And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


sabato, ottobre 30, 2010

Speciale Musica: Utada Hikaru parte 2

Riprendo l'argomento precedente continuando a parlare dei testi inglesi della mia cantante giapponese preferita, ossia Utada Hikari. Nel precedente post avevo detto che mancava un solo testo. Ma prima volevo analizzare una frase da On & On.

I'm livin up my life -- Vivo la mia vita
Until the day I die -- Fino al giorno in cui morirò
Don't need a lullaby -- Non ho bisogno di riposare


Si potrebbe realizzare un inno su queste parole. Nonostante il tema completo di On & On non lo condivido, questa frase è molto diretta. Ed ora, parlerò della mia canzone preferita di This is the one, la title track This one (Crying like a child).


How can I put this, I, I, I -- Come ho potuto permettere questo
I'm an independent woman, I -- Sono una donna indipendente
I've been crying like a child -- E sto piangendo come una bambina


Ormai il danno è compiuto. Nonostante uno si dichiari di essere "grande", se le lacrime scorrono, non c'è indipendenza che tenga. Piangiamo come bambini.

I just wanted you to know the person that I am -- Voglio solo che tu conosca chi sono io realmente
More than any other of your fans -- Più di tutti i tuoi fan
I will love you for a thousand years -- Ti amerò per 1000 anni
Yours truly -- Sinceramente tua



Qui si parla come se scrivesse una lettera. Lui, circondato. Lei, le scrive una lettera dove le giura amore eterno, più di tutte quelle altre che le girano intorno. E se lei viene snobbata, è perché lui non conosce realmente lei.

I ain't gonna play it cool -- Non voglio far finta di nulla
Let me tell you I've tried that already -- Lascia che ti dica che ci ho già provato
Every day and every night -- Ogni giorno ed ogni notte
Your words ring through me -- Le tue parole risuonano dentro me




Nonostante ci si provi, ci si provi dannatamente a dimenticare...non funziona così. Le parole, i pensieri, risuonano nella mente. Nel cuore. Nell'anima. Si rischia di impazzire.

Who am I trying to fool -- Ma chi voglio prendere in giro
Honey, I've been living on my own like Freddie -- Sto "vivendo per conto mio" come Freddie
But I'm still a woman -- Ma sono ancora una donna
Baby, tell me how -- Dimmi come...
Vivere da soli, "living on my own", citando Freddie Mercury dei Queen. Ma nonostante tutto, non si può rinnegare se stessi. Si può provare ad andare avanti, ma la propria natura non può morire.

How could I ever love another -- Come ho mai potuto amare un altro?
How could you say you don't remember -- Come puoi dire che non ricordi?
God knows I'd give anything -- Dio sa che darei tutto
For just one more night together -- Per un'altra notte insieme


Come ho potuto fare qualcosa che ti ha ferito? Ma soprattutto, come puoi aver dimenticato tutte le cose che abbiamo fatto insieme? Per passare un altro po' di tempo insieme a te darei tutto.

Today I miss you more than ever -- Oggi mi manchi più che mai
How could you say you don't remember -- Come puoi dire che non ricordi?
This one's for the happiness -- Questa è per la felicità
I'll be wishing you forever -- Che ti augurerò per sempre
Canto quest'inno per la tua felicità, che nonostante mi manchi come non mai, ti dedico e ti auguro.

It's just another Friday night -- È solo un altro venerdì notte
For you and your accessories -- Per te ed i tuoi complici
And there you are before my eyes -- E tu sei qui di fronte ai miei occhi


Per te è un giorno comune. Sei fuori coi tuoi amici. Anche per me è un giorno comune. Sono a casa a pensare a te. Mentre tu sei altrove e pensi a tutt'altro.

Two hours and for fifteen minutes you are here -- 2 ore e per 15 minuti tu sei qui
I don't want to scream least I should tear -- Non voglio gridare e non voglio neppure piangere
A whisper in the darkness disappear -- Un sussurro nell'oscurità scompare
Sincerely -- Con sincerità

Il tempo passa, il dolore aumenta, ma non voglio gridare, non voglio piangere, dato che un sussurro, nell'oscurità, scompare. Anche questa scritta come se fosse una lettera.

We should get back on the road -- Dovremo ritornare sui nostri passi
Like Simon and Garfunkel -- Come Simon e Garfunkel
Let's get married -- Sposiamoci
You are all the shelter that I need above me -- Sei tutta la protezione di cui ho bisogno
Magari, tornare indietro. Dopo essermi accorto che sei ciò di cui ho bisogno. Ma ormai è troppo tardi.

Who am I trying to fool -- Ma chi voglio prendere in giro?
Honey, I've got your ringtone on my Blackberry -- Ho la tua suoneria nel mio cellulare
And I won't give a damn -- E non me fregherebbe nulla
If only I knew how -- Se solo avessi saputo come...
Ricordi, tenuti anche nella tecnologia, come un telefono. E la frase più geniale. Non me ne sarebbe fregato nulla, se solo avessi saputo come. Come si fa a non fregarsene di certi avvenimenti? Se solo, avessi saputo come.

[RIT]

You've got me crying like a child -- Mi fai piangere come una bambina
Ain't no need for me to lie -- Non ho bisogno di mentire a me stessa
A hundred jpeg files -- Migliaia di foto
Filling up my hard drive -- Riempiono il mio Hard Disk
Ormai si è oltre la bugia interna. Rimane solo il pianto. Ammettere a se stessi che non si potrà mai dimenticare. Migliaia, milioni di ricordi, riempiono la mia mente.

You've got me crying like a child -- Mi fai piangere come una bambina
And the crowd is going wild -- E la folla va in delirio
This one, this is the one -- Questa, è quella giusta
Come on and give it up -- Forza, arrenditi
Si spera, nonostante tutto, che ci sia un arresa dall'altra parte, si cerca quella giusta, si dice "this is the one". Ma la folla va in delirio, quando piango. Il mio interno, va in delirio. Ma, alla fine, non ho bisogno di mentire a stesso.

[RIT x 2]


E con questo, ho finito le canzoni che mi hanno accompagnato durante un periodo particolare della mia vita, che vanno dalla morte di mia nonna fino al mese di fuoco in famiglia. Periodo, forse, ancora non totalmente passato. Ma non sono qui per parlare di me.

