And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


mercoledì, novembre 30, 2011

Un futuro già vissuto REBORN, parte dieci: Riassunto mentale

Sembrava esser passato così tanto tempo da quel giorno del 2015. Una volta tanto, osservando il cielo, vedevo un bellissimo sole. Da quando il mio cuore s’era incupito, anche il cielo sembrava aver seguito il suo andazzo. E adesso? Adesso forse è meglio fare un riepilogo mentale.
Quando ero piccolo, stavo molto tempo con i miei genitori. Nonostante li trovassi normalissimi ed io mi sentivo particolarmente speciale. Solo ora capisco che ero solo superbo. Perdonami, mamma. Perdonami, papà.
A dieci anni feci un lungo viaggio, abbandonai totalmente l’Italia per andare in Giappone. La patria di mio padre. Mi chiedevo sempre come mai solo io e lui non avessimo gli occhi tondi come la mamma. Lì, ebbi le mie risposte.
Era un mondo nuovo, qualcosa di inaspettato. Anche la lingua, era totalmente diversa. Stetti un po’ per impararla, e ancora oggi posso dire di non saperla perfettamente. L’accento italiano molte volte mi frega, soprattutto nei live. Ma mi è fondamentale per pronunciare alcune lettere che qui sembrano aver sconosciuto.
Poi mi diplomai. Ricordo ancora il giorno di quella liberazione, insieme a Seyo. Non avevo legato molto con la gente, e quindi trovai un gran sollevo nel liberarmi da quel grande macigno che era la scuola ed il contatto con la gente. Ciò che mi interessava, in quel periodo, era fare musica con Seyo.

Poi arrivò l’università.

