And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


lunedì, ottobre 27, 2014

Returns, nel bene o nel male

Oh beh, sì, avevo promesso che avrei scritto di più, ma avevo anche promesso implicitamente che non avrei più scritto tesi di laurea e pensieri negativi perché...vabbè, il perché lasciamolo perdere. È corretto dire però che quel perché non c'è più, e quindi posso tornare a scrivere e ad appassionare i miei milioni di fan con le mie teorie senza senso e cavilli mentali infiniti.

Innanzitutto partiamo dalla base. Perché tornare? Che senso ha tornare in un luogo che si ha abbandonati? Egoisticamente, si può dire che ci si stava bene. Dato che l'attuale dimora non esiste più, si torna indietro. È la cosa più squallida che uno possa dire ma miseria, se è vera.

Ma bisogna parlare anche della difficoltà nel tornare a "casa". Diciamolo: abbiamo abbandonato quel luogo per motivi superiori, ed ora tornarci è traumatico. Perché c'è una certa abitudine, e adesso tornare indietro è un po' na strammatura totale. Ma bisogna farlo. Anche perché non si può continuare a vivere in una campana di vetro. La nuova casa cominciava a stare stretta. Il problema adesso non è tanto averla abbandonata, ma l'averle dato fuoco. Io volevo ogni tanto tornarci, ora non sarà più possibile. Ma ad oggi posso solo dire un flebile "Pazienza".

La domanda oggi è sempre la stessa: quanto tempo ci vuole per disabituarsi? Eh. EH. Io sono l'antihater, l'antinostalgico...ludicamente parlando. Nella vita reale io sono il nostalgico per eccellenza. Per me un posto scatena 185 ricordi diversi, anche di eventi totalmente slegati che se li dico la gente mi risponde con "vabbè, se lo sta inventando"... Quindi quanto ci vuole per disabituarsi?
È difficile da scrivere. Disabituarsi.
Difficile da scrivere...e da attuare.

Ma in fondo non è POI così complicato. In fondo, non bisogna fare nulla. Bisogna solo assimilare, come faceva il carino mago nero in FF IX. Draw, Draw, Draw. Il punto è quanto il Draw per sbaglio comincia a far dimenticare. E forse è questo il problema più grande. Il dimenticare. Perché dimenticare è semplice, assimilare è difficilissimo. Allora perché voglio assimilare e non dimenticare? Semplice, perché c'è gente che ha bisogno della mia esperienza anche in questo rinnovato campo. E miseriaccia, c'è già chi mi sta chiedendo aiuto.
La verità è che io sono nato per aiutare, non per essere aiutato. Nel momento in cui mi sono visto aiutato, ho fatto un danno ripetuto millecentoquarantuno volte. Il carpentiere, mi chiamavano. Un motivo ci sarà.

Indi per cui, io ci sono. Con un nuovo bagaglio culturale, con un esperienza prima mistica e oggi rinnovata, con voglia di spaccare qualche testa. E di spendere soldi. Oggi abbiamo inaspettatamente comprato un Verde Foglia ad un prezzo misero. I prossimi acquisti sono semplici: la Game Of The Year di Final Fantasy XIV, che uscirà a Novembre: il gioco base l'ho sempre rinviato per motivi nascosti, ma adesso è tardi. Sono passati già 14 mesi dall'uscita, NECESSITO di tornare ad Eorzea. E di cambiare nome al Chocobo.

Ultimo acquisto che farò l'anno prossimo è il New 3DS XL. In realtà mi servirebbe di più la PS4, ma la portatile per ora ha una discreta priorità. Certo, dovrò procurarmi un GBA per Verde Foglia, ma quello è l'ultimo dei miei pensieri. E a proposito di ULTIMI...vabbè, alla prossima volta mi sa.

Thanks, arigatou and bye bye!