Un'ultima menzione va ad una canzone di Utada, la mia preferita in inglese, che non fa parte di This is the One, ma di Exodus, il suo primo album in inglese. Parlo di Kremlin Dusk.

Il genere? Non che l'abbia capito. Lo chiamerei rock psicheledico. Ma non so se effettivamente esiste. La canzone ha tutta una sua metrica. Un suo stile. All'inizio l'ho schifata alla meglio. Ma poi capisci che c'è del genio in quella canzone. "All along, I was searching for...I don't know". Così la cantavo prima di conoscere il testo, e se fosse stata così forse sarebbe stata ancora più geniale. Beh, al posto di I don't know c'è il riferimento a Lenore, che è un tutto dire. Ma non sono qui per commentare il testo. Ma per esplorare la canzone.

Dopo un'intro inquietante, finisce la prima strofa iniziando il primo ritornello in maniera psicheledica. Vari rumori, una tastiera che ti rimane impressa. Dopo il ritornello, si sussistono varie rumori che spaziano dal metallico all'effetto interno. Il rumore che io chiamo "trapano da dentista". Inizia la seconda strofa con qualche piatto di batteria in più. Fino al ritornello, dove ritorna la musica psichedelica detta prima. Finché non inizia il bridge.

Al bridge, si sente una voce più umana, ma interna, ed una batteria. Alla fine del bridge, la batteria diventa reale, con in sottofondo sempre la tastiera. Questo finché non pronunciano le ultime parole del ritornello, per la terza volta. La musica si ferma.

Inizia il Kremlin Dusk.

Parte una terza strofa sulla base del rock, molto diversa, completamente staccata dal resto della canzone, persino il tema cambia, fino a far finire la strofa e far partire un altro bridge dove si mescola il tema della canzone con varie domande della Utada, domande riflessive, domande interne. DOMANDE PSICHEDELICHE.

La canzone finisce con quel famoso pianoforte, con solo la voce di Utada che fa le domande riflessive. Si chiude il Kremlin Dusk.

Born in a war of opposite attraction
It isn't, or is it a natural conception
Torn by the arms in the opposite directions
It isn't, or is it a Modernist reaction

Nata in una guerra di attrazioni opposte,
È o non è un concepimento naturale?
Lacerata dalle braccia nelle direzioni opposte.
È o non è una reazione modernista
?

venerdì, ottobre 29, 2010

Speciale Musica: Utada Hikaru

Oggi volevo parlare di qualcosa che mi fa riflettere parecchio, ogni volta che scendo nel dettaglio di ciò. L'artista il quale primo album è attualmente il più venduto nel Giappone. Utada Hikaru. Ma non sono qui per parlarvi di un'artista giapponese, bensì delle sue canzoni inglese. L'album This is the one, uscito il 14 marzo 2009, che mi ha accompagnato durante tutto il mese di fuoco in famiglia. Alcuni testi sono semplicemente troppo riflessivi. Ne analizzerò alcuni testi, verso per verso. Comincio dicendo che escluderò Apple and Cinnamon, per il semplice fatto che è troppo personale...solo alcune parti posso dire, cioè:

Tell me, what is on your mind -- Dimmi, cosa c'è nella tua mente
Help me, cause I'd like to know -- Aiutami, perché mi piacerebbe saperlo
What the hell is going on -- Cosa diavolo sta succedendo
Never thought I'd sing this song -- Non pensavo di dover cantare questa canzone

Semplicemente, un grido disperato ad una persona. La rottura del quarto muro quando dice "non pensavo di dover cantare questa canzone" è qualcosa di sublime.
Il resto non posso commentarlo perché direi troppe cose personali. Sicuramente, questa è la canzone di Utada più rispecchiativa.

Ora vado avanti, col singolo che ha anticipato l'uscita dell'album, ossia Come back to me.

The rain falls on my windows -- La pioggia cade sulla mia finestra
And a coldness runs through my soul -- Ed un raffreddore corre attraverso la mia anima
And the rain falls, oh the rain falls -- E la pioggia cade, oh la pioggia cade
I don't want to be alone -- Non voglio più essere sola

Piccola metafora sulla pioggia interna, nulla di speciale

I wish that I could photoshop all our bad memories -- Speravo di poter modificare tutti i nostri ricordi negativi
Because the flashbacks, oh the flashbacks -- Perché i flashblack, i flashback
Won't leave me alone -- Non mi lasciano sola

Speranza della persona di essere lasciata in pace dai suoi ricordi. Dal motivo che le ha spinto a farla allontanare. Ora lei è sola. E vuole rimuovere i suoi pensieri negativi.

If you come back to me -- Se tu torni da me
I'll be all that you need -- Sarò tutto quello di cui hai bisogno
Baby, come back to me -- Torna da me
Let me make up for what happened in the past -- Lasciami rimediare quello che ho fatto in passato


Vuole solo un'altra possibilità. Lasciami rimediare quello che ho fatto. Molti non lo fanno. Mentre l'altro grida "come back to me".

Baby come back to me (come back)
I'll be everything you need (come back)
Baby come back to me (come back)
Boy, you're one in a million (come back)
Baby come back to me (come back)
I'll be everything you need (come back)
Baby come back to me (come back)
You're one in a million (one in a million) --
Tu sei uno su un milione

L'importanza della persona che si capisce solo quando si perde.

Lower east side of Manhattan -- Sud-est di Manhattan
She goes shopping for new clothes -- Lei va a comprare nuovi vestiti
And she buys this
And she buys that --
E compra questo e quello
Just leave her alone -- Lasciala per ora sola

Qui si parla di cosa sta facendo l'altra persona, quella che sta con lui. Poco rilevante.

I wish that he would listen to her side of the story -- Spero che lui abbia ascoltato la sua parte della storia
It isn't that bad
It isn't that bad -- E non è male
And she's wiser for it now -- Lei è la più saggia per ora


Continuo di prima, sempre poco rilevante.

I admit I cheated -- Ammetto di aver imbrogliato
Don't know why I did it -- Non so perché l'ho fatto
But I do regret it -- Ma adesso me ne pento
Nothing I can do or say can change the past -- Niente di quello che faccio o dico potrà mai cambiare il passato


Ammetto di aver sbagliato. Ammetto di aver agito per i miei interessi. Ma ormai nulla potrà cambiare il passato.

