And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


venerdì, settembre 28, 2012

Storia di un OS, parte II: Android

Dopo iOS, ecco che si parla del sistema operativo più diffuso in assoluto, quello che paragono all'inglese, dato che è sia il sistema operativo più diffuso, sia quello più usato e quello anche peggio distribuito: parlo della release di Google.


La storia di Android (su telefono, non ci interessa come è stato creato) inizia nel lontano ottobre del 2008 , quando esce il terminale T-Mobile G1, chiamato qui HTC Dream. Il sistema in uso è diverso da quello dell'iPhone, ossia iOS, e di quello storico dei Nokia, ossia Symbian. Questo fa pensare ad una consolidazione da parte di Google con HTC; invece nel 2009 esce il Samsung Galaxy, il primo dispositivo Samsung ad utilizzare Android. Il punto forte principale di Android è un kernel fatto sulla base di Linux (un po' come il Mac OS) e un maggiore spazio di apertura verso gli utenti, al contrario di iOS che, come detto negli articoli precedenti, è ben chiuso.



Ma, con le prime release di Android non c'è storia: iOS vince a mani basse.


1.0
Uscita il 23/09/2008
Prima versione del sistema operativo.

1.1 Petit Four
Uscita il 09/02/2009
Update per risolvere vari bug. Cambio di API Level.

1.5 Cupcake
Uscita il 30/04/2009
Linux kernel 2.6.27. Maggior integrazione con i servizi Google, supporto per i widget.

1.6 Donut
Uscita il 15/09/2009
Linux kernel 2.6.29. Aggiunta di ricerca vocale e testuale per i contenuti presenti in locale e sul Web. Introdotta la sintesi vocale e le gestures.

Finita la parentesi con la prima versione di Android, inizia la seconda parentesi di Android: Motorola fa uscire il Motorola Milestone, che monta la seconda versione del sistema operativo di casa Google. La situazione migliora, ma non di tanto: il vero miglioramento si avrà con l'uscità del primo vero prodotto di casa Google, ossia il Nexus One, che uscirà con Android 2.1.

2.0 Eclair
26/10/2009
Aggiunte numerose funzionalità per la fotocamera. Migliorata la sincronizzazione dell'account Google e aggiunto il supporto agli account Exchange. Aggiunto il supporto al multi-touch e ai live wallpaper. UI e prestazioni migliorate.

2.0.1 Eclair
03/12/2009

Risolti alcuni bug minori. Cambiamenti minimi apportati anche alle API.

2.1 Eclair
12/01/2010
Minor release.

Oltre al Nexus One sono anche altri i dispositivi che beneficiano dell'aggiornamento ad Eclair, come HTC e Motorola. Tre case, in particolare, si fanno forte del sodalizio con Android e creano telefoni superiori al Nexus One: Samsung Galaxy S, HTC Desire e LG Optimus Black.


2.2 Froyo
20/05/2010
Linux kernel 2.6.32. Drastico miglioramento prestazionale, dovuto ad una migliore gestione delle risorse hardware (compilazione JIT). Tethering USB e Wi-Fi. Integrazione del motore JavaScript V8 di Google Chrome nel browser di sistema. Supporto alla tecnologia Adobe Flash. Migliorie apportate a gran parte delle altre applicazioni di sistema.

2.2.1 Froyo
18/01/2011
Incremento prestazionale e miglioramento della sicurezza.

2.2.2 Froyo
22/01/2011
Risolto un bug relativo all'invio degli SMS riscontrato su Nexus One.

2.2.3 Froyo
21/11/2011
Patch di sicurezza.

Bisognerà attendere fine 2010 per avere un successore del Nexus One ed una nuova release di Android: il Google Nexus S, che ha differenza del Nexus One (che è coprodotto con HTC) questi è copodrotto con Samsung, dando in un sol colpo un bel telefono (dato dalla Samsung) ed il top degli aggiornamenti.

