And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


martedì, luglio 06, 2010

C'è ancora motivo di vedersi normali film?

Davvero strana, questa settima generazione di console. Non si capisce se sforna capolavori o meno. Chi scorderà mai le generazioni passate...e ad ogni generazione il gioco associato preferito...
la terza con Super Mario Bros del Nintendo Entertainment System...






La quarta con Final Fantasy VI del Super NES...







                                                               (si c'è scritto III, ma è il VI)




La quinta (la migliore) col mitico Final Fantasy VII...







La sesta con Kingdom Hearts II Final Mix..




E ora a ridosso della settima...









Fino ad ottobre era Uncharted 2 il mio gioco preferito...


Poi il 9 Marzo sono usciti due giochi...FF XIII, uscito tre mesi prima in JAP, e Yakuza 3, uscito l'anno prima in patria.
























Uno dovevo acquistarlo al dayone. E l'ho finito poco dopo. Una storia eccelsa, superba, di gran lunga superiore al 98% dei film che ci propongono ora. Magari un po' troppa fantascienza, ma di certo il campione d'incassi insegna (Avatar, NDR). La differenza? Siamo un popolo chiuso. Film: roba da grandi, videogiochi: roba da piccoli. Sarebbe ora di insegnare alla gente che su più del 50% dei giochi c'è un bollino del PEGI, con rigorosamente stampato il 18+. E teoricamente, vendere giochi a persone con età inferiore alla suddetta è REATO. Poi è facile dare la colpa ai videogiochi, tanto sono per bambini. Così come gli anime e i manga. Però quando c'è il bollino rosso in tv tutti a girare canale, mi raccomando. Quanta ipocrisia in un popolo ignorante.



Ma non è questo ciò di cui volevo parlare. Ma dell'altro gioco, quello non acquistato al day-one.
Per chi ha dato mezza occhiata al blog, sa di cosa parlo. RYU GA GOTOKU 3. Yakuza 3, qui da noi, terzo (che poi sarebbe il quarto...) capitolo della celebre saga Sega (e con questa ho toccato il fondo). Esclusiva Sony. I primi due usciti per PS2, il terzo (il quarto uscito da poco) e lo spin-off Kenzan per PS3. Ma la storia attuale mia conosciuta si basa sul primo, sul secondo e sul terzo. Di cosa parla?




















 Mafia giapponese, si potrebbe dire. E forse è proprio così. Prendiamo i comandi di un 25enne, Kiryu Kazuma, in una lontana notte del 1995. La sua vita gira solo intorno a tre persone. La persona che l'ha sempre accudito nell'orfanotrofio, il capo della famiglia Fuma affiliata al grande Clan Tojo, Shintaro Fuma, che lui ha sempre considerato come un padre. E i suoi due "amici" d'infanzia, cresciuti con lui all'orfanotrofio, Akira Nishiki e Yumi Sawamura. Ma tutto era destinato a cambiare. Tutto.


Sohei Dojima, capo della famiglia Dojima anch'essa affiliata al Clan Tojo, voleva divertirsi. Con una donna. Ma ha sbagliato, quel 24 dicembre del 95. Ha scelto Yumi per divertirsi. E Nishiki non voleva. Un colpo di proiettile. Sangue. Sohei Dojima, uomo potente, si ritrova a terra, con Yumi terrorrizzata e Nishiki incredulo della sua azione. Kazuma arriva sul luogo, giusto per prendere atto della situazione, e di dire a Nishiki di prendere Yumi e di scappare dal retro. La polizia sarebbe arrivata a breve. E lui non voleva che le persone a lui più care soffrissero. Ha preferito soffrire lui. Andare in galera per 10, lunghi anni. Ma alla sua uscita di prigione, nulla sarebbe stato lo stesso.

Verrà il giorno in cui racconterò la storia per intero dei tre capitoli, basti sapere che nel primo Kazuma perderà tutto e tutti, trovando speranza di vita solamente nella "figlia acquisita" Haruka Sawamura, riuscendo a risollevarsi grazie all'aiuto dell'ispettore Makoto Date. Per un breve periodo diventa anche il 4° presidente del Tojo Clan sotto elezione del suo padre adottivo. Ma poi lascerà l'incarico dando il ruolo a Yukio Terada, grande amico del padre. Ed il secondo inizia proprio con la morte di quest'ultimo.
Se il primo capitolo è molto sui rapporti personali, il secondo già detta con se tematiche politiche e congettuali. Tutto si incentra sulla mafia coreana e su tre superstiti che vogliono vendetta sul Tojo Clan, mentre Kazuma cerca gente in grado di aiutare il suo clan, primo fra tutti il suo rivale eterno Goro Majima, e nella speranza del giovane figlio di Sohei, Daigo Dojima. Nel frattempo, anche il Kansai non resta a guardare: il Drago del Kansai, Ryuji Goda, vuole anch'egli il potere, diventare dapprima il capo del Kansai per poi conquistare Kamurocho, il quartiere dove abuta Kazuma. Conoscenza di nuove persone, tra cui Kaoru Sayama, poliziotta il quale compito è tenere in custodia Kazuma, che poi si troverà invischiata nell'affare della mafia coreana appieno, essendo la figlia della moglie dell'ex capo della Jingweon, la mafia coreana appunto. Incontrerà suo padre (che non è l'ex capo suddetto) tra lacrime e ricordi...e pure un fratellastro. Il tutto terminerà con uno scontro tra Kazuma Kiryu, detto il Drago dei Dojima, e Ryuji Goda, detto il Drago del Kansai, su una torre con una bomba attivata dalla mafia coreana. Kiryu vincerà, e riuscirà a salvarsi con Kaoru grazie al sacrificio di un suo grande amico.
E così finisce il secondo. Ed il terzo, quello che ho appena finito?

Il mio gioco preferito della settima gen.

Il gioco comincia esattamente dove finisce il secondo, cioè al cimitero, con Kazuma e Haruka che onorano le tombe dei defunti, con Kiryu che ha intenzione di partire per Okinawa, dove gestirà un orfanotrofio. Una vita semplice, nonostante alcuni problemi dovuti ad un contratto politico che rivendica il terreno dell'orfanotrofio per costruire una base missilistica. Kiryu, e chi con lui, anche i nuovi alleato della famiglia Ryudo, ossia Nakahara, Rikiya e Mikio, si opporrà, dando vita ad una serie di eventi che faranno entrare in azione una persone identica a Shintaro Fuma. Dopo ciò, Daigo verrà colpito da un proiettile.

Tra vecchi rancori e nuovi combattimenti, tra amici morti (il cap 11 rimarrà il mio capitolo preferito di questa gen, ed in assoluto in Yakuza) e nuove speranze di vita, tra persone senza scrupoli e desideri di vendetta da chi ha subito il mondo, per poi concludersi con Kiryu Kazuma e Haruka mano nella mano, ma non senza sofferenza prima.
No, non è un film. È un videogioco. La differenza? Che a me non importa, a me piace la storia, e sicuramente verrà il momento in cui la rivedrò tutta di nuovo (c'è l'opzione Cinema nel gioco, che permette di vedere solo i filmati). Non c'è motivo di vedersi un film con gente che viene pagata per fingere. Preferisco vivere il film ed emozionarmi realmente. E l'unica cosa che posso dire è che attendo Marzo 2011. Voglio Yakuza 4. Voglio che il film continui.

1 commento:

  1. il cinema come i videogiochi sono passioni, c'è gente che va quasi tutti i giorni al cinema e gente che dorme sui videgiochi...basta non esagerare comunque super nintendo e psone bei ricordi!!!!!

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