[RIT]
---

Everything I ever did -- Tutto ciò che ho mai fatto
Heaven knows I'm sorry babe -- Il cielo sa che mi dispiace
I was too dumb to see  -- Ero troppo idiota per vedere
You were always there for me -- Che tu eri sempre lì per me
And my curiosity got the better of me -- E la mia curiosità ha avuto la meglio su di me
Baby take it easy on me -- Ti prego, abbi pietà di me
 

A volte, i sentimenti hanno la meglio sulla ragione. E questo non è affatto buono. Un sentimento può far agire per puro istinto, dimenticandoci degli altri. Come ricorda Marty in BTTF III a Doc, uno scienzato non ragiona col cuore, ma con la testa. Nel momento in cui ci facciamo prendere troppo dai sentimenti, sbagliato.

Anything from A to Z -- Tutto dalla A alla Z
Call me what you wanna but -- Chiamami come vuoi ma
I open my heart to be -- Io ho aperto il mio cuore
You are my priority -- Tu sei la mia priorità
Can't you see you punished me -- Non vedi, mi stai punendo
More than enough already -- Più di quanto serviva
Baby take it easy on me -- Abbi pietà di me, ti prego


Nonostante il perdono, nonostante si abbia aperto il proprio cuore, la sofferenza continua. Più di quanto serviva. ABBI PIETA' DI ME; TI PREGO.

[RIT FINALE]
---
Semplicemente sublime, quella chitarra elettrica entra al punto giusto, creando l'effetto disperato finale.

Ora vado ad un'altra tra le mie canzoni preferite, di cui prendo solo i primi tre versi. Parlo di Merry Chritsmas Mr. Lawrence - FYI

I give you my heart -- Ti ho dato il mio cuore
Hold on, let me sign it -- Tieni, lasciamelo firmare
Your senorita aka your best friend

Semplicemente geniale. Il terzo verso, poi, è insuperabile. La tua senorita, meglio conosciuta come la tua migliore amica. Scrivilo, nel mio cuore che ora hai tu.

Vado avanti, mancano le ultime due canzoni. Ora è il turno di Takin' my money back, canzone il cui significato nascosto è bellissimo. Anche quello non nascosto è profondo, alla fine.

Boy, you make it hard -- Rendi difficile
You make it hard to leave -- Rendi difficile andarmene
You make it hard -- Lo rendi difficile
You’re no good for me -- Non fai per me

Vedendo di cosa poi parlerà la canzone, vedrete per cosa non è buono lui.

Every day, every night -- Ogni giorno, ogni notte
You were out with your boys -- Tu sei fuori coi tuoi amici
Gettin’ high -- Ti ubriachi
While I worked hard to pay the rent -- Mentre io lavoro duramente per pagare l'affitto
And my girls said i should lose you -- E le mie amiche dicono che dovrei lasciarti stare
But i stuck with you -- Ma io ancora insisto
‘cause you promised to change -- Perché mi hai promesso che cambiavi

Lei, dignitosa. Lui, uno scapestrato. Lui fa delle promesse, ma non le mantiene. Ma lei lo ama a tal punto di continuare a dargli una possibilità. Ma non per sempre. Ora ha capito con chi ha a che fare.

What I gave, you took -- Quello che ti ho dato, l'hai preso
Nothin’ came in return but I -- Non mi è tornato nulla indietro ma io
I kept on givin’, baby -- Io ho continuato a dare
Because the sex was so good -- Perché il sesso mi piaceva
And your talk was so smooth that I -- Ed parlavi in modo così sciolto che io
I guessed I bought it, baby -- Suppongo di averti comprato

Lei aveva dei motivi per non farlo andare. Ma continuava a dare senza ricevere nulla in cambio. Aveva comprato qualcosa che non rendeva. Aveva venduto se stessa a qualcuno che non sapeva renderla felice.

Now I finally see -- Ora finalmente vedo
You were using me -- Tu mi stavi usando
And I’m takin’ my money -- E rivoglio indietro i miei soldi
My money, my money back
You’re down on your knees -- Sei in ginocchio

Beggin’ me not to leave -- Pregandomi di non andarmene
But I’m takin’ my money -- Ma io sto riprendendo i miei soldi
My money, my money back

Soldi ovviamente metaforici. Si parla della propria vita. Una volta scelto, ormai è andata. Supplicare, dopo aver fatto lo schifo, non basta. Ora, rivoglio indietro i miei soldi. La mia vita.

I say oh, oh, oh
And ah, ah, ah
You know I really loved you, boy -- Tu sai che ti ho davvero amato

Oh, oh, oh
And ah, ah, ah
What waste a man so fine --
Che grande spreco di uomo

L'amore della donna era vero, e quindi sottolinea lo spreco per lui di quella vita che poteva rendere molto di più.

When I found out about -- Quando ho scoperto ciò che dicevano

All our foolin’ around -- Tutti sulle "nostre pazzie"
Well I -- Beh io
I had to cry about it -- Io mi sono messa a piangere
When you said you were sorry  -- Quando hai detto che ti dispiaceva
And that you loved me only I -- E mi hai detto che amavi solo me io
I should have left you right then -- Io avrei dovuto lasciarti semplicemente lì

Bugie. Segreti. Saperli dagli altri, provoca solo dolore. Poi si cercano scuse, si dicono altre bugie. Ma ormai è tardi. Rivoglio indietro i miei soldi.

[RIT]
---
[BRIDGE 1]

---
Oh, oh, oh
And ah, ah, ah
Give me back heart --
Tornami il mio cuore
Give me back my time -- Tornami il mio tempo
Oh, oh, oh
And ah, ah, ah
What a waste of a woman so fine --
Che grande spreco di donna...
 

Il tempo perso con lui non tornerà più. L'amore che gli ha dato non tornerà. Guardando a se stessa, non si giudica migliore di lui. Anche lei si è sprecata. Come lui. Mentre in sottofondo parte un assolo meraviglioso che accompagna i ritornelli e i bridge.

[RIT-BRIDGE 1-2]


Mancherebbe ancora una canzone, ma la metterò nel prossimo intervento, essendo la più speciale, la mia preferità dell'album, qualcosa il cui testo è decisamente sopra gli altri. Per ora, bon voyage!

martedì, ottobre 26, 2010

Back to the future!

Sono passati ormai 25 anni. 25 anni da quando Robert Zemeckis, Bob Gale e Steven Spielberg hanno realizzato quel capolavoro che risponde al nome di Ritorno al futuro, conosciuto in originale com Back to the future.


