And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


giovedì, giugno 20, 2013

E3 Two Thousand and Thirteen: Nè vincitori nè vinti. Parte 3: Nintendo

Nintendo non ha puntato su una mega conferenza come negli anni passati, ma ha preferito mostrate i titoli di punta in un Direct come Iwata ci ha abituati.

La conferenza inizia con Pokèmon X & Y, che preannuncia il nuovo tipo da cui si poteva carpire l'esistenza da quando è stato mostrato Sylveon: il tipo Fairy, tradotto qui come tipo Folletto, efficace contro i tipo Drago. Oltre ciò una nuova modalità per coccolare (?) i Pokèmon viene mostrata, ed infine viene data la vera data d'uscita: 12 Ottobre 2013.
Ma ora passiamo a WiiU: il primo titolo è un nuovo episodio della serie 3D, ossia Super Mario 3D World, che non vedeva un episodio su portatile dagli World lanciati su SNES.
I sequel mariolitici continuano con Mario Kart 8 sempre su WiiU, riaffermandosi il re del kart.
Dopo ciò vengono mostrati delle immagini a tratti meravigliose: si parla di The Legend of Zelda: Wind Waker, remake dell'osanatassimo episodio in cell shading pubblicato su Gamecube parecchi anni fa.
Due titoli in pieno stile Nintendo vengono annunciati: si parla di Wii Party U e di Wii Fit U, di cui non parlerò perché sono più software che videogames. Menzione speciale inveec per Art Academy, software esclusivo Nintendo per far disegni e sketch condivisibili in qualunque momento.

Nonostante i third party abbiano trattato male WiiU in questo periodo, non si può dire che la console non si dia da fare: ad una prima occhiata abbiamo Assassin’s Creed IV: Black Flag (Wii U), Batman: Arkham Origins (Wii U) e Blackgate (3DS), Deus Ex: Human Revolution - Director’s Cut (Wii U), Disney Infinity (Wii U), Just Dance 2014 (Wii U), Rayman Legends (Wii U), Scribblenauts Unmasked: A DC Comics Adventure (Wii U e 3DS), Disney’s Planes (3DS), Shin Megami Tensei IV (3DS), Skylanders SWAP Force (Wii U e 3DS), Splinter Cell: Black List (Wii U), Sonic Lost World (Wii U e 3DS) e infine Watch_Dogs (Wii U). Giusto qualche titolino.
Senza dimenticarsi dei titoli in DD, come l'attesissimo Oddworld: New'N'Tasty.

Viene poi presentato un quintetto di giochi particolarmente attesi dal pubblico: i primi due sono editi dai Platinum Games in esclusiva Nintendo (dato che da loro sono finanziati, ossia The Wonderful 101 e il kamiyano Bayonetta 2.

Dopo ciò vediamo il sequel del successo su Wii Donkey Kong Country Returns: DKC Tropical Freeze.

Penultimo annuncio dalla software house che ha realizzato il, molto probabilmente, miglior jRPG per Wii, ossia Xenoblade Chronicles: i Monolith annunciano X, nuovo jRPG con tratti mecha.

Finiamo con un annuncio scontato, ma che molti attendevano, ossia il Super Smash Bros per 3DS/WiiU. Ma l'annuncio in sé non sarebbe stato tanto figo, se non per l'aggiunta di due personaggi. Cioè di uno, del postino di Animal Crossing chi se ne frega. Parlo dell'incommensurabile e mai troppo lodato MEGAMAN!

E qui finisce la conferenza Nintendo che, nonostante a tratti sia stata contata, ci ha ricordato una cosa: che in una conferenza ludica, si deve parlare di VIDEOGIOCHI. E su questo, Nintendo non sbaglia un colpo. Magari sbaglia il target, ma non il resto.

Inaspettato resoconto semestrale!

Quand è che mi decido a renderlo almeno trimestrale, sto schifo?
Ma comunque...
Questa prima metà dell'anno è iniziata in maniera strana. In maniera molto retrò.
C'erano molti giochi che rinviavo da tempo, che dicevo "vabbè un giorno, chissà..."
Chissà, era il 2013.
E si comincia con Pokèmon: HeartGold.

