Il giorno dopo ho deciso di lavorare sull'instrumental. Non ho messo molto di personale, solo varie emozioni mai provate che però sentivo di dover esprimere. Così nacque "L'ultimo...", una delle mie canzoni più apprezzate (da chi la conosce)...

Penso solamente a te...
Penso solamente a te...
Solo a te, solo a te, solo a te...
Sanguina il mio cuore...
Sanguina il mio cuore...
Avrei voluto, l'ultimo...

Hai mai pensato seriamente a
Qualcosa che potesse riguardare noi
Io l'ho fatto sì, però eccomi qua, che piango e mi dispero per te

Penso ai, tuoi occhi grandi che
Facevano sparire ogni mio dolore
Penso alle tue mani che
Quando mi toccavano, quando mi toccavano
La mia anima era con te

Ora tutto è finito e mi rimasto il ricordo ed
é quello che mi fa male
Da adesso posso solo dimenticarti e andare avanti ma ce la far
ò? Si ce la farò...

Ora vado avanti senza te, senza il tuo grande supporto
È difficile però, continuerò, a testa alta con forza nel cuor

Ripensando, a quei momenti l
à
Dove camminavamo nel nostro futuro
E pensando a come poteva andar
Perch
é è finita? Perchè è finita?
Alzo gli occhi e grido!!!

In tutta la vita l
'unica felicità era quella che mi dava il tuo saluto
Ora invece non mi
è rimasto neanche quello, neanche l'ultimo...
Neanche l
'ultimo...
L
'ultimo salutoooooo
L
'ultimo saluto!!!
Solo assieme a te io vivevo realmente, adesso mi sento morir...
D
'ora in poi sarà senza te...
Creative Commons License



Parole mie, nessuna ombra di dubbio. La canzone? Beh non posso chiedere il permesso agli Aluto, non parliamo la stessa lingua...ma una cosa è sicura: questa canzone, insieme a poche altre, saranno attribuite al mio nome, Brian Farey, per lungo tempo.

Mi scuso con una certa persona che odierà questo post (che non leggerà mai tra l'altro) ma questo è il MIO blog. E ci scrivo ciò che voglio.

venerdì, gennaio 29, 2010

Recensione: Final Fantasy VII


Cos'altro c'è da chiedere, dal re dei JGDR? Cos'altro, dal gioco che "vendette la PlayStation"? Cos'altro, dal gioco che ancora oggi sforna spin-off tra sequel e prequel, completando sempre di più una storia già perfetta 13 anni fa? Inutile dire che qui avrete a che fare con un giudizio molto imparziale; o per meglio dire, il giudizio lo è diventato tale dopo aver finito per la trentesima volta questa meravigliosa, indimenticabile, settima fantasia finale.

La nascita

Il 1994 aveva dato alla luce un grande JGDR (Gioco di Ruolo alla Giapponese) per il Super Nintendo Entertainment System: Final Fantasy VI, chiamato III negli USA, che spingeva al massimo le cartucce del sistema sopracitato, creando un mondo che ancora oggi troviamo tra i migliori. La SquareSoft, software house di quel gioco, cominciò subito gli sviluppi per il seguito, Final Fantasy VII, che doveva vedere la luce su Nintendo 64, la nuova console di casa Nintendo. Ma qualcosa andò storto.

La Nintendo decise di non adottare la nuova tecnologia del lettore CD come lettore ottico per i suoi videogiochi, mantenendosi sulla scia delle cartucce. Questo indirizzò la SquareSoft verso altri orizzonti, dato che ciò che voleva creare era qualcosa di epico. Quindi ruppe la sua decennale collaborazione con la grande N e si spostò verso la prima console della multinazionale Sony: la PlayStation, il quale vedeva già discreti titoli di successo tra i suoi lidi, quali Crash Bandicoot e Ridge Racer. Ma il vero successo doveva ancora nascere.