Perché questo film è così importante, che a distanza di 25 anni, domani verrà ritrasmesso al cinema per un solo giorno? Beh, prima bisognerebbe parlare della storia.

Il primo film, l'inizio di tutto, parla di un ragazzo di 17 anni, Marty McFly, che come i ragazzi di tutti i giorni, va a scuola, ha una ragazza (Jennifer) e conduce la sua vita andando a scuola col suo skateboard. Gli unici problemi erano in famiglia: il padre, George McFly, è un rammollito totale, che si fa sempre mettere i piedi in testa dal suo supervisore Biff Tannen, che lo bullizza dai tempi della scuola. La madre, Lorraine Baines McFly, ormai sembra visibilmente rinunciata, mentre il figlio grande Dave lavora come meccanico. Il tutto culmina quando Biff sfascia la macchina (che darà poi la colpa a George), macchina che doveva essere usata da Marty per andare ad un appuntamento con Jennifer. Deluso, va a dormire, non prima che il suo amico scienzato Emmett L. Brown, che lui chiama Doc, gli dice di venire all'una di notte.

25 ottobre 1985

Doc, con l'aiuto del cane Einstein, riprende la sua ultima invenzione, la macchina del tempo, realizzata con una DeLorean DMC-12. Per rifornirla, però, non basta solo la benzina; serve del plutonio, che Doc ha fregato a dei libici. A questi però non piace il furto, difatti tornano da Doc e gli sparano. Marty, distrutto, scappa con la DeLorean che involontariamente accende e finisce nella data che Doc aveva messo prima dell'omicidio.

5 novembre 1955

Marty, confuso, incontra in un bar suo padre, George McFly, da giocane, che era sempre un imbranato, si fa sempre mettere i piedi in testa dal 18enne Biff e non ha il coraggio di parlare a Lorraine, spiandola dalla finestra. Ma l'incidente che gli permise di conoscere Lorraine, ossia l'essere investito dal padre della ragazza, viene sventato da Marty, che viene investito al suo posto. Marty dovrà mettere le cose a posto, e far innamorare nuovamente i suoi genitori, pena la sua intera esistenza compromessa.

Nel frattempo, questo non è l'unico problema: la macchina, per viaggare nel tempo, ha bisogno di 1.21 gigawatt di potenza, che nel 1985 è facilmente ottenibile dal plutonio. Ma nel 1955 solo un fulmine può provocare quella potenza, fulmine che secondo i giornali del 1985 si scatenerà su Hill Valley il 12 novembre. Il Doc del '55 e Marty dovranno pianificare nei minimi dettagli il loro viaggio per far tornare il giovane ragazzo, dopo aver sistemato il passato, "Back to the future".

Dopo aver sistemato tutto, e aver visto il futuro cambiato "in meglio", Marty si appresta ad andare con Jennifer nella gita da lui preposta. Ma Doc lo interrompe: dice che c'è un problema nel futuro, nel 2015, coi suoi figli e i figli di Jennifer. La storia finisce con Doc, Marty e Jennifer dentro una DeLorean volante che viaggiano nel tempo.


Nel 2015, vediamo Marty da 47enne che per via del suo carattere ha avuto un incidente che si ripercuoterà nel suo carattere. Ma il Marty del 1985 è andato lì per sventare l'arresto dei suoi figli. La cosa riesce, ma nel frattempo Marty pensa di comprare un libro, un almanacco coi risultati dal 1950 al 2000, di tutti gli sport. Doc lo fa tornare sulla retta via, ma un vecchio Biff Tannen non è dello stesso parere, e dopo aver rubato per pochi secondi la macchina del tempo, torna nel passato e dona ad un giovane Biff il libro, che creerà un futuro alternativo, dove Hill Valley è dominata dal miliardario Biff Tannen e George McFly è morto assassinato.
Sarà compito di Marty e Doc tornare nel passato e sottrarre al giovane Biff il libro. Il film finisce col Doc dell'85 che scompare, e che manda una lettera a Marty dal 1885. Doc è finito nel vecchio West.

 
Dal 1955, il Marty dell'85 prova a tornare nel suo tempo grazie al Doc del 1955, lasciando il Doc del 1985 nel vecchio West, come voleva lui. Ma mentre i due recuperano la DeLorean, viene trovata la tomba di Emmett Brown, datata 7 settembre 1885. Marty quindi tornerà nel passato, dove la macchina rimarrà senza benzina, e dove i due amici ritrovati dovranno fare i conti con Buford "Cane Pazzo" Tannen e con la difficoltà di far raggiungere alla macchina la velocità necessaria per viaggiare nel tempo e tornare nel 1985. In questo film, Doc capirà che la mente non è tutto.


Cos'ha, allora, di speciale questo film? A partire dal genio di Robert Zemeckis, e dall'impeccabile recitazione di Michael J. Fox e Christopher Lloyd, solo chi vede il film può capire appieno che è un vero e proprio capolavoro. Avrò visto il primo una decina di volte, il secondo una ventina ed il terzo sulle cinque volte, ogni volta che lo davano in TV. Tre giorni fa ho comprato il cofanetto in Blu-Ray, in edizione del 25esimo anniversario. E domani, lo faranno al cinema. Un film di 25 anni fa. Non ci sono parole.

Alcune frasi famose estratte dal film:

Doc: Precisamente
Marty: Siamo sul pesante...
Doc: Ancora questa parola. Pesante. Ma perché tutto è così pesante per voi del futuro? Avete problemi con la forza di gravità?
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Marty: È tutta colpa mia...
Doc: Ormai è tutto nel passato.
Marty: Cioè nel futuro.
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Doc: Marty! You've got to come back with me!
Marty: Where?
Doc: Back to the future!
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Doc: Grande Giove! È presumibile che Jennifer incontri la futura se stessa! Le conseguenze di ciò potrebbero essere disastrose!
Marty: Doc...che cosa vuoi dire?
Doc: Io prevedo due possibilità. Una, incontrarsi con se stessa trent'anni dopo potrebbe provocarle uno shock e farla svenire semplicemente, e due, l'incontro causerebbe un paradosso temporale il cui risultato potrebbe provocare una reazione a catena che scomporrebbe la tessitura del continuum tempo-spazio distruggendo l'intero universo! Riconosco che è l'ipotesi più pessimistica, la distruzione potrebbe essere molto circoscritta e limitata alla nostra galassia.
Marty: Davvero confortante...
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George McFly: Ehy tu porco levale le mani di dosso!
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Marty: Ecco, questa è la parte importante Doc.
Doc in cassetta: No no, questo aggeggio è elettrico, ma ci vuole una reazione nucleare per generare 1 e 21 jigowatt di elettricità...
Doc: Che cos'ho detto?
[...]
Doc: Uno virgola ventuno Jigowatt??? UNO VIRGOLA VENTUNO JIGOWATT!!! BONTÀ DIVINA!
Marty: Doc, ma che diavolo è un jigowatt??
Doc: Come posso essere stato così sventato? Uno virgola ventuno jigowatt! Signor Edison come posso ottenere quel tipo di potenza? Non si può fare, vero Tom?
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Doc: Next Saturday night, we're sending you back to the future!
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Marty: Ritorni al futuro, Doc?
Doc: No, ci sono già stato.