Remake del famoso secondo episodio pubblicato su GameBoyColor nel lontano...lontano, Pokèmon HeartGold si fa forte della grafica già vista in Platino ma con alcune aggiunte sia grafiche sia a livello di touch per il DS. Bello, finito, ovviamente non al 100%, perché poi, comunque, bisognava traslare i pokèmon. Però Giratina l'ho preso, belli.

Il nerdaggio continua col Plus, con la quale mi verrà dato un immenso regalo: Mortal Kombat 2011. Che non manco di finire e di scalare per metà la torre. Peccato per l'online mai iniziato.



L'avventura continua con quello che doveva essere il jGDR più bello del 2013: magari lo sarà si stato, ma per mancanza di avversari maggiori. Parlo dell'osannato Ni no Kuni, dei Level 5 in combutta con lo studio Ghibli. Platinato dopo un mese circa.



Si ritorna per l'ultima volta nel mondo PC prima di staccarsi dal mondo, con uno dei giochi che si attendeva da tempo per il 2013, ossia il reboot di Devil May Cry: DmC. Finito con annessi i DLC, critiche al titolo da parte degli haters senza fondamento.



Ma ora era il momento di "ritornare". Dopo l'annuncio di DuckTales Remastered per la nuova gen, decido di farmi una onerun col vecchio mito mai dimenticato, ossia DuckTales per NES. BELLISSIMO.
Platform dell'anno, di tutti gli anni.



E preso dalla foga dei platform NES, inizio quello che è stato il mio primo amore, il primo gioco finito, dal primo episodio della sua saga, ossia MEGAMAN!

Mamma mia che schifo di cover.

Dopo il primo ed il secondo episodio (ma già finito tempo addietro, per l'appunto il primo gioco finito), ritorno brevemente al 2013 per finire Tomb Raider, anch'esso un reboot atteso della giovane esploratrice che tutti attendevamo.



Il Plus non si fa attendere con i suoi nuovi giochi, ed ecco che mi sbatte in faccia Okami HD che platino dopo qualche settimana. I giochi non finiscono qui, dato che danno pure Dead or Alive 5, del quale termino la modalità storia senza neanche provare l'online.

Purtroppo la JAP è l'unica con la cover, essendo uscito lì boxato.




Dopo questi giochi, era giunto il momento di tornare a quel gioco che avevo intenzione di finire da tempo, quel gioco osannato da tutti, da tutte, da tutti gli uomini e da tutti gli uomini che si vestono da donne, da ogni persona, al punto da essere paragonato all'incommensurabile Final Fantasy VII.
Sto parlando di Ocarina of Time. Di THE LEGEND OF ZELDA.



Devo dire che il mio primo approccio col gioco è stato pessimo. Dopo aver preso la Master Sword l'ho abbandonato per non so quanto tempo, per poi riprenderlo...e capire cosa c'è di magico dietro questo gioco.
I Dungeon.
La trama scontata ma sempre ricca di colpi di scena.
La libertà di esplorazione.
Zelda!
Mi rammarico solo di non averlo potuto giocare nel 1998.
Forse, se quindici anni fa invece di insistere con la Playstation avessi insistito con il Nintendo 64, a quest'ora non avrei mille Final Fantasy con conseguente fanaggine...ma mille Zelda con conseguente fanaggine. What if...



Finito il "migliore" (cronologicamente il quinto), torno alla vita quotidiana: dapprima finisco Megaman 3. I miglioramenti tra un Megaman e l'altro sono davvero minimi, ma nel 3 ci sono due aggiunte davvero simpatiche: la prima è lo sliding dash che diventerà il migliore amico delle mie tecniche, la seconda è l'entrata in scena di Protoman, inseparabile amico/nemico di Megaman da questo gioco in poi.