2.3 Gingerbread
06/12/2010
Linux kernel 2.6.35. UI aggiornata per essere più user-friendly. Aggiunto il supporto agli schermi XL (risoluzione WXGA e superiori). Supporto nativo al SIP VoIP e alla tecnologia NFC. Tastiera riprogettata (precisione predittiva aumentata e copia/incolla migliorato). Aggiunta l'app Download Manager, per la gestione unificata di tutti i download effettuati dalle app di sistema e non. Supporto nativo a sensori come giroscopio e barometro. Migliorata la gestione energetica.

2.3.3 Gingerbread
09/02/2011
Numerosi miglioramenti alla API.

2.3.4 Gingerbread
28/04/2011
Supporto per la chat video e vocale tramite Google Talk.

2.3.5 Gingerbread
25/07/2011
Migliorate le applicazioni Fotocamera e Gmail. Efficienza energetica migliorata. Fix di alcuni bug riscontrati su Nexus S 4G e Galaxy S.

2.3.6 Gingerbread
27/07/2011
Risolto un bug relativo alla ricerca vocale.

2.3.7 Gingerbread
10/10/2011
Supporto a Google Wallet (solo per Nexus S 4G).

Gingerbread, considerato l'XP di Android, sarà la base per la maggior parte dei telefoni che usciranno in quel periodo (anzi, praticamente tutti eccetto l'iPhone) che, così, supera l'iOS in quanto vendite. Google, capendo che per ora può fermarsi nell'ambito telefoni, si butta su un altro ambito: i tablet.


Mondo dove incontrastrato regna l'iPad, Google cerca di realizzare una versione ottimizzata di Android per tablet (come lo fu, al tempo, iOS 4.2 per iPad). Da questo esperimento nasce Honeycomb, terza release di Android SOLO per tablet. Il primo dispositivo ad avere questo sistema operativo sarà il Motorola Xoom, seguito dal Samsung Galaxy Tab 10.1 (che precaricherà Honeycomb 3.1).

3.0 Honeycomb
22/02/2011
Linux kernel 2.6.36. Versione ottimizzata per tablet. Introdotta nuova UI, denominata "Holo". Aggiunta la barra di sistema (pulsanti software Home, Indietro, Task manager) e la Action Bar (fornisce accesso ad opzioni che variano in base al contesto). Browser multi-tab. Accelerazione hardware e supporto per processori multi-core. Possibilità di criptare tutti i dati personali.

3.1 Honeycomb
10/05/2011
Miglioramenti alla UI. Widget ridimensionabili. Supporto per le periferiche USB (flash drive, gamepad).

3.2 Honeycomb
15/07/2011
Ampliato il supporto hardware. SDK aggiornato per permettere agli sviluppatori di personalizzare più a fondo la UI.

3.2.1 Honeycomb
20/09/2011
Aggiornamento di Google Books e Android Market. Bug fixes.

3.2.2 Honeycomb
30/08/2011
Risolti alcuni bug riscontrati nel Motorola Xoom 4G.

Ma come l'iOS prima di lui, Google comincia a sviluppare una versione di Android sia per phone che per tablet, cercando di ottimizzare così il proprio sistema operativo. Esce così il nuovo telefono made in Google & Samsung, il Samsung Galaxy Nexus, che ha al suo interno una piccola rivoluzione per quanto riguarda Android per telefoni: da 2.3.7 si passa ad Ice Cream Sandwich, 4.0.1.


4.0.1 Ice Cream Sandwich
19/10/2011
Linux kernel 3.0.1. UI completamente riprogettata: prestazioni migliorate, pulsanti virtuali al posto di quelli hardware (per i dispositivi che ne sono privi), cartelle più facili da creare, launcher personalizzabile, nuovo font di sistema (Roboto). Aggiornate tutte le app di sistema per sfruttare le nuove API. Possibilità di scattare screenshots integrata nell'OS. Dettatura in tempo reale. Face Unlock, per sbloccare il dispositivo tramite il software di riconoscimento facciale. Possibilità di accedere alle applicazioni direttamente dalla schermata di sblocco. Fotocamera migliorata con: ritardo di scatto nullo (zero shutter lag), modalità panorama e zoom durante la ripresa di video. App "Contatti" con integrazione con i social network. Android Beam (scambio di dati tramite NFC). Wi-Fi Direct.