Ma la maggior parte delle battute si possono capire solo recitate dai due attori detti sopra. Always, and forever, BACK TO THE FUTURE!!!

venerdì, ottobre 22, 2010

Riflessioni da tarda notte V: accumula accumula...

Ebbene sì, sono arrivato alla quinta. Strano a dirselo, dato che le prime due sono totalmente diverse, e persino in procinto di essere disperse. Cosa che penso, poi farò con la III e la IV. Ma andiamo alla riflessione.

Piccoli punti in mezzo al nulla. Piccoli puntini neri in mezzo all'infinito bianco. Insignificanti? No, ci diversifichiamo. E le congetture cadono.
"Il mondo va veloce e tu stai indietro" (Ivano Fossati)
No, Ivano. Il mondo va lento, noi andiamo veloci. Io vado veloce.
Sembra. Impossibile. Sostenere. Tutto. Eppure. Eppure si va avanti, aldilà delle difficoltà. In fondo non è ipocrisia, ma amore platonico. Che visto dall'alto, si può pure chiamare ipocrisia giustificata. Alla fine si ride. Se si tratta male, è per non pensare a quanto si vuole bene. E se non ci riesci?

Sono molte le persone che riconoscono le mie doti di pensatore. Intermediate Brian Farey, una delle mie sette personalità, è riconosciuta universalmente come uno dei più grandi pensatori del pianeta. Io, la personalità neutra, non ho un decimo della sua abilità mentale. Eppure...
Eppure non fa bene. Si pensano soluzioni, cavilli, meditazioni, pensieri. Sfilza di parole familiare? Sì, è il testo di Breakdown.

"Andava tutto bene sai, ma dell'apparenza non ti devi mai fidare, anche se va tutto bene" (Breakdown)
Si trova il modo di sopravvivere. Ma dopo che la ferita uccidere. Il presente è una conseguenza del passato. Se il presente è brutto, è perché il passato, per quanto bello sia stato, ha gettato delle basi per questo presente. E quante cose, QUANTE COSE cambierei dal mio passato. Ma una in particolare. Beh, forse due.

È facile dare la colpa. Anche a se stessi. Ma le responsabilità. Quelle non se le addossa nessuno. Per evitare di soffrire, la gente scarica. È quello che ho fatto io per 10 anni, forse più. Poi sono maturato per una singola persona, anche se questa se n'era ugualmente andata. Loro, avevano scaricato me nel frattempo. Sono stato ripagato con la stessa moneta. Quindi SO quanto MALE fa.

Ma ai tempi lo facevamo per divertimento. Ci era rimasto solo quello. Era passata la prima adolescenza, era il momento di vivere la seconda, per quanto la prima fosse stata strana. Era il momento di suddividersi. È stata colpa di una ragazza se la prima adolescenza aveva creato Brian Farey. Ma ho dovuto fare corsi di autocontrollo per un anno intero, prima di riuscire a scindermi nelle varie personalità. Alla fine se ne sono create troppe, ma ognuna ha il suo ruolo specifico. Eccetto il Brian Farey originale, ossia Bryan N. Farey. Ma non sono qui per parlare di lui e non ne parlerò mai.

Quindi cos'è rimasto?
"Dimmi tu cos'è rimasto di quei momenti insieme sempre se ne è rimasto" (S.I.S.T.E.R. - Sembra)
Io: Quando dice lei
Lei: Quando dice lui
Esterni: Vedo che tu ci provi, lei no
Io: Dimostrato varie volte di avere ragione, di aver ammesso i miei sbagli ove dovevo ammetterli...ma la morte c'è stata ugualmente.
"Ormai il senso è svanito dal giorno in cui BdF is dead" (L'ultimo parte II)
Chi si crede di avere un posto speciale nei miei pensieri si sbaglia. Il passato è migliore del presente perché certa gente se n'è andata. Morta. Darei tutto per farla tornare in vita. E mi è stato detto di sperare, che accadrà. Ma nel frattempo? Se ignoro, faccio il maleducato. Se saluto, vengo snobbato. Se mi avvicino, vengo allontanato. PER COSA, POI? La colpa è del passato. Di quel meraviglioso passato. E anche sua, ovviamente. E a tratti anche mia.
"Ora eravamo noi, amici senza età" (Amica mia)
E allora? ERAVAMO. ORA ERAVAMO. Paradosso? No. Voluto. ORA. Presente. ERAVAMO. Passato. NOI. Qualcosa di impossibile. Il messaggio sotto c'è, e non è neanche per la destinataria originale della canzone. È per tutti.