Dopo una piccola pausa di cinque giorni, giusto il tempo di platinare Naruto Shippuuden: Ultimate Ninja Storm 3, riprendo brevemente in mano il retrogaming finendo il primo, inossidabile, capitolo di Zelda per NES, ossia The Legend of Zelda.




Il plus mi da' un motivo in più per tornare su PS3 con l'ottimo Catherine che, nonostante ammetta l'impossibilità nel platinarlo, non riesco a staccarmi nel vedere ogni singolo finale per ogni anfratto della storia che, nonostante alla fin fine sia molto banale, riesce a sorprendere.



La storia con Zelda non finisce lì e, dopo il primo capitolo, continuo col "capitolo brutto" secondo Miyamoto: parlo di Zelda II: Adventure of Link. Totalmente diverso dal predecessore, per quasi tutto, ma le colonne sonore e lo scontro finale lo fanno entrare a pieno polso nell'Olimpo.



Continuo l'epopea NES con Megaman 4, che si differenzia dal predecessore per una nuova utilissima tecnica di Megaman, il Super Mega Buster e per una difficoltà molto più elevata dei precedenti 3.



Nel frattempo, mio fratello trova delle anomalie nella PS2; quindi decide di tornarmela.
Non me lo faccio dire due volte che subito ficco il primo gioco in ordine alfabetico, ossia Aggressive Inline. Nonostante i salvataggi corretti, riesco ad arrivare alla fine di un gioco strambo che, nonostante non sia il mio genere, riesce a farmi divertire.



Il mondo si fermò quando vidi le differenze tra Super Mario Bros 1 ed il 2, così come tra il 2 ed il 3; solo più tardi capii che il 2 rifilatoci qui in Europa era in realtà un altro gioco (trauma infantile, tra l'altro). Non mi faccio sfuggire l'occasione di provare il vero SMB 2, ribattezzato per l'occasione con Super Mario Bros: The Lost Levels, contenuto nella riedizione Super Mario Bros All Stars per SNES.



Concludo quindi il semestre con Megaman 5, che introduce un nuovo assistente (mai visto, tra l'altro).



Ed..il presente?

Allora, ci sarebbero innanzitutto i giochi plus di questo periodo: ossia Ico, Shadow of the colossus e Little Big Planet Karting.


















Poi abbiamo per PS2 l'attuale Klonoa 2, più vari altri giochi che pescherò a caso dall'elenco.



Per la sezione retro game abbiamo l'ovvio Megaman 6, concludendo così i Megaman per NES, seguito dal terzo episodio di Zelda, ossia A link to the past, a detta di tutti il migliore fino ad Ocarina of Time.




















Ed il futuro?
Aspetto la next gen. Meglio attendere prima di parlare.
Ci leggiamo tra qualche mese, spero prima di sei!

PS: Ah, vero. Ho finito pure To The Moon. Ma chi se ne frega.

martedì, giugno 18, 2013

Verso la Luna...

Dicono che i videogames, dopo la loro fase "Intrattenimento", ora siano diventanti un pretesto per i bambini di giocare a qualcosa in maniera pessima, rovinandone così la vera essenza.
Ma per fortuna, la Freebird Games non la pensa così.
Ed è così che nasce Episode 1: To the Moon, gioco indipendente della già citata software house che si fa forte di tre cose:
La prima è una grafica collaudata dal famoso software RPG Maker XP, un programma che serve a creare RPG in 2D con una semplice interfaccia. Nulla di che, ma neanche troppo pessimo, al massimo potranno storcere il naso gli amanti della super grafica. Ma si sa, chi ama la super grafica non ama i videogiochi, quindi non fanno testo.



La seconda é una colonna sonora senza eguali, curata da Kan Gao (creatore anche del gioco) e da Laura Shigihara, famosa per aver lavorato anche ad altri giochi indie.


La terza, la più soprendente, è la trama.

La trama, in sé, racchiude due grandi verità della vita: la gioia ed il pianto.

