And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


lunedì, dicembre 30, 2013

Via via via col resoconto semestrale!

Poco.
Non so come altro descrivere il mio percorso ludico in questo semestre.
Ho scritto poco (ma questo perché scrivo per il Rinoa's Diary), ho giocato poco, ho finito poco...tutto molto poco.
Persino i titoli del plus, che una volta finivo con entusiasmo, ora sono fermi lì in attesa della scadenza.
Ma bando alle ciance, vediamo cos'ho finito dall'ultima volta che ho scritto qualcosa.

Cominciamo giusto con un titolo del plus, giusto per non dimenticare. Se non sbaglio è l'unico titolo di questa branca che ho finito in questo semestre, ossia Little Big Planet Karting.

Di sicuro meglio di ModNation Racers che alla fine manco ho finito. Un po' ricorda i vecchi fasti del favoloso CTR, ma giusto un po'. Comunque simpatico, meriterebbe lo scatolato.

Ora passiamo ad un titolo che praticamente ho finito a forza, ogni volta che lo accendevo dopo dieci minuti mi calava il sonno. Purtroppo penso che sia un mio fattore allergico contro tutti i musou. Non per questo il titolo non posso dire che non mi sia piaciuto, ma di certo poteva essere meno soporifero.



E ora arriviamo ad Agosto, mese in cui fui forzato a rimanere a casa a causa di un'operazione ad una fistola sacrococcigea. Momento mai più migliore per farmi prestare il DS e così poter finire quei titoli che su emulatore mi stavano stretti. In primis avrei terminato i due "non potrò mai giocarli perché mi daranno solo i filmati" Kingdom Hearts, ossia il 358/2 Days ed il Re:Coded.












Qui ci è dato vedere come è possibile fare due giochi con tipologie opposte. Il 358 ha una storia bellissima ma un gameplay mediocre. Il Re:Coded ha un gameplay bellissimo ma una storia mediocre. Quindi sì, per me vince il Re:Coded. Peccato davvero che sarà solo visivo nella seconda collection.

Ah vero, ho finito la prima collection. Ma dato che i due titoli lì presenti li avevo già finiti su PS2 in giapponese, non ho motivo di aggiungerli.

Partiamo col terzo e ultimo titolo che ho finito su DS, "It's a Wonderful World".


Non ho ben capito il perché Square abbia dovuto cambiare il nome in Europa, non penso che Louis Armstrong detenga i diritti sulla frase. Comunque gioco meraviglioso, molto nipponico e molto profondo. Se avesse avuto un finale triste poteva entrare di diritto nella mia top 3.

Finalmente ho la facolta di muovermi, quindi è il momento di finire il gioco che attendevo da più tempo.

Perfetto. No, davvero. Qui parliamo di un platform difficile già a Normal, un remaster che aggiunge persino un livello e un deposito, funzionalità pogo capita (dopo vent'anni) e un miliardo di collezionabili. Ero intenzionano a finirlo ad Extreme, ma dopo averlo finito 5 volte tra Normal e Hard un po' m'è passata la voglia. Era il momento di giocare al gioco che mi ha reso famoso.


Lo avevo già finito su GBA, ma qui parliamo di un full remake 3D, quindi lo giudico come titolo nuovo. Che dire, bello. Dopo averlo finito la seconda volta però mi sono accorto che la trama non è così eccezionale come la si decanta. Per fortuna si regge ancora su un solido gameplay. Poi vorrei capire come mai si dice in giro che la versione 3D sia la più difficile se ci sono gli Augments che, se usati bene, ti semplificano il gioco un botto. Giusto per precisione, ho finito la versione Android.
Finito questo, ora urgevo di tappare i buchi sui FF finiti. Mi mancavano solo i primi due. E quindi sì, era il momento di tornare nei veri fasti della fantasia finale.



Checché se ne dica, sia il primo che il secondo Final Fantasy non sono molto inferiori ai successivi, special modo il primo. Il secondo è purtroppo penalizzato da un gameplay a mio parere pessimo, ma ou, qui i personaggi MUOIONO, al contrario di FF IV. Oh beh, forse muoiono troppo, ma chi se ne frega, c'è l'Imperatore. L'uno poi è la vera Fantasia Finale, nonostante la trama sia un mezzo plagio da Dragon Quest, si capisce che è un'esperienza unica che nessun sequel potrà mai far rispuntare.