Non che siano molte le persone che piango. 3, se vogliamo essere proprio pignoli. Ma una è cambiata radicalmente, quindi 2. Errori del passato. Quante cose di quel libro bianco avrei cambiato, se avessi visto come finiva. Ho rischiato.
"Forse, ho scommesso troppo su di te...su di te..." (S.I.S.T.E.R. - Sembra)
Prima ho scommesso sui tuoi avversari. Risultato: mesi d'inferno. Poi ho scommesso su di te. Risultato: altri mesi d'inferno. Forse, se non avessi mai scommesso su nessuno, sarei stato meglio. Chi vuole un picco si ritrova in un abisso. La colpa è dei terzi. Almeno non è né mia né sua. Ma non è neanche dei terzi. La colpa è dell'orgoglio. QUELLO CHE IO HO DISTRUTTO PER LEI, E QUELLO CHE LEI HA CREATO PER ME.
"Per amor di far pace, io piegavo l'orgoglio, ed ora scrivo un foglio, che altri momenti non voglio" (S.I.S.T.E.R. - Sembra)
Ma forse, essere cresciuto con della gente inanimata ha fatto di me quel che sono. Fino alla fine della prima adolescenza, ho vissuto come un bambino. I problemi sono sorti quand è finita. Quand è iniziata la seconda. Quando Brian Farey s'è mostrato al pubblico. Una volta mi dissero "Penso di conoscere molto Brian e poco Stefano"...wow. Questa persona aveva capito tutto. Poi con l'autocontrollo sono diventate molte di più le personalità, e quindi si può cambiare il testo con "Penso di conoscere molto NBF e poco FSG". Quelle poche volte però, che hai visto il vero FSG, non volevi più lasciarlo andare. Sarei monotono se fossi sempre in quella maniera. Senza contare che IO non sono lui. FSG è FSG. Se ci riesci, dividimi in 7 e ti prendi quello che vuoi. Ma gli altri resteranno liberi. E uno non deve uscire.

7 persone dentro un corpo.4 di essi pensatori. Anche se tra i quattro solo IBF 1° riesce ad avere scatti di pensiero che poche persone contrasterebbero. No, dicevi che mi isolavo. Mah, forse è anche vero. Ma eravate noiosi. Se lui usciva, è perché l'altro si annoiava.

7 persone dentro un corpo, anzi, SEVEN PERSONA. Eppure ci sono dei momenti in cui le sette si uniscono, in cui non ho il minimo controllo. In quel momento, escono dei pensieri incontrastabili. Metà dei miei successi sono dati da lui, il Juubi (nome provvisiorio, o meglio, nome fittizio). Il vero me? No, non resisterebbe più di un'ora. Lui campa dieci minuti massimo prima di andarsene.

Mi avvio verso la conclusione. È grazie al Juubi se so come contrastare la gente, se adesso le cose fanno meno male, se ho capito dove avevo ragione e dove torto. Ma non diamo la colpa agli esterni. Lui è una fusione di tutti. Lui è me. Ed ora io sono cresciuto. Ora, tocca a voi crescere.
"Ogni bambino non vuole crescere [...] ma se c'è una cosa in questo mondo, che io voglio condividere è la sicura certezza che qualunque cosa accada non voglio crescere"
E come finisce questa canzone?
"Ma devo crescere..." (Non volevo crescere)
Io sono cresciuto. Mente, anima e corpo. I primi due, tutte e sette. Ora tocca a voi. Io attendo pazientemente, fino al giorno della mia morte. O della vostra.
     
NBF--------\  Per il ruolo svolto
IBF----------\ Per le meditazioni effettuate
IBF 1°-------\ Per le meditazioni approfondite effettuate
IBF 2°
UBF

NSG
FSG----------\ Per la serietà applicata


At the next time, con qualcosa di meno serio. PS questo intervento, come le precedenti riflessioni, staranno qui giusto per una o due settimane. Quindi approfittatene.

Addio, compagno di banco!

Oggi è arrivato l'ultimatum, anche se poi ufficialmente scadrà a marzo. I blog creati con MSN si chiuderanno, per essere trasferiti su Wordpress.
Ho scritto un ultimo intervento prima di abbandonarlo totalmente.
Ovviamente, l'ho trasferito. L'ho pure scaricato, per tenere il mio compagno inossidabile.
Ho avuto internet ad inizio quinto anno, e ho scritto molte cose riguardante alla scuola, riguardanti i miei pensieri, riguardante varie cose mature e meno.

Ma ora il mio blog è questo. Quello rimarrà il blog del vecchio BF. Quello è Brian Farey Space. Questo è Brian Farey's blog. I think I'm beginning to understand.

Addio, vecchio space. E grazie di tutto.

Link storico: http://brianfarey.spaces.live.com (si verrà reindirizzati automaticamente nel link sotto, in caso ci andaste)

Nuovo link: http://www.brianfarey.wordpress.com

martedì, ottobre 19, 2010

Si continua a scrivere...



Ultimo parte II: finita.
Ultimo saluto remix: finita.

IL GENIO È CHI DA UN'IDEA BANALE
RIESCE AD ESTRARRE UN IDEA ECCEZIONALE
MA NON SOLO A PAROLE
ANCHE CON CARTA E PENNA

S.I.S.T.E.R.: sono alla quinta parte, Eppure.

Sembra: finita, circa un minuto.
Impossibile: come sopra.
Sostenere: circa tre minuti.
Tutto: circa due minuti.

Totale parziale: 7 minuti, e sono praticamente a metà canzone.

Breakdown è nella mia mente...la sto rifinendo pian piano.
E nel frattempo...ho il ritornello per una nuova canzone. Una cosa è certa: senza ispirazione tutto viene più difficile.

Mi chiedete cosa c'entra la canzone all'inizio? Nulla, solo che mancano 5 mesi al lancio di YAKUZA 4.


lunedì, ottobre 11, 2010

SLASHION 4EVER!!!

Può commentare solo chi capisce. O anche no. Solo quest'immagine può far capire che lo SLASHION non morirà mai! PAST 4ever IN OUR HEART! BJC, FOX KARTER AND BRIAN FAREY!!!
E tutti gli schedati sopra...centoventi, il numero perfetto dell'infanzia.

venerdì, ottobre 08, 2010

What if...?

Il titolo del post è una canzone di AJ, ma non è a ciò che si riferisce il tutto, bensì ad un eventuale "Cosa sarebbe successo se...?" Andrò a scandagliare due importanti sezioni, volendo lo si può trattare tutto come semplice fantascienza.

Cosa succederà se mi sposo? Vorrei sposarmi solo per un motivo: per scegliere le canzoni da mettere al matrimonio. Oggi mentre Sebastiano Rizzo e Serena Brescia si sposavano, il mio fido lettore m'accompagnava nella musica. Quali canzoni saranno degne di far parte di un fantomatico mio matrimonio? Oh beh, in primis, il trio delle meraviglie, ossia Yes I will/It's true/How did I fall in love with you. Queste tre dovrebbero esserci ad ogni matrimonio, altroché. Il lettore nel frattempo scorreva. Va su una canzone degli 'Nsync, che una volta ascoltavo molto spesso. This I promise you. Riascolto il testo. Every word I say it true, This I promise you. Justin e JC riescono a creare qualcosa di immenso e di positivo, in questo testo. Vado avanti. Un pezzo dei BSB che non ricordo, ma che conteneva la parola I realize...ah ecco, She's a dream. And she knows me. Dopo di questa viene Shattered, che non c'entra nulla col matrimonio, ma c'entra molto con altri fattori. Rimetto lo shuffle. Loving you dei BSB. Perfetta, quanto amavo questa canzone e quanto la amo ancora.