Chi si dimentica, la faccia di Seyo, quando vide per la prima volta Sairyn? Ma parlandone col senno di poi, possiamo dire  che era lo sguardo che ha un ragazzo innamorato di fronte la sua bella. Sguardo che avrei avuto pure io, qualche mese dopo.
Conobbi solo qualche mese dopo la mia futura moglie, Seiryn, ed Akai Shiteru. Non ho voglia di pensare molto a lui, mi intristisco se penso a quanto ci faceva ridere. Ancora oggi, una risata al giorno è dedicata a lui.
Poi, ci fu il giorno in cui andammo allo studio. Io, la mia futura moglie, la mia futura cognata, il mio futuro cognato, la mia futura suocera. Quel giorno avevo deciso di dichiararmi. Fu il destino a dichiararmi guerra, uccidendo i miei genitori e lasciandomi solo in un mondo troppo grande. Vuoto che, fortunatamente, fu colmato dalla musica e da Seiryn.
Cominciammo finalmente ad ingranare nel mondo della musica, con la registrazione delle mie creazioni. Conoscemmo Gikam al secondo anno di università. Eravamo molto uniti, io Seyo e Sairyn, ma ciò non impedì a Gikam di entrar a far parte del gruppo. E pensare che, quando ci presentò Seika, tutti avremmo scommesso sul fatto che fosse cotto di lei. E invece no. Sapeva che era sua sorella, e le voleva molto bene. Devo imparare a giudicare meno i miei amici, ed il mondo in generale.
Una volta che il gruppo si formò, pubblicammo il primo album. Era il lontano 2008 quando pubblicammo La nascita. Saikyou toccò vette inaspettabili. Gikam lasciò l’università, dato che aveva trovato un lavoro fisso. Noi continuammo. Seiryn, invece, finite le superiori non ando’ all’università, lo trovò “inutile e controproducente”, mentre Seika andava ancora alle superiori. Nel 2009 arrivò il secondo album e la laurea. Il secondo album, Il ritorno dei Trespasser, non ebbe il successo del primo album. Forse non c’erano dei pezzi che facevano gridare al miracolo, o forse l’abbiamo fatto con 2/5 del gruppo stressati da studi vari. L’unico fresco era Gikam, e ci vorrei credere. Ma la rivoluzione arrivò col terzo album, Tres-Passer, pubblicato nel 2010, ed il tour che ne seguì.
In quell’anno arrivò pure quel sogno strano, che ancora non ho dimenticato. Quel sogno che vedeva mia moglie morire, dentro una macchina. Non era neppure sicuro che fosse mia moglie, il colore degli occhi era diverso. Ma era molto simile a lei. Quel sogno così reale, quel sogno così vivo. Tutti i miei sogni più reali si sono sempre realizzati. E a conti fatti ho una prova futuristica di mia moglie che muore, ma non in quel modo. Che le morti cambino dopo che il futuro è stato cambiato? Chissà, lo scopriremo solo vivendo.
Quel tour nel 2010 segnò la nostra consacrazione nel mondo musicale. Partì poi un grande hiatus del gruppo, dovuto soprattutto ai miei problemi temporali. Cominciai a capire come viaggiare nel tempo. Seyo e Sairyn si sposarono, e anch’io mi sposai poco tempo dopo. Alla nascita di mio nipote, il signor Akai rivelò la sua tremenda malattia e morì poco dopo. Quel giorno stesso, mio padre mi fece visita dal passato a raccontarmi cose che non poteva dirmi nel tempo in cui era vivo. Quel giorno troppe emozioni si sono susseguite, che ancora oggi si mescolano difficilmente.
E dopo quel momento?
Viaggiai nel tempo in cerca di risposte. Cosa vuole mio nonno? Vuole formare una triade familiare, e dato che sia io che lui siamo ancora vivi, intende far venire mio padre in questo tempo parlando in qualche modo con lui nel passato. Ricreando la triade, potrà innescare un processo che il nostro avo, Brian Legato, bloccò per evitare distorsioni temporali. Ossia i viaggi nel passato. Ma la domanda è: perché mio nonno è così ossessionato dal passato? Non ha tutto quello che vuole nel suo presente e futuro? Perché scomodare un'altra linea temporale? Non trovavo risposta, e forse ormai mio nonno era pure deceduto. L’ho visto l’ultima volta tre anni fa, dopo l’incidente con Saki Mura. In questo lungo tempo, non si è ancora fatto sentire.
“Papà! Papà!”
La voce di mia figlia mi portò alla realtà.
“Si, Kurata, che c’è?”
“Papà! È nato! Il fratellino è nato!!!”

Era così bello vedere mia figlia ridere e gioire allegramente. Entrai nella sala d’aspetto e vidi mia moglie tenere in braccio un candido maschietto uscito poco prima dal suo corpo.
“Ogni volta che esco un tuo clone faccio una fatica immane…almeno fa’ che somiglino a me!”

“Ma cosi dici, tua figlia è la tua immagine sputata!”

Presi il bambino e lo guardai dritto negli occhi.
“Ed ecco il quarto membro della nostra famiglia…Brian Legato, come il nostro avo.”
Quel 20 febbraio del 2018 la nostra felicità raggiunse il picco, che si mantenne per tre, lunghi, bellissimi anni.
Ma poi arrivò il 2021. E tutto finì.

[MENO CINQUE]
(Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. Story by Brian Farey. All right reserved.©)

lunedì, novembre 21, 2011

Un futuro già vissuto REBORN, parte nove: La difficoltà di perdonare

C’era sangue. Molto sangue.

Seika cadde a terra. Lentamente.

Alla vista del dito del padre mozzato dal proiettile.

“ARGH! CHE DOLORE!! MA CHI DIAVOLO…?”

Senza quel dito, non riusciva più ad impugnare la pistola, che difatti fece cadere poco dopo.
Dei passi echeggiavano nella stanza, da lontano.

[“Dobbiamo andare a casa del nonno di Akira a consegnare questo fascicolo! Akira è già lì, dobbiamo dargli manforte!]

I passi si avvicinavano. Assumevano una forma. Un volto.