Finiti questi 2 giochi era il momenti di ributtarmi sulla PS3: era appena uscito un gioco di ruolo, tutti ne parlavano bene, e quindi dovevo dire la mia. Ma per dire la mia, un titolo devo finirlo. Detto, fatto.



Ora, che sia bello è innegabile. Ma i puristi dovrebbero cercare di fare meno confusione. Non possono lamentarsi di FF XIII definendolo action e osannando Xillia che lo è sempre stato. Non possono lamentarsi di una Lightning acida quando Milla per 5/4 dell'avventura lo è molto di più. Non possono lamentarsi del Crystallium quando il Lilium (o come si chiama) è identico. Cioè dai, praticamente se ti piace Xillia e non il XIII praticamente stai dicendo che ti piace la grafica anime.
Ma poi, giusto per sapere, ma chi è Xillia? La protagonista si chiama Milla! Non è che Xillia è una fusione tra XIII e Milla? Non sarebbe tanto malsana come idea.

Finito questo (non al livello da platinarlo che mi scocciava, ma battendo il boss segreto) il plus mi aveva fatto un regalo inaspettato. Lo aspettavo su PC ma ehi, gioco gratis, chi ci sputa?

Ora ricordo quanto me la presi a male quando giocai DmC e tutti ne parlavano male osannando questo (o viceversa, dipende). So anche che a Farenz non è piaciuto, quindi comunque mi aspettavo qualcosa di mediocre.
Per fortuna che non fu così.
Cioè, è la cosa più TAMARRA mai vista in un videogioco. Gente tagliata come se non ci fosse un domani, trama da farti venire le crisi esistenziali e PSTD (anche se non si è mai stati in guerra), affettamenti a destra e a manca, boss che dopo la loro dipartita se non vengono tagliati in mille pezzi non sono contenti ed in più ti fanno un discorso finale. No davvero, epico. Peccato solo per la durata, non dura praticamente nulla. Lo attendo comunque su PC per i vari DLC, alcuni sembrano interessanti.

Detto ciò, era il momento di passare su PC. C'erano due titoli in uscita, e dato che volevo giocarli al meglio prima abbisognavo di finire il titolo che rimandavo da un po'.

Ora qui ci starebbe un paragone con Ducktales, ma non sarei obiettivo. Innanzitutto per via delle ere diverse di concepimento. Seconda cosa, perché la terra dei fasti gaudi o come si chiamava è GENIALE. Da diventare ciechi, ma geniale. Poi c'è un livello, labirinto mi pare, che è geniale pure. Ancel, staccati da Ubisoft, fai un platform per conto tuo, ne trarremo giovamento tutti.

Solitamente per Novembre innalzo un trittico annuale formato da Assassin's Creed / Need for Speed / Call of Duty, ma quest anno è andata diversamente. Call of Duty non mi è mai interessato più di tanto, giusto per la storia dato che il gameplay non mi piace e penso che non mi piacerà mai. Ma quest anno manco la volontà di provarlo ho avuto. Ne ho abbastanza di FPS mediocri, il prossimo che giocherò sarà Half Life 2, almeno diamo un senso alla parola FIRST PERSON SHOOTER.
O magari gioco Bioshock.
Need for Speed stessa cosa, anche se gli automobilistici non mi piacciono a prescindere comunque.
Cosa rimane? Esatto!
Ma prima ne ho finito un altro, che attendevo da tempo.

Vorrei sapere come la gente riesce a lamentarsi di un gameplay solido come quello degli Arkham. Va bene lamentarsi per i bug (che erano troppi su PC) ma il gameplay degli Arkham, e quindi anche di Origins, è sempre e sarà sempre meraviglioso. Forse questo terzo capitolo è a tratti troppo simile al secondo, ma riesce comunque a ritagliarsi una sua identità. La trama penso sia la mia preferita tra i tre, ma attendo di rigiocarlo in versione GOTY prima di dare un parere definitivo.

Ora torniamo ad Assasssin's Creed, penso si fosse capito.