L'uscita

Si sapeva che questo Final Fantasy, come ogni altro, avrebbe venduto tantissimo. Ma il sistema era nuovo, forse molti Playstationari non erano abituati ai JGDR. Ipotesi smentite il 31 Gennaio 1997, giorno in cui ファイナルファンタジーVII esce in Giappone. 3 CD, una dimensione molto alta che garantiva una longevità alta, guardando da fuori. Sta di fatto che quel giorno ci fu il boom.
VgChartz, il famoso portale di videogames che indica i dati di vendita di hardware e software, vede per l'1 febbraio, il giorno dopo l'uscita del suddetto gioco, al primo posto della classifica software proprio lui, vendendo 2,025,834 copie, mentre la console vendeva l'84% in più rispetto alla settimana precedente. L'hardware aumentò a dismisura, mentre il gioco ad oggi ha venduto, tecnicamente, 9 milioni e 720 mila copie: a queste devono aggiungersi le copie vendute della versione International, una versione speciale per il mercato giapponese che contiene le migliorie della versione americana, quali boss segreti, e della versione PC, nonché della più recente versione per PSN. Ma cosa decretò, oltre il nome, il successo di questo videogioco, acclamato ancora oggi come il miglior JGDR mai creato?

La trama

In un gioco di ruolo, conta l'immedesimazione col personaggio. In poche parole, la trama è tutto. La trama di Final Fantasy VI era, ed è tutt'ora, eccelsa. Poteva il VII batterla? Beh, ci è riuscito.


La storia inizia con la visuale di un cielo stellato, che dopo un po' fa spazio ad una giovane ragazza con un cesto di fiori in mano che esce per la strada. Una piccola inquadratura, ma che oggi per molti è molto significativa. La telecamere inquadra dall'alto la città in questione, Midgar, mostrando il logo.
Ora, non vi racconterò pezzo per pezzo il gioco, anche se mi piacerebbe tantissimo, ma questa è una recensione, non una parafrasi, quindi cercherò di fare meno il fanboy e di sintetizzare al meglio.

La ShinRa, Inc. aveva scoperto il modo di estrarre l'energia dal Pianeta. Il Lifestream, questo il nome del flusso vitale delle persone morte che ritornano al Pianeta, con tutte le loro conoscenze, veniva estratto dai reattori piazzati in tutto il mondo dalla ShinRa per ricavarne Energia Mako, molto prolifica. Grazie a questo la ShinRa diventò una delle multinazionali più potenti, fondando il proprio impero sulla città di Midgar, che con la sua forma rotonda ospitava ben 8 reattori Mako per ogni settore. Lento, ma inesorabilmente, il Pianeta moriva. Il Lifestream sarebbe finito prima o poi.

E così che un giovane (giovane...si fa per dire, aveva 35 anni all'epoca) ragazzo della ridente città di Corel, Barret Wallace, decide di riprendere gli ideali di un gruppo ambientalista, gli Avalanche, creando così il suo gruppo a loro onore, al quale aderivano, oltre lui, i suoi amici Jesse, Biggs e Wedge. La base militare era nascosta nel bar di Tifa Lockhart, il 7th Heaven. Anch'ella membra di Avalanche, molto spesso rimaneva in custodia della figlia di Barret, Marlene Wallace, di 4 anni.

Quel giorno, tra gli ultimi del 2007, gli Avalanche avevano intenzione di muoversi. Tifa qualche giorno prima aveva trovato il suo amico d'infanzia, Cloud Strife, nel cimitero dei treni, una stazione vicina al bar di Tifa. Era partito tempo addietro per diventare Soldier, una classe d'elite dell'esercito ShinRa al quale entrano solo i migliori. Lui raccontava che era diventato persino un 1st class, la classe più alta. Proprio quello che serviva agli Avalanche.

Dopo aver fatto irruzione nel 1° settore, gli Avalanche (meno Tifa), distruggono il reattore nel relativo settore. I morti sono incalcolabili, ma Barret se ne curava poco. Voleva la pace del Pianeta. Ma il prossimo settore non sarà così buono. Il Presidente della ShinRa controllerà di persona chi fa tutto quel danno, e dopo un esplosione Cloud si separerà dai suoi amici per venire trovata da Aerith Gainsborough, la fioraia, che veniva inseguita dai Turks, gli "uomini in nero" della ShinRa, che si occupano dei servizi segreti. Cosa volevano da lei?