In breve, il signor Johnny Wyles, ad un passo dalla morte, fa chiamare dalla sua governante Lily l'agenzia Sigmund Corp, specialisti nel realizzare, tramite apparecchi mentali alla Inception, il "desiderio finale" di una persona, che, nel caso di Johnny, si rivela essere La Luna.
L'ultimo desiderio di Johnny è viaggiare verso la luna, anche se non sa neanche lui il perché.
Compito dei dottori far si che Johnny realizzi il suo desiderio.

Se da un lato abbiamo lo scherzoso Dr. Watts e la seria D.ssa Rosalene, dall'altro abbiamo un'incessante crescere di emozioni derivanti dalla storia intera di Johnny con un evolversi della storia a dir poco...Commovente.


Molte persone me l'avevano consigliato, dicendo che era commovente, che faceva piangere, che non avrei retto ecc... Pensavo fossero esagerati, pensavo fossero dei deboli.
Quanto mi sbagliavo.
Mi sono bastate tre ore per farmi venire il groppo in gola (precisamente nella parte messa ad inizio recensione) e alla fine del gioco non posso negare di aver pianto, in un connubio di emozioni che un gioco non mi dava da...da quando? Da Final Fantasy X?

Anche se definire videogioco To the Moon è esagerato. L'avventura dura 4 ore, 4 ore e mezza se si vuole perdere tempo, e, prima o poi, finisce.
Un film trasposto con mezzi moderni, un'avventura unica ed entusiasmante, un qualcosa di inconcepibile ai giorni nostri dove se la morte non è contestualizzata da un fucile non ha senso.

Il gioco merita di essere comprato, giocato e soprattutto capito. Capito per ciò che vuole lasciare, per ciò che vuole dire, per ciò che vuole dare.

Perché, in fondo, bisogna sempre andare Verso La Luna.

(Attenzione, il video contiene ALTI spoiler)

Per chiunque volesse comprarlo, lo segnalo in italiano sui maggiori siti di giochi in Digital Delivery per PC:

mercoledì, giugno 12, 2013

E3 Two Thousand and Thirteen: Nè vincitori nè vinti. Parte 2: Sony

Dopo Microsoft, e dopo varie conferenze di SH come Ubisoft ed EA, tutti attendevano le fatidiche tre di notte per seguire la conferenza di Sony, per vedere la console, per vedere quale FF promesso da Hashimoto avremmo avuto, eccetera.

Jack Tretton inaugura la conferenza parlando della loro console portatile, PS Vita: alcuni titoli che stanno per arrivare sono Tearaway, Killzone, Final Fantasy X|X-2 Remaster e Walking Dead, oltre al porting della prima God of War Collection.



Dopo ciò, cominciano a mostrare il supporto ad una console che sembra ancora tutt'altro che morta, ossia PS3: si comincia con lo spettacolare The last of us, che uscirà dopodomani, seguito dal bellissimo Puppeeter e da Rain. Abbiamo anche Beyond: Two Souls e Gran Turismo 6.
Dopo di questo cominciano a parlare di titoli third party: e così che mostrano Batman: Arkham Origins con due costumi in esclusiva per le console Sony, e di Grand Theft Auto V che verrà lanciato in bundle con la PS3 in America e forse altrove.



Ora è il momento della nuova console di Sony: dopo un piccolo interludio dove si parla di musica e video, cose inutili per noi VIDEOGIOCATORI, ecco il capoccione di SCE, Shu Yoshida, che, oltre a far vedere per la prima volta la console, annuncia 30 giochi per PS4, 20 in uscita quest anno e 12 di queste nuove IP.



Si parte con un gioco dei Ready at Daws in collaborazione con Santa Monica: The order: 1886, gioco con ambientazione londinese dell'anno citato di cui si è visto ben poco.



Dopo aver fatto rivedere Killzone: Shadowfall, Driveclub e Infamous: Second Son, è il turno di un video dagli ormai collaudati Quantic Dream: ed è così che il vecchio della demo di Febbraio diventa parte di un video dalla caratterizzazione tecnica impressionante, Dark Sorcerer.