4.0.2 Ice Cream Sandwich
28/11/2011
Risolti alcuni bug minori riscontrati nel Galaxy Nexus marchiato Verizon.

4.0.3 Ice Cream Sandwich
16/12/2011
API level incrementato. Accessibilità migliorata.

4.0.4 Ice Cream Sandwich
29/03/2012
Migliorate funzione multitasking, rotazione dello schermo e applicazione Camera.

Molti dispositivi fermi a Gingerbread ricevano l'aggiornamento, come il top di Samsung, il Galaxy S2, o i vari device di Sony Ericcson come l'Xperia Arc S, oltre anche al primo tel made in Sony, l'Xperia S. Ovviamente anche i top di HTC e LG non si sottraggono alla regola e vengono aggiornati, anche se non tutti (se no il mercato non si muove...)

Uscito il Galaxy Nexus, Google attenderà 8 mesi prima di presentare il suo nuovo sistema operativo, e questa volta non su un telefono: grazie ad una partnership con Asus, presenta il suo primo tablet da 7", il Google Nexus 7, con installato Android 4.1 Jelly Bean.

4.1.1 Jelly Bean
27/06/2012
Linux kernel 3.1.10. Riconoscimento del tocco migliorato, ottimizzato l'utilizzo della CPU, digitazione testo migliorato, voice typing offline, migliorata la gestione dei widget (possibilità di eliminarli con le gesture, ridimensionamento automatico), miglioramenti notevoli nella fluidità grazie a "Project Butter", importanti ottimizzazioni dell'applicazione fotocamera, nuove funzionalità per la condivisione di foto e video tramite NFC, Android Beam migliorato, gestures avanzate per le notifiche, nuovo servizio "Google Now", sintesi vocale migliorata, Google Play Store aggiornato, riconoscimento vocale avanzato (GSV). Abbandono ufficiale al supporto della tecnologia Adobe flash.[34

Se con Gingerbread si è avuta la stabilità e con Ice Cream i miglioramenti dopo l'esperienza tablet, con Jelly Bean arriva l'ottimizzazione: la home viaggia a 60 fps, cosa impensabile per qualunque altro dispositivo, sia Android che Apple. L'aggiornamento non tarda ad arrivare nei modelli coprodotti da Google, come lo Xoom di Motorola o i vari Nexus. Il primo tablet non Google a ricevere l'update sarà l'Asus Transformer TF300, mentre il primo telefono sarà il top di gamma Samsung: Galaxy S3.



Aggiornamento molto atteso per svariati dispositivi che montano Ice Cream Sandwich attualmente (come il Galaxy S2 o l'Xperia S), Android ha sempre dimostrato di avere il problema degli aggiornamento. Non c'è nessun problema nel caso il dispositivo sia made in Google, ma quando il dispositivo è di una casa esterna il fatto che la casa lo personalizzi (come la Touchwiz di Samsung) posticipa di molto gli aggiornamenti, lamentandosi quindi per il non aggiornamento del proprio dispositivo.

Discorso diverso, invece, riguardo la personalizzazione del telefono: se con iOS abbiamo visto quanto chiuso può essere un terminale, con Android il discorso è diametralmente opposto: nel telefono vige la supremazia più assoluta dell'utente, che può scegliere di personalizzare la home come vuole, nel caso in cui non piaccia cambiarla, modificarla o personalizzarla e, nel caso si voglia fare qualcosa più alla base del sistema operativo (come cambiare completamente il sistema operativo, mantenendo come base sempre Android), si possono ottenere i permessi di root, ossia i permessi alla base del sistema operativo per poter operare con semplicità in tutto il device.

Inutile dire che, al contrario di Apple che dopo iOS 4 sta vedendo un piccolo declino, Android è da Gingerbread che non perde un colpo; solo l'uscita di Jelly Bean in telefoni performanti (come gli attuali top di gamma) potranno dirci se le pesanti customizzazioni che ci da' Android possono ripagare anche a livello di software.

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