Dopo varie peripezie, Cloud e Aerith riuscono a ricongiungersi col gruppo, ma la ShinRa ha intenzione di distruggere tutto il settore 7 per stanare Avalanche, senza curarsi degli altri. Aerith viene rapita per salvare Marlene, mentre Jessie, Biggs e Wedge, oltre che tutto il settore 7, vengono uccisi dall'operazione. Barret cerca vendetta. Cloud cercava Aeris. Il luogo comune era il quartiere generale della ShinRa. Tramite varie intercettazioni Cloud riesce a scoprire il piano del presidente ShinRa: la Terra Promessa, una fantomatica terra abbondante di Mako. Solo gli Ancient sanno dove si trova. Aerith era l'ultima della suddetta razza, per questo è stata rapita. Cloud e i suoi amici vengono arrestati, per poi venire liberati il giorno dopo, trovando il Presidente della ShinRa impalato da una lunga spada. Cloud conosceva quella spada. Era di Sephiroth, colui che gli aveva tolto tutto. Il viaggio di Cloud quindi si estende oltre Midgar, alla ricerca di Sephiroth, che vorrà fondersi col Pianeta e che bisognerà essere fermato. Il viaggio conterrà vari elementi, tra cui elementi di ricerca esterna, interna e persino un lutto che segnerà Cloud profondamente.


Il resto

Scusate per l'eccessiva dimensione della recensione...come sempre mi perdo nell'immensità della storia...comunque, Final Fantasy VII oltre all'ottima storia, racchiude tutta la sapienza musicale di Nobuo Uematsu, storico compositore che per l'occasione creò il theme dedicato al villain, chiamandolo One-Winged Angel, ad oggi una delle canzoni più famose della saga. Altro fattore era il sistema di crescita: da un lato avevamo un sistema di crescita in base all'esperienza, in cui i vari punti EXP accumulati mostro dopo mostro facevano aumentare il "livello" del personaggio, con i suoi stati principali quali Forza, Magia e così via, dall'altra avevamo l'equip, molto semplice, con solo 3 equipaggiamenti possibili, ossia l'arma, l'armatura e l'oggetto. I primi due hanno anche degli slot nella quale si possono inserire le Materia, fonte concentrata e cristallizzata dell'energia Mako, il quale racchiudono le varie abilità, quali Magie come Fire, Ice (Materia Verdi), abilità di comando quali Ruba o Lancia (Materia Gialle), abilità di supporto, che linkate ad altre Materia aumentavano il loro potenziale, come l'onnipresente Materia All (Materia Blu), le abilità indipendenti, che agivano per conto loro appena inserite, come HP plus o Proteggi (Materia Viola) e, ultimo ma non meno importante, le invocazioni delle Summon, potenti creature al servizio dei protagonisti nel caso avessimo la relativa Materia Rossa.
Il gioco procede su binari abbastanza rigidi per le prime ore di gioco, almeno finchè non si lascia la città di Midgar: se prima il gioco è un GDR buono, dopo diventa l'esperienza migliore mai vissuta. Libertà di esplorazioni, colpi di scena a non finire, svariati sottogiochi, molti dei quali concentrati nel Gold Saucer, una sorta di parcogiochi con svariati passatempi, dallo snowboard alle scommesse sui Chocobo.
Un punto molto in dibattito sarà sulla grafica: ovviamente all'epoca era il top, così come adesso fa decisamente pietà. Ma un GDR non è solo grafica. Anche l'ottimo Persona 4, uscito da poco, non si fa forte di una grafica eccelsa, ma conta su una storia molto intricata.

In conclusione?

Beh trovo inutile che metto un voto a questa recensione, dato che come ho detto sono di parte...chi l'ha giocato sa già di cosa parlo, non è qualcosa che si può spiegare a parole. Se un gioco uscito 13 anni fa ancora oggi è oggetto di discussioni, di prequel e sequel e molti vogliono il cosiddetto remake in HD, un motivo ci sarà. E questo motivo si chiama FINAL FANTASY VII.

Brian Farey

giovedì, gennaio 28, 2010

Wish - Brian Littrell

 Se bisogna partire, beh allora partiamo col botto...
For just a moment
I wish I could have been there
To see Your first step, hear Your very first word
Tell me, did You ever fall and scrape Your knee?
Did You know Your wounds would one day heal the world?

For just one moment
I wish I could have seen You growing
Learning the ways of a carpenter's son
Just a little boy gazing at the stars
Did You remember creating every one?
If you passed by, would I have seen a child or a King?
Would I have known?