“Ah ah ah…dovevo immaginarlo…solo tu mi odi abbastanza da fare questo…e adesso, che farai, mi ucciderai?”
Non riuscivo a capire. Se non ero diventato rimbecillito, il proiettile l’aveva fatto partire Gikam.
“Finalmente ti vedo bene in faccia…Saki Mura…ti ho cercato così tanto, così disperatamente…tu invece ti ricordi del mio volto, vero? Sai benissimo quello che mi hai fatto, vero?”
“Sì che lo so. Di’ la verita, sei stato tu a fare quella soffiata 10 anni fa, vero?”
“Precisamente. E ora lascia che racconti a chi non sa la tua triste storia.”
Erano legati?
“Akira…devi sapere che Saki è il responsabile della morte di Kuroi Yasa, il bassista degli Slashion. Dopo quell’azione spregevole, cambiò nome e si costruì una famiglia. Il suo nome era Mark Irai.”
Non capivo. Non credevo.
“Lui è mio padre.”
Poi ho cominciato a capire.

Seika cominciò ad alzarsi, quasi a domandare con quel gesto.
“Il nostro quartiere era molto protetto, c’erano poliziotti ovunque. Così mio “padre”, come si faceva chiamare, inscenò un suicidio e scappò per rovinare la vita di una pianista. Ci sono stato quattordici anni per trovarlo. E quando lo trovai, scoprii di avere una sorella. Non mi era permesso dirle la verità, essendo sotto sorveglianza speciale, ma le volevo già bene con tutto me stesso.”
Poi si girò verso Seika.
“Parlo ovviamente di te, sorellina.”
Il pianto di Seika riprese.

Cominciai a pensare a quando Gikam ci presentò Seika. Tutti pensavamo fosse cotto di lei. Invece era quell’amore che si prova per una sorella, quell’amore particolare tra l’altro inespresso. Doveva fare malissimo voler tanto bene ad una persone e non poterglielo dire. Ogni gesto lui faceva, ogni volta che la guardava e rimaneva ammaliato, ogni volta che sembrava geloso nei confronti di Izuru…era solo amore fraterno. Un grande amore fraterno.

“Quest’uomo ha rovinato la mia vita, abbandonando mia madre lasciandola sola con un figlio. Ma cosa che non potrò mai perdonargli è l’aver rovinato la vita di mia sorella. Tu, Seika, riesci a perdonarlo?”
Si asciugò le lacrime e si avvicinò al padre, ormai completamente succube del figlio.
“Vorrei davvero odiarti. Ti incolpo di tante cose, sei stato causa di disgrazia nella mia vita. Ma è solo grazie a te se adesso sono qui, e solo per questo dovrei perdonarti. Ma oltre a questo, tu non riesci a provocare odio in me. Anzi, mi fai pena. Hai commesso così tante atrocità svuotando la tua anima. Non ti senti vuoto, dentro? Non ti senti come se la tua anima sta cadendo sempre più in basso?”
“Bla bla bla, quanto parli, mocciosa!”
Le parole non seguivano il cuore. Si sentiva davvero vuoto. Delle lacrime cominciarono innavertitamente ad uscirgli dagli occhi. Forse il suo cuore era di pietra, ma lo spirito paterno in qualche modo era entrato in contatto con lo spirito dei figli.
“Forse nessuno nasce totalmente buono. Ma siamo noi a decidere come vivere. Tu hai scelto il male. Hai scelto di far soffrire gli altri. E ora ti ritrovi a soffrire. A morire solo.”
Si abbassò verso di lui, e lo abbracciò, mentre Gikam lo teneva sotto tiro per ogni evenienza.
“Sappi che hai messo al mondo persone meravigliose, capaci di amare. E anche tu ne sei capace. Perché non ci provi? Non è mai troppo tardi per avere una svolta nella propria vita.”
“Mai. Io sono malvagio dentro, non cambierò mai!”
“Lascia stare, Seika. È tempo perso. Solo una cosa può salvarci, domani, da uomini come lui.”
“Vorresti uccidermi? Ne hai il fegato?”
“Ce l’avrò a breve.”
Chiuse gli occhi. Cominciò sicuramente a pensare al suo passato devastato da quell’uomo. Al suo passato rovinato. Al passato di sua sorella macchiato. Aprì gli occhi. Una lacrima scese velocemente. Dopodiché, premette il grilletto.