Ora, dopo quello che giudico "passo falso" del terzo capitolo, che sì è bello ma comunque resta un titolo molto mediano, col IV la saga da uno schiaffo morale al passato. Cioè, davvero sono riusciti a fare con un semplice prequel del III un capitolo quasi a pari dell'immortale II?
Poi la trama, che tutti dicono "ah ma con Assassin's centra poco", beh, qui si parla di un tizio comune che diventa assassino, uno qualunque, non uno che ci nasce/che gli ammazzano la famiglia/ca ci para aceddu (?). Certo, ha anche lui le sue pecche, ma niente di che. Purtroppo i DLC di questa saga penso che non riuscirò mai a giocarli, Freedom Cry dopo dieci minuti mi ha annoiato. Ma il titolo è superbo, meraviglioso. Se il V seguirà questa scia, ben venga l'episodio annuale.
E PS: il finale mi ha commosso.

E con questo finiamo l'era presente. Un ultimo titolo su Android prima di passare al retrogaming:


Molto più vario del precedente, anche se forse più semplice, eccetto in quei due tre livelli dove devi essere il dito più veloce del west.

Ora andiamo al retrogaming. Ho finito 4 titoli. Il primo di questi verrà ricordato come il primo vero gioco di ruolo giapponese, per sempre e da sempre.


Come il ben più conosciuto Dawn of Souls, anche Dragon Quest ha avuto un enhanced (... tanti punti sulle i) remake su GameBoy, anche se Color. Ho approfittato di questa versione per finire i primi due Dragon Quest. Il primo si vede che è un esperimento, ma il secondo...il secondo... il secondo è Zelda coi punti esperienza. Miliardi di enigmi, migliaia di cose da fare, per finire un dungeon devi usare il cervello. Meraviglioso, probabilmente ha superato per me i primi cinque Final Fantasy, e forse pure l'ottavo. Ma su questo punto ne riparleremo, prima o mai.
Ah, Dragon Quest II è un sequel del primo. Alla faccia di chi dice che i jrpg non debbano avere sequel. Documentatevi prima.
Ah, Enix: quando fai un remake per una console, dimmelo prima che è peggiore del primo remake che hai fatto. Più giocavo alla versione GBC più mi piaceva la versione SNES. Amara crudeltà.

Ma adesso passiamo ad un titolo che rimandavo da parecchio tempo, finalmente finito.

E qui raggiungiamo l'epicità.
Cioè, non si è mai visto un action-adventure così...così...così perfetto.
Sì, lo so, è uscito nel 1991, ma cavolo, è troppo perfetto.
Non ci sono parole per esprimere la bellezza di questo titolo e di ciò che creò Miyamoto nel lontano 1986.

Ultimo titolo finito quest anno...un titolo che iniziai circa 6 anni fa, ma che abbandonai per via della lentezza estrema del boss finale, che decise di mazziarmi ponendo fine alle mie povere speranze. Ma grazie a dei disgraziati (paradox) che ci stavano giocando in massa, ho deciso di riprenderlo pure io. E di finirlo.



L'ho già detto e lo ridirò sempre: se facessero un remake con una velocità perfetta, con una transizione non monotona anche nei menu, togliendo l'obbligo dello switch disk ogni secondo e con un doppiaggio decente, sarebbe praticamente perfetto. Si può anche lasciare la grafica per quel che è, è la tecnica che m'importa, non queste cosucce. Sony, ascutimi ogni tanto.

E con questo finisce la magra rassegna di titoli finiti quest anno. Ora andiamo al presente. Che sto giocando in questo periodo? Beh, molto poco. Forse giusto Link's Awakening DX su Gameboy Color, che cerco di finirlo in fretta perché dopo di lui viene Majora's Mask, non vedo l'ora.
Ah giusto, e Final Fantasy V su Android. In questo caso penso sarebbe sbagliato chiamarlo 3D, ma comunque pian piano si fa accettare. E poi chi è l'idiota che giudica i giochi per la grafica? FF V è bellissimo per gameplay e storia, la grafica può essere anche in prima persona.



E il futuro? Cosa mi aspetto di giocare nel futuro?
Come detto, finito Link's Awakening ci sarà Majora's Mask. Finito FF V spero sia già uscito il VI su Android, nel caso opposto mi butterò su The After Years. Ma il titolo che aspetto è uno. Anzi sarebbero due, ma uno lo aspetto molto di più dell'altro.