All my life, I've dreamed of a princess all dressed in white
Standing there to be my bride and then there's you
A sending from Heaven right before my eyes
Letting me know that there is a God somewhere I know
Many people think they find love in the world
But this kind of love isn't found it finds you, it takes you

Ed è solo la prima strofa, questa canzone ha un testo sublime. E mentre la sento me ne viene un'altra in mente, che metto immediatamente: Made for loving you, dei Blue. I was made for loving you. Il testo è qualcosa di impressionante. Difatti, basti vedere chi l'ha scritta. Dopo ciò mi separo un attimo per andare da Utada per sentire Come back to me e Apple and Cinnamon, per poi tornare nei BSB e sentirne nuovamente altre, troppe, tutte perfette. L'utlima dei BSB che sento prima di rimettere lo shuffle è Can't stop thinkin' about you, quella mai registrata, che audio parlando fa schifo. Ma il testo, ragazzi. MA IL TESTO. La musica, per quanto pessima sia. Fanboy ci si diventa ascoltando queste meraviglie. Rimetto lo shuffle dopo aver ascoltato quest ultima meraviglia, e parte l'ultima canzone che metterei in un matrimonio tra quelle che ho sentito, ossia Fall to pieces di Avril Lavigne.

E qui parte il secondo what if.

And I don't wanna fall to pieces
I just want to sit and stare at you
I don't want to talk about it
And I don't want a conversation
I just want to cry in front of you
I don't want to talk about it
Cuz I'm in Love With you

La canzone più bella di Under my skin? Forse. Sta di fatto che era uscito il video. Era il 13 Ottobre, ora non ricordo l'anno, mi pare che andavo al secondo. E in effetti coinciderebbe. 2005. Quel giorno, per pura coincidenza, io ed il mio collega nonché strumentalista degli Woppence, DJ Raziel, riesce a prendere il video, mai uscito, di Fall to pieces. Nessuno aveva internet, solo lui, ed era riuscito nell'impresa di prendere qualcosa di impossibile. Ricordo che quel giorno pioveva. Un messaggio si deve mandare, a lei. Alla mia migliore amica, nonché peggior nemica, nonché grandissima fan di Avril Lavigne. What if? Cosa sarebbe successo se...non l'avessi mandato? Ma l'ho mandato. "Io e Raziel abbiamo il video, alla faccia tua". La sua risposta è stata molto illuminante. "Allora tu mi rompi le scatole il gg del mio compleanno! Mah...". Un What If che mi ha fatto scoprire la sua data di nascita. Lo stesso giorno di Vincent Valentine, tra l'altro. Il giorno dopo la nascita del TRESPASSING, a causa sua tra l'altro. Il 12/10/'03 inizia il TRESPASSING a causa di una persona che il giorno dopo avrebbe fatto 12 anni. Segni del destino? COINCIDENZE? Non credo nelle coincidenze. Al massimo, credo nei What If.

Con questo chiudo la parentesi dei What If. Certo che parlare degli Woppence fa nostalgia. DJ Raziel, Ern Woppe, HARCO, DarkHeart e Brian Farey. Rispettivamente fonico/tastierista in seconda, pianista, batterista, chirarrista e cantante. Erano davvero altri tempi. Io e DarkHeart, citati nella canzone Brian Farey (che poi ho ovviamente cambiato), avevamo deciso di fare un concerto quando la ragazza della seconda persona avesse fatto 18 anni. Redundant dei Green Day. What if...Cosa sarebbe successo se l'avessimo fatto? Cosa impossibile, la ragazza ha abbandonato DarkHeart e non si è fatta sentire più da me. Un progetto distrutto, ma l'idea c'era. Provavamo pure. Ma i what if servono a questo. Sperare in un mondo migliore. Perché non sempre tutto è rosa. Per tutto il resto, quinta traccia di Have it all, WHAT IF.

PS Ho conosciuto la parola What if grazie al gioco di Spiderman per la prima PlayStation. Giusto per curiosità.

mercoledì, ottobre 06, 2010

Non tutti i mali vengono per nuocere...

STAVOLTA NIENTE RIFERIMENTI A CANZONIIII!!! YEEEE VIVA L'INDIPENDENZA!!! Ok basta, non ho molti motivi per essere così euforico, quel maledetto di ???? m'ha battuto ad un passo dalla fine, ditemi come posso essere contento. Comunque, sono qui per parlarvi di un progetto...forse anche migliore del Project SOJ che ha dato i natali ad alcune tra le mie canzoni più belle...questo si chiama, invece, L'Ultimo progetto. Riuscite a capire?
Praticamente, circa due anni fa, ho composto una canzone, chiamata semplice "L'ultimo..." che all'epoca ha riscosso un minimo successo. Il vero exploit l'ha fatto ora, dopo due anni dal suo lancio. E come ben si sa, non si può lasciare incompiuto un successo. Che poi all'epoca ho stonato da pazzi, ho registrato una versione intonata e non viene calcolata di striscio. Boh, misteri della vita.
Comunque, dopo aver appurato il successo della canzone, ho deciso di fare la versione inglese, "The last one". La cosa bella di questa versione è che contiene parti che nell'originale non ci sono, come "Seriously, in the deep of your heart?" e "Now I cried when I think that"...rendendo il senso della canzone più ampia. Ma ancora il successo della canzone doveva realmente uscire.
Durante una sessione di lavoro, io, Brian Farey aka MC BAU, EllePi aka MC Avverso e Jim Klas aka Er Rabbino, abbiamo sperimentato varie forme diverse di questa Ultimo. La migliore, registrata e per ora tenuta segretata, è "L'Ultimm...", versione napoletana e abbastanza "cantriata" dell'originale. A conti fatti, persino migliore. Versione che ha riscosso parecchio successo. Era il momento di cavalcare l'onda.
La canzone doveva avere un continuo. Ma non più la canzone d'amore, ma la canzone arrabbiata. Ed è così che abbozzo le prime parole de "L'ultimo parte II" che ho pubblicato tempo addietro. La musica? Qualcosa di forte, un rock. Ma sì, la mia canzone metal preferita, "Maybe I'm a lion". Metà canzone è già stata scritta, l'altra metà la scriverò appena avrò un po' più d'ispirazione. Ma non è finita lì. Preso dal momento rap, ho pensato di ampliare la versione originale con alcune rime, una sorta di remix autorizzato. E così che, dopo due giorni di lavoro, realizzo "L'ultimo saluto remix", sulla forte tematica hip hop.