Mi ritrovai di colpo in uno stallo temporale. Il nonno aveva bloccato di nuovo tutto.
“Anf…anf…che delusione…che delusione tu, che delusione Murai…che delusione i suoi figli…eppure il vostro segreto…è il vostro cuore…avete un cuore capace di perdonare…sei in grado di spiegarmi come fate?”
“Non c’è un segreto. Basta solo avere il proprio cuore disposto a fare ciò.”
“Allora io…anf…non ho questa predisposizione.”
Anche se era stanco, si alzò di colpo, prese la spada, mozzò di netto la testa di Saki e poi si allontanò verso la porta.
“Penso…che per più di due anni…non avrò la forza…neppure di…maledizione, sto diventando troppo vecchio…”
Che fosse il momento di dargli il colpo di grazia? E tutti quei bei discorsi sul perdono dove sarebbero andati a finire?
Predico bene ma razzolo male. O forse, è facile parlare finché non accade a se stessi.
“A presto, Akira.”
Mentre il nonno mi salutava, corsi verso Gikam e Seika per allontanarli dalla testa che sarebbe schizzata appena il nonno avrebbe rilasciato il flusso temporale. Seika sarebbe morta vedendo uno spettacolo del genere.

Non appena il tempo si sbloccò, Gikam cominciò a farmi delle domande.
“Perché siamo fuori? Dov’è quel criminale?”
“Mio nonno gli ha tagliato la testa a tempo fermo. VI ho portato fuori per non farvi assistere a quello spettacolo.”
Non appena la testa di Seika capii di essere fuori pericolo, svenne definitivamente al suolo.
“La accompagno io a casa. Avremmo di che parlare, al suo risveglio. Grazie, Akira. Questo vuol dire che non l’ho ucciso io, giusto?”
“Ufficialmente l’assassino è mio nonno.”
“Ok, ma t’avviso che l’avrei fatto ugualmente. Devo imparare da mia sorella l’arte del perdono. Spero che presto potremo vederci come colleghi e non come compagni d’avventura. Stammi bene, Akira.”
“Stammi bene tu, GIkam. E…grazie ancora per aver salvato la sua vita.”
“Un fratello darebbe la propria vita per sua sorella.”

Con queste ultime parole che non mi sarei mai atteso da Gikam, ci separammo. Gikam mise sua sorella dentro la macchina con la quale era venuto, e poi partirono entrambi. Io, in lontananza, vidi l’ombra di mia moglie. O ero praticamente andato, oppure erano lì.
“…ira!!”
Sentivo qualcosa di distorto e confuso.
“…kira!!”
Chi mi chiamava?
“…Akira!!!”
Era davvero Seiryn quella davanti a me. Arrivai giusto in tempo per svenirle tra le braccia. Cominciò a parlare, ma la sentii molto disturbata.
“Ak…scicolo….Seika….Kiiro…”
Non volevo più ascoltarla, volevo solo dormire.

[CASA DESYO
“E così…sei suo fratello?”
“Sì, Izuru. Sei libero di non credermi, ma è davvero così. Ora che nostro padre è morto, posso dirlo senza problemi. Entrambi siamo figli di Saki Mura. Fratellastri, più che altro.”
“Sai, all’epoca ero geloso di te. Oh beh, sapevo che Seika mi amava, ma tu le stavi sempre intorno. Invece ora comprendo davvero che ciò che hai fatto è ammirevole. Non dev’essere stato semplice portare avanti questo peso. Sono lieto di entrare a far parte della tua famiglia.”
Una nuova unione inaspettata, nata dal caso.