 
Sì, sì, il secondo è il remaster. Ma prima voglio che mi patchino il X HD mettendomi lo skip button. VOGLIO LO SKIP BUTTON.



giovedì, ottobre 10, 2013

Videogiochi opere d'arte?

È da un bel po' che non posto, complice il fatto che sono diventato un "ricercatore di notizie" per un sito abbastanza conosciuto, il Rinoa's Diary, famoso sito riguardante Final Fantasy e Kingdom Hearts. Ricordo circa sei, sette anni fa quando guardavo quel sito e ammiravo i creatori e chi gestiva una così grande mole di informazione. Oggi ne faccio parte, e ne sono onorato.
Grazie Even perché hai creduto da subito in me.
Grazie Sephar, perché hai creduto sempre in me.
Grazie Rinoa, perché ancora credi in me, come hai fatto a non buttarmi ancora fuori?

Ma comunque, bando ai convenevoli, torniamo seri.
Oggigiorno, se un gioco è "bello", viene subito detto che è un'opera d'arte.
Stop.
Classifichiamo opera d'arte.
L'opera d'arte dovrebbe farti venire un brivido, farti emozionare, commuovere. Ebbene, la natura stessa del videogioco distrugge questa cosa.
Mi spiego meglio.
Se prendessi un titolo, chessò, come Journey o Flower, si potrebbero anche dire che sono delle opere d'arti, ma giusto perché il gameplay è ridotto all'osso, ed in quelle fasi dove lo si presenta non lo è.
Shadow of the Colossus è considerato tale per i paesaggi e l'atmosfera, ma NON per il gioco.
L'opera d'arte è qualcosa di catturato nel tempo che riesce ad emozionare sempre. Un quadro (per quanto a me non piacciano), un paesaggio. Una canzone. Quante volte le canzoni emozionano?
In un videogioco, non è il VIDEOGIOCO ad emozionare. Bensì i filmati che lo costruiscono.
In Final Fantasy X io ho pianto per il finale, ma se FF X fosse stato un film, o un libro, m'avrebbe suscitato le stesse emozioni, e non si sarebbe rovinato l'epopea di "opera d'arte" con quella cosa chiamata "gameplay".
Quindi, in my modest opinion (se se, humble), il videogioco collima proprio con l'idea di opera d'arte; non penso si sentirà mai dire che il gameplay è un'opera d'arte. Beh certo, possono pure esserci le dovute eccezioni, come Okami. Ma per il resto, a livello emotivo e artistico, ciò che può dare una canzone o un signor film rimangono spanne sopra a quello che può dare qualunque gioco inteso come GIOCO e non come "camminiamo in mezzo ai filmati".

Liberi di credermi o di dire che ne capisco poco :D

giovedì, giugno 20, 2013

E3 Two Thousand and Thirteen: Nè vincitori nè vinti. Parte 3: Nintendo

Nintendo non ha puntato su una mega conferenza come negli anni passati, ma ha preferito mostrate i titoli di punta in un Direct come Iwata ci ha abituati.

La conferenza inizia con Pokèmon X & Y, che preannuncia il nuovo tipo da cui si poteva carpire l'esistenza da quando è stato mostrato Sylveon: il tipo Fairy, tradotto qui come tipo Folletto, efficace contro i tipo Drago. Oltre ciò una nuova modalità per coccolare (?) i Pokèmon viene mostrata, ed infine viene data la vera data d'uscita: 12 Ottobre 2013.
Ma ora passiamo a WiiU: il primo titolo è un nuovo episodio della serie 3D, ossia Super Mario 3D World, che non vedeva un episodio su portatile dagli World lanciati su SNES.
I sequel mariolitici continuano con Mario Kart 8 sempre su WiiU, riaffermandosi il re del kart.
Dopo ciò vengono mostrati delle immagini a tratti meravigliose: si parla di The Legend of Zelda: Wind Waker, remake dell'osanatassimo episodio in cell shading pubblicato su Gamecube parecchi anni fa.
Due titoli in pieno stile Nintendo vengono annunciati: si parla di Wii Party U e di Wii Fit U, di cui non parlerò perché sono più software che videogames. Menzione speciale inveec per Art Academy, software esclusivo Nintendo per far disegni e sketch condivisibili in qualunque momento.