E il futuro?

Innanzitutto finisco L'Ultimo parte II. Dopo ciò, due cose bisognerà fare: Artisti uniti per l'Ultimo, dove molte persone canteranno una parte diversa della canzone realizzando qualcosa simile a Domani e, in futuro, L'Ultimo parte III: la crew nella quale per ora figurano Piero e Giorgio realizzeranno rime a tema per far sì di fare una terza parte che possa essere ricordata a lungo. Questo sì che è qualcosa di grande. Riepilogo così come dovrà uscire "Ultimo EP", ossia il mini cd con tutte le versioni:

1) L'ultimo...
2) The last one
3) L'ultimm (version by Jim Klas)
4) L'ultimo saluto remix
5) L'ultimo parte II
6) Artisti uniti per l'ultimo (version by Band S-Word)
7) L'ultimo parte III (version by SoulPeace, crew di BF)

Follie? Forse. Ma è questo a guidarci. BYE BYE!!!

domenica, ottobre 03, 2010

Pensieri notturni del 2 ottobre

"Però...non è giusto...non ci salutiamo più...costretto ad evitarla...ipocrisia pure nel vederla...a volte sono obbligato a cambiare gruppo solo per evitarle flash...non si può andare avanti così...
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Ma chi se ne frega! Grazie a lei sto componendo delle canzoni bellissime!!! Speriamo che continua così, va!"

Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale

venerdì, ottobre 01, 2010

Now I cried when I think that...

(riferimento a The Last One, versione inglese dell'Ultimo. Inutile cercare, nella versione italiana questa parte non c'è. Per me The Last One è la vera versione di ciò che volevo realizzare)

Periodo di lavoro. Periodo di pausa. Periodo di giochi, anche se pochi. Periodo di telefilm. Periodo di anime. Troppi periodi, troppo poco spazio lasciato al pensiero. Troppo poco spazio lasciato a me, myself and I. Voglio ricominciare a scrivere. L'ultimo parte II. Finire Breakdown e Non volevo crescere. Scrivere un nuovo pezzo, un nuovo best seller. Da non pubblicare, questa volta. L'errore che ho fatto con l'Ultimo è stata darla troppo in giro. Almeno Ti amo (con tutto il mio cuore) ancora non la conosce nessuno.

Comunque, scrivere. Finire i miei libri, magari. Forse finire è una parola grossa, magari continuarli, scriverne un po di più. Ma non posso abbandonare il fatto che io sia un autore, in primis. "Il carpentiere". Soprannome storico. Cantante, gamer, tutto posso essere. Ma in primis, sono un carpentiere, un autore. Scrivere è molto più facile di leggere, a volte. E di sicuro, scrivere è più facile di pensare. Perché, a conti fatti, now I cried when I think that.

"Scrivo con la mia penna, più veloce di Ayrton Senna, ma di schiantarmi incontro al muro non mi va..." Piccole parodie che nonostante tutto fanno bene. Io sono il primo per l'auto-ironia. Come sono anche il primo per la critica.

Non voglio essere frainteso, non sono triste. Sto ascoltando Rakuen, non potrei mai esserlo mentre ascolto questa canzone. Forse adirato perché non riesco a battere Vanitas Lingering Remnant in Birth By Sleep, ma quello non posso farci nulla, ancora sono ad un livello troppo basso per sperare la minima cosa contro di lui.

Quindi, alla fine, qual è il senso del post? Aggiornare? Esternare? Non ha un senso. Forse ho bisogno di comporre. Gli Articolo dicono: "La musica è il mio linguaggio ed io vi parlo nella musica, rimando i miei discorsi nella sua struttura metrica". Ma non voglio affatto fare qualcosa come l'ultimo post, quelle pessime rime che ho fatto. Al massimo, posso continuare. Anche se mi toccherà spegnere Rakuen.

Volevamo solamente, era l'incipit precedente
Ora mi tocca cambiarlo, il mio cuore non se la sente
Di parlare al plurale, qui c'entro solo io
L'unico aiuto convenevole, mi verrà esclusivamente da Dio

Volevo solamente pensare un po' di meno
Sognare un po' di meno, condividere il pensiero
Una persona ce l'avevo, il suo compito era essenziale
Mentre adesso pensa ad altro a casa sua, lì al viale

Volevo solamente un impegno fisso
Qualcosa che mi liberi dal ridondante ossesso
Non basta più la ludica, non basta l'elettronico
Neanche il grande impegno preso anni fa come fonico


Volevo solamente decidere cosa pensare
Dividere le ore tra gli argomenti da meditare
Ormai non ci provo più, di me stesso sono diffidente
Non provo neppure a sfidarla, la mia mente


Volevo solamente un attimo di pace
Frase copiata, nonostante tutto mi piace
Nonostante gli screzi, nonostante la sfida
Ti dirò sempre "Che Dio ti benedica"


Non seguo la logica, non seguo il copione
Non seguo le stelle da Ofiuco ad Orione
Non seguo la moda, non seguo la gente
Seguo solo lei, a cellule neurali spente


La più grande nemica, la più grande rivale
La più grande sfida che potessi mai affrontare
Ce l'avrò per sempre, conficcata in testa
Volevo allontanarla, ma alla fine le ho sempre detto "Resta"


Ormai è andata, sarò stato un demente
Ma il duo s'è creato: Brian Farey & La sua mente
Scissioni impossibili, personalità cattiva
Ogni minuto lei fuori, il mio dentro soffriva


Non mi lamento del passato, non mi lamento del futuro
Non mi lamento del presente, neanche se è sempre più duro
Concludo la rima, del pensiero inizio il digiuno
Così ragiona da sempre la Brian Army Union


Ed infine, giusto per citare l'esistente:
Non è facile decidere...nuovi amori dettano regole...