Ora è il momento degli indie, molti di questi esclusiva console, partendo da Transistor, nuovo gioco dai creatori di Bastion, Don't Starve, Mercenary Kings, Octodad, Secret Ponchos, Ray's of the dead, Outlast, il mai troppo amato Oddworld: Abe's Oddysee New'n'Tasty e Galak-Z.




Ma è qui che la conferenza comincia a farsi pesante: dopo una piccola presentazione di Diablo III  su PS3 e PS4 con alcuni contenuti esclusivi rispetto alla versione X1, ecco vedere un video di Nomura dove annuncia due giochi dalla sua amata Square Enix.



Il primo è un trailer esteso di un gioco di cui sapevamo tutto tranne la data di uscita, ossia Final Fantasy Versus XIII. Ma dopo un trailer emozionante il nome cambia come tutti ci aspettavamo: il primo titolo annunciato quindi è Final Fantasy XV. E qui inizia il delirio. Ma col secondo gioco annunciato la gente comincerà a svenire, quando comincerà a sentire quel theme di Yoko Shimomura ormai diventato famoso e una piccola sequenza ingame di Sora che combatte con un'orda di Shadow: Kingdom Hearts III diventa realtà, diventa ufficialmente in fase di sviluppo.
[Col senno di poi, dato che questi giochi sono stati confermati come multipiattaforma, la notizia non era poi così a favore di Sony.]
Abbiamo infine il tempo di vedere Assassin's Creed IV, Watch_Dogs, Elder Scrolls Online, NBA 2K12, MadMax e Destiny, primo titolo dei Bungie fuori console Microsoft.



Siamo alla fine, siamo al prezzo: molti si aspettavano cifre analoghe a quella MS, o perlomeno di poco meno, invece qui arriva la bomba: 399$ per l'America (ricordatevi il cambio penoso per l'Europa). Oltre ciò Tretton comincia a trollare Microsoft, dicendo che non ci sarà nessun always online, nessun  blocco dei giochi usati, niente di ciò che ha fatto criticare Microsoft. Oltre questo Sony conferma la migrazione dell'account plus da PS3 a PS4 con potenza della crosschat e con nuovi giochi della Instant Game Collection, tra cui Driveclub al lancio.



Poco prima di finire Sony parla un po' di Gaikai, servizio in streaming che dovrebbe fungere da pseudo retrocompatibilità, che sarà lanciata nei primi mesi del 2014 almeno negli USA.


E qui finisce la conferenza Sony, tra trollate di Tretton e prezzi infimi. Se i giochi SE fossero stati effettivamente esclusivi, lì la Sony avrebbe vinto senza battere ciglio, ma sappiamo che il mercato è strambo e di conseguenza ci si deve adattare. In effetti si tratta di scegliere tra due piattaforme, una dove puoi benissimo comprare il gioco usato e giocarlo quando vuoi, l'altro che richiederà una connessione giornaliera e col diritto del nuovo. Decidete voi.

E3 Two Thousand and Thirteen: Nè vincitori nè vinti. Parte 1: Microsoft

Finalmente sono finite le tre preconferenze rispettavimente di Microsoft, Sony e Nintendo in questi due giorni che precedevano l'inizio dell'Electronic Entertainment Expo, la più grande fiera videoludica dedicata al mondo dei videogiochi.

Ma cos'abbiamo di così importante, quest anno, che fa rabbrividire gli anni passati?
Ma sì, la presentazione delle console di ottava generazione, ossia PlayStation 4 (rivelata il 21/02) e Xbox One (rivelata il 21/05).

Per noi italiani la prima grande conferenza inizia alle 18.30 del 10/06, con l'inizio di Microsoft: molti erano i dubbi esposti, come il blocco dell'usato o l'always on già confermato, o le 15 esclusive, o altre mille cose. Cos'avrà Microsoft di importante sotto l'occhio da dire "uccideremo Sony?"