Nonostante i third party abbiano trattato male WiiU in questo periodo, non si può dire che la console non si dia da fare: ad una prima occhiata abbiamo Assassin’s Creed IV: Black Flag (Wii U), Batman: Arkham Origins (Wii U) e Blackgate (3DS), Deus Ex: Human Revolution - Director’s Cut (Wii U), Disney Infinity (Wii U), Just Dance 2014 (Wii U), Rayman Legends (Wii U), Scribblenauts Unmasked: A DC Comics Adventure (Wii U e 3DS), Disney’s Planes (3DS), Shin Megami Tensei IV (3DS), Skylanders SWAP Force (Wii U e 3DS), Splinter Cell: Black List (Wii U), Sonic Lost World (Wii U e 3DS) e infine Watch_Dogs (Wii U). Giusto qualche titolino.
Senza dimenticarsi dei titoli in DD, come l'attesissimo Oddworld: New'N'Tasty.

Viene poi presentato un quintetto di giochi particolarmente attesi dal pubblico: i primi due sono editi dai Platinum Games in esclusiva Nintendo (dato che da loro sono finanziati, ossia The Wonderful 101 e il kamiyano Bayonetta 2.

Dopo ciò vediamo il sequel del successo su Wii Donkey Kong Country Returns: DKC Tropical Freeze.

Penultimo annuncio dalla software house che ha realizzato il, molto probabilmente, miglior jRPG per Wii, ossia Xenoblade Chronicles: i Monolith annunciano X, nuovo jRPG con tratti mecha.

Finiamo con un annuncio scontato, ma che molti attendevano, ossia il Super Smash Bros per 3DS/WiiU. Ma l'annuncio in sé non sarebbe stato tanto figo, se non per l'aggiunta di due personaggi. Cioè di uno, del postino di Animal Crossing chi se ne frega. Parlo dell'incommensurabile e mai troppo lodato MEGAMAN!

E qui finisce la conferenza Nintendo che, nonostante a tratti sia stata contata, ci ha ricordato una cosa: che in una conferenza ludica, si deve parlare di VIDEOGIOCHI. E su questo, Nintendo non sbaglia un colpo. Magari sbaglia il target, ma non il resto.

Inaspettato resoconto semestrale!

Quand è che mi decido a renderlo almeno trimestrale, sto schifo?
Ma comunque...
Questa prima metà dell'anno è iniziata in maniera strana. In maniera molto retrò.
C'erano molti giochi che rinviavo da tempo, che dicevo "vabbè un giorno, chissà..."
Chissà, era il 2013.
E si comincia con Pokèmon: HeartGold.

Remake del famoso secondo episodio pubblicato su GameBoyColor nel lontano...lontano, Pokèmon HeartGold si fa forte della grafica già vista in Platino ma con alcune aggiunte sia grafiche sia a livello di touch per il DS. Bello, finito, ovviamente non al 100%, perché poi, comunque, bisognava traslare i pokèmon. Però Giratina l'ho preso, belli.

Il nerdaggio continua col Plus, con la quale mi verrà dato un immenso regalo: Mortal Kombat 2011. Che non manco di finire e di scalare per metà la torre. Peccato per l'online mai iniziato.



L'avventura continua con quello che doveva essere il jGDR più bello del 2013: magari lo sarà si stato, ma per mancanza di avversari maggiori. Parlo dell'osannato Ni no Kuni, dei Level 5 in combutta con lo studio Ghibli. Platinato dopo un mese circa.



Si ritorna per l'ultima volta nel mondo PC prima di staccarsi dal mondo, con uno dei giochi che si attendeva da tempo per il 2013, ossia il reboot di Devil May Cry: DmC. Finito con annessi i DLC, critiche al titolo da parte degli haters senza fondamento.



Ma ora era il momento di "ritornare". Dopo l'annuncio di DuckTales Remastered per la nuova gen, decido di farmi una onerun col vecchio mito mai dimenticato, ossia DuckTales per NES. BELLISSIMO.
Platform dell'anno, di tutti gli anni.



E preso dalla foga dei platform NES, inizio quello che è stato il mio primo amore, il primo gioco finito, dal primo episodio della sua saga, ossia MEGAMAN!

Mamma mia che schifo di cover.

Dopo il primo ed il secondo episodio (ma già finito tempo addietro, per l'appunto il primo gioco finito), ritorno brevemente al 2013 per finire Tomb Raider, anch'esso un reboot atteso della giovane esploratrice che tutti attendevamo.