I wish I could have been there
My only wish is to see You, face to face
Wish I could have been there
Just to see You, Jesus, face to face

For just a moment
I wish I could have been there
When You left Your footprints upon the waves
To walk along beside You and never look away
Just Your whisper and the wind and sea obey
To see You feed the people
To feel Your healing in Your touch

I wish I could have been there
My only wish is to see You, face to face
Wish I could have been there
Just to see You, Jesus, face to face

To hear you pray in the garden alone
Laying down Your will with each tear
To see You walk that lonely road
Willing to die for me
And in that moment
I know I should have been there
You took my cross and gave Your life
And you live again, oh
And You live again!

Wish I could have been there
My only wish is to see You rise again
Wish I could have been there
My only wish is to see You, Jesus, face to face

Someday I'll be there, I'm gonna be there
I'll see Your face, Your mercy, Your grace
Someday, someday
I'm going to see You, Jesus
Face to face

 Ma di cosa parla questa canzone, in effetti? Prima, qualche parola tecnica:
Artista: Brian T. Littrell
Album: Welcome home (2006)
Writer: Joy Williams

Traduzione e spiegazione:
For just a moment
I wish I could have been there
To see Your first step, hear Your very first word
Tell me, did You ever fall and scrape Your knee?
Did You know Your wounds would one day heal the world?

Per un momento
Io avrei desiderato essere lì
Vedere il Tuo primo passo, sentire la Tua prima parola
Dimmi, sei mai caduto e Ti sei mai ferito?
Sapevi che le Tue ferite un giorno avrebbero curato questo mondo?

Qui si vede come l'autore parla della nascita di Gesù esternando il suo desiderio (che è il desiderio di ogni essere umano, credente o meno che sia) di vederGli far fare il primo passo, sentire la Sua parola, stare con Lui nei suoi primi giorni di vita. Un riferimento anche alle sue future ferite: un bambino come lo era Gesù ai suoi tempi, quante volte sarà caduto mentre giocava. Sapeva però, che un giorno quelle Sue ferite, quel Suo sangue sarebbe servito per guarire il mondo? Non ci è dato saperlo, ma oggi sappiamo che quel Sangue ha adempiuto al suo scopo.

For just one moment
I wish I could have seen You growing
Learning the ways of a carpenter's son
Just a little boy gazing at the stars
Did You remember creating every one?
If you passed by, would I have seen a child or a King?
 Would I have known?

Per un momento
Io avrei desiderato vederTi crescere
Mentre imparavi il mestiere di falegname
Semplicemente un ragazzino che fissava le stelle
Ti ricordi di quando hai creato ognuno di noi?
Se fossi passato, avrei visto un bambino od un Re?
Chi lo sa?

Qui si parla della crescita di Gesù, che come ben si sa è cresciuto con i suoi genitori Giuseppe e Maria, seguendo per i suoi anni pre-apostolato il mestiere di falegname, come ogni essere umano. Ma l'autore avrebbe voluto vederlo, così come anche me: forse l'idea di "fanboy" è azzeccata, ma vedere Gesù compiere azioni normali sarebbe un grande esempio per ognuno di noi. Continui riferimenti alla figura divina per il giovane figlio di Giuseppe e Maria: un ragazzino fissa molte volte le stelle, ma per Gesù fissare il firmamento equivale a fissare qualcosa che ha creato Lui stesso, col Padre, molto tempo prima. Infine, una delle mie frasi preferite: se fossi passato, avrei visto un bambino o un Re? Molte volte immagino questa scena con Gesù che passa davanti a me e io che cado sulle ginocchia. Se fosse passato davanti a me, avrei sentito la Sua potenza? Il Suo Spirito uscire e venire verso di me? Avrei visto un bambino come un altro, o il Re dei Giudei, futuro Re dei Re?
 
I wish I could have been there
My only wish is to see You, face to face
Wish I could have been there
Just to see You, Jesus, face to face

Avrei desiderato essere lì
Il mio unico desiderio è vedere Te, faccia a faccia
Desidero essere lì
Solo per vederTi, Gesù, faccia a faccia

Mistero della fede? Nient'affatto. Chi lo conosce sa. Vedere Gesù è il raggiungimento della fede. Vedere la sua forma umana, quella di 2000 anni fa, però, non ha prezzo. Poche parole per un ritornello molto ad effetto.