Altrove…
“Anf…anf…sono…stanchissimo…il piano…dovrà essere rimandato…devo…pensare...no…devo…rimandare…io…lui…basta…per adesso…devo…solo…dormire…c’è una strana calma…potrei…dormire…per…sempre…”
E si addormentò]

[MENO SEI]
(Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. Story by Brian Farey. All right reserved.©)

martedì, novembre 15, 2011

November Rain (of game...)

Niente dura per sempre, neanche una fredda pioggia di Novembre...
Con quest'intro voglio dare il via ad un reparto di me "giornalistico" parlando della fruttiferanza videoludica del mese di Ottobre/Novembre.

Cominciamo parlando di cosa è uscito a fine Settembre: ogni anno, in quel mese, si disputa una "finale di calcio", che non è propriamente una finale di Champion's League, ma una finale ludica: il prodotto della EA Fifa 12 e quello della Konami Pro Evolution Soccer 2012.



Entrambi i videogame vengono da una storia ludica immensa, iniziata nell'epoca delle console a 16bit con Fifa International Soccer (uscito nel 1993) e International Superstar Soccer (uscito nel 1994).

La serie ha sempre visto il vantaggio di Fifa fino all'anno 2002, anno del crollo della serie creata dalla EA Canada e del successo rapido di Pro Evolution Soccer, rimasto il top fino all'edizione 6. Col cambio di nome (Pro Evolution Soccer 2008) la serie va scemando, mentre Fifa 08 sembra essere un gioco degno dei primi Fifa. Il culmine verrà raggiunto con l'edizione 09, che consacrerà Fifa come miglior gioco di calcio.
E cosa dice l'edizione 2012? Facciamo parlare i dati di vendita aggiornati al 5 novembre 2011.

FIFA 12 - uscito tra il 27 e il 30 settembre.
Vendite PS3: 3.02 milioni
Vendite 360: 2.01 milioni
Vendite totali: 5.38 milioni

PES 2012 - uscito il 27 settembre in America ed il 14 ottobre in Europa
Vendite PS3: 1.25 milioni
Vendite 360: 0.25 milioni
Vendite totali: 1.59 milioni

Fonte: VGchartz
Inutile dire chi vince, no?

Finita la parentesi degli sport game, entriamo nel mese di Ottobre, battezzato in parte dall'uscita di Dark Souls, seguito dell'esclusiva PS3 Demon's Souls, gioco ricordato dai più per la sua eccessiva difficoltà. Anche questa la From Software non si lascia spazio a perbenismi e carica il gioco di una difficoltà forse troppo eccessiva per il player medio odierno, ma soddisfacente per i veri giocatori.
Da segnalare l'uscita anche dell'ottimo gioco di Basket NBA 2K12 della Visual Concept, conosciuta per i giochi sportivi pubblicati su console SEGA quando ancora esistevano.

Su 360 esce l'11 Ottobre l'ultima grande esclusiva dell'anno, Forza Motorsport 4, che insieme a Gears Of War 3 siglano la fine di un anno all'insegna dei casual gamer e dell'avvento del Kinect con poche esclusive, ma di qualità. Il culmine verrà raggiunto, però, la settimana dopo.

Batman: Arkham City è il seguito dell'acclamatissimo Batman: Arkham Asylum uscito due anni prima, pubblicato dalla Rocksteady Studios. Vincendo numerosi premi, il sequel non è da meno: 2.70 milioni sono le copie vendute ad oggi, con la versione PC (con migliore) in attesa uscita per il 25 Novembre.



Dopo la guerra degli sport games, un'altra WAR era in procinto di realizzarsi, questa volta tra FPS: Battlefield 3 si sarebbe scontrato con Modern Warfare 3. Ma facciamo un po' di storia.






