Il Plus non si fa attendere con i suoi nuovi giochi, ed ecco che mi sbatte in faccia Okami HD che platino dopo qualche settimana. I giochi non finiscono qui, dato che danno pure Dead or Alive 5, del quale termino la modalità storia senza neanche provare l'online.

Purtroppo la JAP è l'unica con la cover, essendo uscito lì boxato.




Dopo questi giochi, era giunto il momento di tornare a quel gioco che avevo intenzione di finire da tempo, quel gioco osannato da tutti, da tutte, da tutti gli uomini e da tutti gli uomini che si vestono da donne, da ogni persona, al punto da essere paragonato all'incommensurabile Final Fantasy VII.
Sto parlando di Ocarina of Time. Di THE LEGEND OF ZELDA.



Devo dire che il mio primo approccio col gioco è stato pessimo. Dopo aver preso la Master Sword l'ho abbandonato per non so quanto tempo, per poi riprenderlo...e capire cosa c'è di magico dietro questo gioco.
I Dungeon.
La trama scontata ma sempre ricca di colpi di scena.
La libertà di esplorazione.
Zelda!
Mi rammarico solo di non averlo potuto giocare nel 1998.
Forse, se quindici anni fa invece di insistere con la Playstation avessi insistito con il Nintendo 64, a quest'ora non avrei mille Final Fantasy con conseguente fanaggine...ma mille Zelda con conseguente fanaggine. What if...



Finito il "migliore" (cronologicamente il quinto), torno alla vita quotidiana: dapprima finisco Megaman 3. I miglioramenti tra un Megaman e l'altro sono davvero minimi, ma nel 3 ci sono due aggiunte davvero simpatiche: la prima è lo sliding dash che diventerà il migliore amico delle mie tecniche, la seconda è l'entrata in scena di Protoman, inseparabile amico/nemico di Megaman da questo gioco in poi.



Dopo una piccola pausa di cinque giorni, giusto il tempo di platinare Naruto Shippuuden: Ultimate Ninja Storm 3, riprendo brevemente in mano il retrogaming finendo il primo, inossidabile, capitolo di Zelda per NES, ossia The Legend of Zelda.




Il plus mi da' un motivo in più per tornare su PS3 con l'ottimo Catherine che, nonostante ammetta l'impossibilità nel platinarlo, non riesco a staccarmi nel vedere ogni singolo finale per ogni anfratto della storia che, nonostante alla fin fine sia molto banale, riesce a sorprendere.



La storia con Zelda non finisce lì e, dopo il primo capitolo, continuo col "capitolo brutto" secondo Miyamoto: parlo di Zelda II: Adventure of Link. Totalmente diverso dal predecessore, per quasi tutto, ma le colonne sonore e lo scontro finale lo fanno entrare a pieno polso nell'Olimpo.



Continuo l'epopea NES con Megaman 4, che si differenzia dal predecessore per una nuova utilissima tecnica di Megaman, il Super Mega Buster e per una difficoltà molto più elevata dei precedenti 3.



Nel frattempo, mio fratello trova delle anomalie nella PS2; quindi decide di tornarmela.
Non me lo faccio dire due volte che subito ficco il primo gioco in ordine alfabetico, ossia Aggressive Inline. Nonostante i salvataggi corretti, riesco ad arrivare alla fine di un gioco strambo che, nonostante non sia il mio genere, riesce a farmi divertire.



Il mondo si fermò quando vidi le differenze tra Super Mario Bros 1 ed il 2, così come tra il 2 ed il 3; solo più tardi capii che il 2 rifilatoci qui in Europa era in realtà un altro gioco (trauma infantile, tra l'altro). Non mi faccio sfuggire l'occasione di provare il vero SMB 2, ribattezzato per l'occasione con Super Mario Bros: The Lost Levels, contenuto nella riedizione Super Mario Bros All Stars per SNES.



Concludo quindi il semestre con Megaman 5, che introduce un nuovo assistente (mai visto, tra l'altro).



Ed..il presente?

Allora, ci sarebbero innanzitutto i giochi plus di questo periodo: ossia Ico, Shadow of the colossus e Little Big Planet Karting.


















Poi abbiamo per PS2 l'attuale Klonoa 2, più vari altri giochi che pescherò a caso dall'elenco.