For just a moment
I wish I could have been there
When You left Your footprints upon the waves
To walk along beside You and never look away
Just Your whisper and the wind and sea obey
To see You feed the people
To feel Your healing in Your touch

Solo per un momento
Avrei desiderato essere lì
Quando Tu lasciati le Tue impronte sulle onde
Camminare di fianco a Te e non guardare mai da altra parte
Solo il Tuo sussurro ed il vento e il mare ti obbedivano
Vedere Te che nutri la gente
Sentire la guarigione nel Tuo tocco

Qui si descrivono vari miracoli di Gesù: quando ha camminato sull'acqua (Matteo 14:25), quando ha zittito le forze della natura (Marco 4:39), quando ha sfamato la folla moltiplicando i pochi pani e i pochi pesci (Matteo 14:19) e quando guariva i malati solo col Suo tocco divino (tutto il nuovo testamento, praticamente)

To hear you pray in the garden alone
Laying down Your will with each tear
To see You walk that lonely road
Willing to die for me
And in that moment
I know I should have been there
You took my cross and gave Your life
And you live again, oh
And You live again!

Sentirti pregare in un giardino solo
Stabilivi la Tua volontà con ogni lacrima
Vederti camminare quella strada solitaria
E morire per me
Ed in quel momento
Io so che sarei dovuto essere lì
Tu hai preso la mia croce e hai dato la Tua vita
E tu vivi ancora, oh
E TU VIVI ANCORA!

Riferimento agli ultimi attimi vissuti da Gesù: la preghiera solitaria nel Getsemani, mentre piangeva lacrime di sangue per la forte angoscia del peso che aveva, ma la Sua volontà era dedita solo al Padre: vedere il Signore in quel momento sarebbe stato d'incoraggiamento per ogni prova che abbiamo. Poi parla della camminata nel Golgota, fino a morire sulla croce, per espiare ogni peccato compiuto da noi peccatori. In quel momento, ogni persona sa che avrebbe dovuto assistere. Noi dicevamo "crocifiggilo" più degli altri. Noi dovevamo essere al Suo posto, ma il peccato ci ha turato gli occhi. Ma nel momento in cui è morto, tutto si è compiuto. La tendina che collegava il luogo santo al luogo santissimo è stata squarciata. Tu vivi ancora, Signore!

Wish I could have been there
My only wish is to see You rise again
Wish I could have been there
My only wish is to see You, Jesus, face to face

Desidero essere lì
Il mio unico desiderio è vederti resuscitar
Desidero essere lì
Il mio unico desiderio è vederti, Gesù, faccia a faccia

Solito ritornello, con la differenza che qui l'autore vuole chiaramente vedere la Risurrezione del Figlio di Dio, il quale è ritornato dal regno dei morti dopo tre giorni!

Someday I'll be there, I'm gonna be there
I'll see Your face, Your mercy, Your grace
Someday, someday
I'm going to see You, Jesus
Face to face

Un giorno sarò lì, io sarò lì
Vedrò la Tua faccia, la Tua pietà, la Tua grazia
Un giorno, un giorno
Io Ti vedrò, Gesù
Faccia a faccia
 
Un giorno lo vedremo, come quel ladrone quando è morto con Lui, il Signore gli ha promesso che sarebbero stati insieme in Paradiso. Anche noi un giorno Lo vedremo, staremo con Lui, vedremo ogni cosa compiuta nel Suo nome. Quel "someday" può riferirsi sia a quando lasceremo questo mondo per vecchiaia, sia a quando il Signore ritornerà a rapire la Sua chiesa. Una cosa è sicura: un giorno Lo vedremo. Faccia a faccia. Sei pronto tu?


DIO TI BENEDICA!!!

Back words - JoJo

Avrei dato per scontato che il primo post sulla musica doveva essere dei BSB...e invece no...uno dei motivi che mi ha spinto a fare sto blog è per esternare la musica, e questa canzone mi ha dato una spinta ulteriore nel farlo...