Battlefield 3 viene da una politica multiplayer/PC oriented, cominciata nel 2002 con Battlefield 1942 per PC, creato dalla Digital Illusions CE (DICE), seguito (espansioni escluse) da  Battlefield Vietnam (2004), Battlefield 2 (2005). Il gioco viene poi portato su console di sesta generazione col nome di Battlefield 2: Modern Combat, mentre l'anno dopo esce per PC il seguito del 1942, Battlefield 2142. La DICE quindi sviluppa un nuovo motore grafico, il Frostbite esclusivamente per console di settima generazione, e fa uscire Battlefield: Bad Company (2008). A differenza della serie numerata, questo gioco vanta un multiplayer meno vasto a favore di una campagna in singolo più appagante. Nello store viene rilasciato Battlefield 1943 con un motore grafico aggiornato, il Frostbite 1.5, motore usabile anche su PC. Il primo gioco che porteranno su PC con questo motore sarà Battlefield: Bad Company 2 (2010), successo di vendite e di critica. L'ultimo rilascio è, come detto, Battlefield 3, di nuovo multi-oriented (con una campagna in singolo misera, a detta di molti) con un altrettanto nuovo motore grafico, il Frostbite 2.0, che riesce ad ottenere, ad oggi, la migliore grafica su PC. Lo stesso motore verrà usato da Need for Speed: The Run.

Il gioco della serie che ha venduto di più è Bad Company 2 (5.56 milioni) con Battlefield 3 che, nonostante sia uscito da poco, già ha venduto 5.14 milioni, ed è destinato a salire.

Numeri impressionanti, ma nulla in confronto al re delle vendite.

Call of Duty esce nel 2003 su PC usando il motore di Quake III (basato sull'idTech 3) creato dalla Infinity Ward, sussidiaria della Activision. Il gioco ha un successo commerciale enorme, che porterà Activision a creare una versione parallela per console (Call of Duty: Finest Hour) mentre gli Infinity Ward lavorano sul sequel ufficiale per PC, Call of Duty 2, che usa stavolta l'IW engine 2.0. Su console di sesta generazione viene nuovamente pubblicata una versione alternativa, Big Red One, sviluppata dalla Treyarch, mentre il gioco ufficiale esce sulla prima console di settima generazione, l'Xbox 360. L'Activision comprende che il gioco vende molto su 360, e darà il via ad una manovra ad oggi ritenuta la distruzione del marchio CoD.
Call of Duty 3 esce nel 2006 solo su console (PS2, PS3, Xbox, Xbox 360, Wii) sviluppato non dalla Infinity Ward, ma dalla Treyarch. Il gioco vende tantissimo (sui 7 milioni) ma non è al livello dei giochi Infinity Ward. L'Activision quindi decide di far pubblicare un gioco all'anno, facendo alternare le case editrici. Nel 2007, quindi, ci sarebbe stato il ritorno degli Infinity Ward. E che ritorno.
Call of Duty 4: Modern Warfare esce su Xbox 360, PS3 e PC (più in la' anche Mac) nel 2007 usando l'IW Engine 3.0. Il gioco è, ad oggi, considerato il miglior CoD, vendendo qualcosa come 16 milioni di copie. Il mercato era pieno di CoD. Il mercato voleva nuovi CoD. Activision l'avrebbe soddisfatta.
Treyarch torna l'anno dopo, stavolta usando il motore grafico di MW, con World at War. Il gioco vende sulle 14 milioni, inferiore a MW ma capendo cosa il mercato vuole.
Nel 2009 Modern Warfare 2 rispacca tutto: IW Engine 4.0, vendite alle stelle. 23 milioni di copie, diventa il gioco non-bundle più venduto in assoluto, nonostante la critica non lo pone ai livelli del primo. Modern Warfare diventa una serie a se stante, quasi tirandosi dietro il nome Call of Duty perché è nato così. Il 2010 è l'anno di Black Ops, seguito di World at War.
Non è più Infinity Ward a vendere, bensì il nome Call of Duty: Black Ops, ad oggi, ha venduto 27 milioni di copie, sorpassando il ben più meritevole MW 2, nonostante utilizzi l'IW Engine 3 e non 4.


