Per la sezione retro game abbiamo l'ovvio Megaman 6, concludendo così i Megaman per NES, seguito dal terzo episodio di Zelda, ossia A link to the past, a detta di tutti il migliore fino ad Ocarina of Time.




















Ed il futuro?
Aspetto la next gen. Meglio attendere prima di parlare.
Ci leggiamo tra qualche mese, spero prima di sei!

PS: Ah, vero. Ho finito pure To The Moon. Ma chi se ne frega.

martedì, giugno 18, 2013

Verso la Luna...

Dicono che i videogames, dopo la loro fase "Intrattenimento", ora siano diventanti un pretesto per i bambini di giocare a qualcosa in maniera pessima, rovinandone così la vera essenza.
Ma per fortuna, la Freebird Games non la pensa così.
Ed è così che nasce Episode 1: To the Moon, gioco indipendente della già citata software house che si fa forte di tre cose:
La prima è una grafica collaudata dal famoso software RPG Maker XP, un programma che serve a creare RPG in 2D con una semplice interfaccia. Nulla di che, ma neanche troppo pessimo, al massimo potranno storcere il naso gli amanti della super grafica. Ma si sa, chi ama la super grafica non ama i videogiochi, quindi non fanno testo.



La seconda é una colonna sonora senza eguali, curata da Kan Gao (creatore anche del gioco) e da Laura Shigihara, famosa per aver lavorato anche ad altri giochi indie.


La terza, la più soprendente, è la trama.

La trama, in sé, racchiude due grandi verità della vita: la gioia ed il pianto.

In breve, il signor Johnny Wyles, ad un passo dalla morte, fa chiamare dalla sua governante Lily l'agenzia Sigmund Corp, specialisti nel realizzare, tramite apparecchi mentali alla Inception, il "desiderio finale" di una persona, che, nel caso di Johnny, si rivela essere La Luna.
L'ultimo desiderio di Johnny è viaggiare verso la luna, anche se non sa neanche lui il perché.
Compito dei dottori far si che Johnny realizzi il suo desiderio.

Se da un lato abbiamo lo scherzoso Dr. Watts e la seria D.ssa Rosalene, dall'altro abbiamo un'incessante crescere di emozioni derivanti dalla storia intera di Johnny con un evolversi della storia a dir poco...Commovente.


Molte persone me l'avevano consigliato, dicendo che era commovente, che faceva piangere, che non avrei retto ecc... Pensavo fossero esagerati, pensavo fossero dei deboli.
Quanto mi sbagliavo.
Mi sono bastate tre ore per farmi venire il groppo in gola (precisamente nella parte messa ad inizio recensione) e alla fine del gioco non posso negare di aver pianto, in un connubio di emozioni che un gioco non mi dava da...da quando? Da Final Fantasy X?

Anche se definire videogioco To the Moon è esagerato. L'avventura dura 4 ore, 4 ore e mezza se si vuole perdere tempo, e, prima o poi, finisce.
Un film trasposto con mezzi moderni, un'avventura unica ed entusiasmante, un qualcosa di inconcepibile ai giorni nostri dove se la morte non è contestualizzata da un fucile non ha senso.

Il gioco merita di essere comprato, giocato e soprattutto capito. Capito per ciò che vuole lasciare, per ciò che vuole dire, per ciò che vuole dare.

Perché, in fondo, bisogna sempre andare Verso La Luna.

(Attenzione, il video contiene ALTI spoiler)

Per chiunque volesse comprarlo, lo segnalo in italiano sui maggiori siti di giochi in Digital Delivery per PC:

mercoledì, giugno 12, 2013

E3 Two Thousand and Thirteen: Nè vincitori nè vinti. Parte 2: Sony

Dopo Microsoft, e dopo varie conferenze di SH come Ubisoft ed EA, tutti attendevano le fatidiche tre di notte per seguire la conferenza di Sony, per vedere la console, per vedere quale FF promesso da Hashimoto avremmo avuto, eccetera.

Jack Tretton inaugura la conferenza parlando della loro console portatile, PS Vita: alcuni titoli che stanno per arrivare sono Tearaway, Killzone, Final Fantasy X|X-2 Remaster e Walking Dead, oltre al porting della prima God of War Collection.