Back packing bags
taking back jackets and giving back keys to your heart
back tracking the past
baby it's bad
can't take it back

aw baby I tried
I tried but I can't stop time
I tried but I won't rewind
I tried you know I tried
I can't go back now I've learned
can't use a bridge that's burned (burned)
oh oooh 
imagine if I could
imagine if I could

I wish I could go back and undo
start again back with you
if you didn't hear what you heard
I wish I could go back
and take back words

Back asking you back
looking back tragic
and wondering what happened to us
back talkin you first
baby it's bad and I know it hurts

aw baby I tried
I tried but I can't stop time
I tried but I won't rewind
I tried you know I tried
I can't go back now I've learned
can't use a bridge that's burned (burned)
oh oooh 
imagine if I could
imagine if I could

I wish I could go back and undo
start again back with you
if you didn't hear what you heard
I wish I could go back
and take back words

I wanna undo this fight
I wanna turn down the screams
I wanna not make you leave
Wish I had hid your damn keys
I wanna undial the phone
I wanna uncuss you out
I wanna reverse your car and bring you right back to me

You need to let go of your grudge and I'll let mine go too
I need to be loving you

go back and undo
start again back with you
if you didn't hear what you heard
I wish I could go back

go back and undo
start again back with you
if you didn't hear what you heard
I wish I could go back
and take back all the words


Non sono qui per commentare il testo, nè per elogiare la musica o per parlare della cover di quel sosia di Luigi Cammarata che ho trovato su youtube...nulla da dire, JoJo colpisce là dove tutti falliscono, come sempre. Non penso che farò altri interventi dove non motiverò la mia scelta, sta di fatto che questa canzone è, al pari di Leave e Exceptional, una delle poche realmente vive di una musica che piano piano comincio a schifare...

Non so da dove iniziare...

E chi sa mai da dove iniziare? Un blog creato nel 2010 che doveva svilupparsi molto prima..."chimmelo", potrei dire..già chi? Ci sono vari motivi...lo scrivere quello che si pensa...si dice che esternare quello che si ha nella propria mente serve per stare bene...ci credo poco, ma di certo male non fa...quindi, io inizierei partendo dalla cosa più importante di tutte:

Ringraziare il Mio Signore Cristo Gesù per quello che ha fatto nella mia vita, ogni cosa è opera della Sua grazia, io adesso probabilmente non sarei vivo se non fosse per Lui. Lo ringrazio per il luogo in cui mi ha posto e per l'uso che se ne fa di me, nonostante molte volte cado...nonostante la pesantezza umana che possano darmi certi ruoli, nonostante certe abitudini devo farle morire...alla fine di tutto, non la mia volontà, ma la Tua.

Ora, ci sono parecchie persone che dovrei ringraziare. So già che molte di queste non leggeranno mai questo mio spazio, quindi posso parlare liberamente:

Brian Thomas Littrell, perché...beh spiegare il perché è abbastanza lungo, ne parlerò a parte

Il trio degli scattiati (che poi con me diventano un quartetto) alias Francesco Giorgio Lombardo, Mario Fabrizio Muzzone e Erika Iolanda Chillari (e se quest'ultima dovesse sapere che ho messo il secondo nome mi squarta) per come hanno saputo sollevarmi di morale quando ce n'era bisogno

Glenda Eleonora Caruso, perché "se non uccide fortifica"

Giuseppe Marsalona, Marika Zaira Coco, Roberta Di Mauro, Emanuela Rosaria Leonardi e molte altre persone della chiesa di San Giorgio che sono cresciute con me e al quale devo molto (ad una di queste persone devo la mia infanzia)

Alla Sosia di JoJo perché...beh anche lei meriterà un post a parte

E, di non reale, un ringraziamento a svariati passatempi quali film e soprattutto videogiochi, in primis quel capolavoro che è Final Fantasy.

ARIGATOU GOZAIMASU!!!

mercoledì, gennaio 27, 2010

Konnichiwa...


Dovevo creare molto tempo fa questo blog, per una persona come me che pensa parecchio ma che tavolta si secca a riportare in forma scritta quello che passa per la mia mente...ma ora ho bisogno di un diario...e cosa meglio di un diario pubblicato nel World Wide Web per tenere tutto meglio a memoria...e si comincia piano piano a recuperare terreno...
Scusatemi se fin'ora ho dormito, come potete notare dalla foto, ma:

"Now I think I'm beginning to understand"