E oggi?
Battlefield 3, uscito il 28/10, ha venduto 5.14 milioni, come detto prima.
MW 3, uscito l'8/11, (cioè due settimane dopo), ha venduto 6.5 milioni.
La gente cerca l'immediabilità. MW 3 è immediabilità. Battlefield è più riflessivo, più sul multi, più sulla grafica (premetto che a me gli FPS non piacciono).

Dopo questa parentesi sugli wargame, continuiamo con le news.
Finito ottobre, ovviamente, inizia Novembre; e il Novembre di Sony si accende con Uncharted 3, terzo episodio della famosa serie della Naughty Dog, famosi per le trilogie + racing game già testati sulle precedenti console Sony (Crash Bandicoot e Jak & Daxter). Il gioco viene acclamato dalla critica come "Il miglior gioco mai creato su PS3" e riceve i soliti voti altissimi, ampiamente meritati. La Naughty Dog riesce a far centro dove tutto falliscono: la PS3 è in mano loro, loro hanno il potere dell'esclusiva maggiore di questa generazione.


Contemporaneamente ad Uncharted, esce un gioco con una storia alle spalle molto più vecchia, iniziata nel 1991 su Sega Genesi: parlo di Sonic Generations, ultima incarnazione del porcospino blu più famoso del mondo. Switchando tra il Sonic classico ed il Sonic moderno, Sonic Generations fa tornare la serie allo splendore di un tempo, splendore perso con Sonic The Hedgehog (2006), Sonic Unleashed e Sonic Colors.

Di altrettanta importanza è l'uscita per Personal Computer di L. A. Noire, film interattivo della Rockstar Games e della defunta Team Bondi, già acclamato su console per la bellezza della mimica facciale, riscontrato in nessun altro videogioco.

11/11/11. Data mistica, sotto certi punti di vista. Ed è in quel giorno che esce il quinto episodio dell'immortale saga The Elder Scrolls, denominata Skyrim. RPG OpenWorld, molto probabilmente il migliore del suo genere, il gioco viene già acclamato come il Gioco dell'anno. Senza se e senza ma. 

Il 15/11 porta altri tre giochi nelle case ludiche: il primo di questi è Halo Anniversary, esclusiva 360, remake del gioco-xbox per eccellenza, Halo: Combat Evolved, sicuramente il miglior FPS mai creato. Il gioco è sviluppato dai 343 Industries dopo che la Bungie, creatrice storica di Halo, lascia la Microsoft per dedicarsi a progetti multipiattaforma.
Il secondo è Need for Speed: The Run che, come detto precedentemente, utilizza il Frostbite 2.0. Sviluppato da EA BlackBox, sviluppatori storici dei migliori NFS che era da Undercover che non ne toccava uno: gli Shift sono realizzati da Slightly Mad Studios (e propone un'alternativa più simulativa che arcade) mentre Hot Pursuit è stato realizzato invece dai Criterion Games, creatori di Burnout.

L'ultimo gioco, sicuramente il più atteso, è Assassin's Creed: Revelations, quarto episodio della serie Assassin's Creed, terzo della Renessaince Era. Iniziato nel 2007 col primo AC, questo episodio segue gli eventi diretti dei suoi predecessori, Assassin's Creed II e Assassin's Creed Brotherhood, portando alla fine la storia di Ezio Auditore, protagonista dei due giochi sopracitati, e di Altair Ibn-La'Ahad, protagonista del primo episodio. Stranamente, la versione PC non tarderà molto: se contiamo che ogni versione console esce a Novembre, la versione PC del primo episodio uscì ad Aprile dell'anno dopo, mentre si è dovuto attendere Marzo per la versione da desktop del II e di Brotherhood. Questa volta, invece, l'attesa è meno ridotta: 2 Dicembre.

Con questo penso di aver detto tutto ciò che potevo dire su questi mesi molto appassionanti, e che ho preferito parlare più di fatti che dei giochi in sé. Prossimamente, forse, farò qualche piccola recensione. Alla prossima!