Dopo ciò, cominciano a mostrare il supporto ad una console che sembra ancora tutt'altro che morta, ossia PS3: si comincia con lo spettacolare The last of us, che uscirà dopodomani, seguito dal bellissimo Puppeeter e da Rain. Abbiamo anche Beyond: Two Souls e Gran Turismo 6.
Dopo di questo cominciano a parlare di titoli third party: e così che mostrano Batman: Arkham Origins con due costumi in esclusiva per le console Sony, e di Grand Theft Auto V che verrà lanciato in bundle con la PS3 in America e forse altrove.



Ora è il momento della nuova console di Sony: dopo un piccolo interludio dove si parla di musica e video, cose inutili per noi VIDEOGIOCATORI, ecco il capoccione di SCE, Shu Yoshida, che, oltre a far vedere per la prima volta la console, annuncia 30 giochi per PS4, 20 in uscita quest anno e 12 di queste nuove IP.



Si parte con un gioco dei Ready at Daws in collaborazione con Santa Monica: The order: 1886, gioco con ambientazione londinese dell'anno citato di cui si è visto ben poco.



Dopo aver fatto rivedere Killzone: Shadowfall, Driveclub e Infamous: Second Son, è il turno di un video dagli ormai collaudati Quantic Dream: ed è così che il vecchio della demo di Febbraio diventa parte di un video dalla caratterizzazione tecnica impressionante, Dark Sorcerer.



Ora è il momento degli indie, molti di questi esclusiva console, partendo da Transistor, nuovo gioco dai creatori di Bastion, Don't Starve, Mercenary Kings, Octodad, Secret Ponchos, Ray's of the dead, Outlast, il mai troppo amato Oddworld: Abe's Oddysee New'n'Tasty e Galak-Z.




Ma è qui che la conferenza comincia a farsi pesante: dopo una piccola presentazione di Diablo III  su PS3 e PS4 con alcuni contenuti esclusivi rispetto alla versione X1, ecco vedere un video di Nomura dove annuncia due giochi dalla sua amata Square Enix.



Il primo è un trailer esteso di un gioco di cui sapevamo tutto tranne la data di uscita, ossia Final Fantasy Versus XIII. Ma dopo un trailer emozionante il nome cambia come tutti ci aspettavamo: il primo titolo annunciato quindi è Final Fantasy XV. E qui inizia il delirio. Ma col secondo gioco annunciato la gente comincerà a svenire, quando comincerà a sentire quel theme di Yoko Shimomura ormai diventato famoso e una piccola sequenza ingame di Sora che combatte con un'orda di Shadow: Kingdom Hearts III diventa realtà, diventa ufficialmente in fase di sviluppo.
[Col senno di poi, dato che questi giochi sono stati confermati come multipiattaforma, la notizia non era poi così a favore di Sony.]
Abbiamo infine il tempo di vedere Assassin's Creed IV, Watch_Dogs, Elder Scrolls Online, NBA 2K12, MadMax e Destiny, primo titolo dei Bungie fuori console Microsoft.



Siamo alla fine, siamo al prezzo: molti si aspettavano cifre analoghe a quella MS, o perlomeno di poco meno, invece qui arriva la bomba: 399$ per l'America (ricordatevi il cambio penoso per l'Europa). Oltre ciò Tretton comincia a trollare Microsoft, dicendo che non ci sarà nessun always online, nessun  blocco dei giochi usati, niente di ciò che ha fatto criticare Microsoft. Oltre questo Sony conferma la migrazione dell'account plus da PS3 a PS4 con potenza della crosschat e con nuovi giochi della Instant Game Collection, tra cui Driveclub al lancio.



Poco prima di finire Sony parla un po' di Gaikai, servizio in streaming che dovrebbe fungere da pseudo retrocompatibilità, che sarà lanciata nei primi mesi del 2014 almeno negli USA.


E qui finisce la conferenza Sony, tra trollate di Tretton e prezzi infimi. Se i giochi SE fossero stati effettivamente esclusivi, lì la Sony avrebbe vinto senza battere ciglio, ma sappiamo che il mercato è strambo e di conseguenza ci si deve adattare. In effetti si tratta di scegliere tra due piattaforme, una dove puoi benissimo comprare il gioco usato e giocarlo quando vuoi, l'altro che richiederà una connessione giornaliera e col diritto del nuovo. Decidete voi.