Microsoft, prima di parlare della nuova console, parla della vecchia: ecco infatti che la multinazionale presenta un nuovo modello della sua Xbox 360, una sorta di "Slim slim" come Sony ci ha abituato, molto più simile alla sua nuova sorella. Costerà, almeno in America, 199$ il modella da 4GB e 299$ a scelta tra modello 250 GB o modello 4GB + Kinect.


MS comincia a parlare del mondo del Live: innanzitutto, con una manovra simil-PSplus, ossia con un regalo dei videogiochi in cambio della sottoscrizione dell'abbonamento Gold.
Per questo mese abbiamo in regalo Halo 3 e Assassin's Creed II; oltre questo, per commerare l'E3, in regalo abbiamo pure Fable III.


Per X360 si annunciano due nuovi giochi: il primo è un gioco online (gratis col Gold), World of Tanks Xbox 360 edition, seguito a ruota dall'arcade Max: The Curse of Brotherhood, in arrivo su X360.
Infine è il turno del titolo Namco Bandai che pubblica un nuovo trailer di Dark Souls II, che uscirà a Marzo 2014 sull'ormai Oldgen.



 Ora è il momento della nuova generazione: il primo titolo si capisce al volo appena Hideo Kojima sale sul palco, presentando Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, confermandolo anche su Xbox One.


Poi abbiamo la famosa esclusiva Crytek, ossia Ryse: Son of Rome, un hack and slash ambientato, stranamente, nell'antica Roma.


Dopo di questo abbiamo il ritorno di Rare dopo millecinquecento anni, con un nuovo Killer Istinct esclusiva boxone: purtroppo sarà un F2P con microtransazione, non un titolone come i precedenti. Ma aspettiamo e vediamo.


Dopo di questo abbiamo vari titoli, tra cui Sunset Overdrive di Insomniac e Forza 5, già mostrato nella conferenza di Maggio.


Si apre poi una piccola parentesi coi giochi Indie, con Phil Harrison che annuncia Minecraft Xbox One Edition, l'edizione del famoso gioco di Notch per le nuove console, oppure Below, gioco con grafica dall'alto ambientato in un misterioso mondo.


 












Dopo questa parentesi si continuano a susseguire i titoli: in primo luogo vede la luce Quantum Break di Remedy, famosa casa che da qualche anno lavorano in esclusiva con Microsoft.


Continuano le esclusive MS con Project Spark, una sorta di "creatore di giochi" dove l'utente, tramite Kinect o Smartglass può creare diversi tipi di terreni. Uscirà su Xbox One e Windows 8.



Dopo ciò MS fa un annuncio in grande stile con un'esclusiva, forse temporale, third party: si parla di Dead Rising 3, acclamato sequel della serie creata da Keiji Inafune.



La conferenza va avanti mostrando The Witcher 3, precedentemente confermato solo su PS4 (oltre che l'ovvio PC) su Xbox One, portando per la prima volta la saga su tutte le console.
Abbiamo anche un piccolo ritaglio per Battlefield 4, anche se la presentazione è costellata da alcuni difetti tecnici.
Continuamo con le esclusive, questa volta solo detta: un nuovo Halo uscirà su X1 l'anno prossimo, nel 2014, raggiungendo per la prima i 60fps (wow, finalmente ci siamo arrivati).



E finalmente arriva la notizia del prezzo: considerando l'obbligo del Kinect (dato che senza la console non parte) possiamo trovare un prezzo equilibrato nei 499$ USA, 429£ UK e 499€ (solito schifo di cambio) in Europa. Microsoft conferma anche uno dei rumor precedenti, ossia l'abbandono dei Microsoft Point, valuta immaginaria del sistema MS, con il cambio alla vera moneta. Un peccato per alcuni, un pregio per altri.



La conferenza finisce con Titanfall, titolo di Respawn Entertainment (i creatori di CoD, giusto per dire) che uscirà su X1, X360 e Windows nella primavera del 2014.



Qui finisce la conferenza Microsoft, con l'amaro in bocca per alcune situazione e molte esclusive dall'altra. Ma basterà a distruggere il disinteresse creato con l'always on e col blocco dei giochi usati?