Vorrei sapere perché il 95% delle persone che conosco fa dei ragionamenti normali, mentre io me ne esco con queste tesi di laurea...ma forse è meglio esporre.
Gioia. Cos'è la gioia? Oh beh, la gioia è quel piacere che ti viene in base a determinate circostanze. La più grande gioia è quella dell'abitazione del Signore nella propria vita. Una gioia che riesce ad annullare persino la più grande tristezza, detto da una persona che più di una volta non ha trovato molte volte motivi di vivere. Proprio in questo periodo sto passando un periodo non di certo positivo (trauma-nee), riducendomi molte volte a piangere da solo la notte. Finché non ho chiesto al Signore un po' di tranquillità, di felicità. Non se l'è fatto dire due volte. Tristezza annullata, gioia ricevuta. Un motivo di pianto è diventato un motivo per gioire. Auto convinzione? Impossibile, c'avevo già provato. Potenza di Dio, la chiamo io. Amen.
Questa è la gioia. Ciò che annulla la tristezza. Ciò che ti fa realmente ridere anche quando non ci sarebbe nessun motivo per farlo. E ricordiamo: si è veramente contenti quando lo si è mentre si è soli. In compagnia è facile divertirsi, ma se si è felici nella solitudine, allora lo si è realmente. Chi non realizza ciò, è soltanto un povero illuso che vive in un mondo fatto di sogni e chimere. E parla uno che vive constantemente nel mondo dei VG...
Ora passiamo alla felicità. La felicità è qualcosa di simile? MA COMPLETAMENTE. Traduzione, no.
La felicità è una gioia, magari, ma effimera. EFFIMERA. Puff. Ero felice quando ho acquistato FF XIII, XII, Yakuza, famiglia bella, ero felice quando mio fratello si è sposato, ero felice quando mi è piaciuta una volta una ragazza, sono felice quando ascolto BSB (ogni tanto gioioso, ma dipende), sono felice quando scoreggio...ma non gioisco. Diciamo pure che la felicità può portare alla gioia: sono felice quando prego, e sarò gioioso alla fine della preghiera. Ma qui non stiamo parlando solo di realtà spirituale. Molte volte, la felicità lascia un vuoto colmabile solo dalla gioia. Molte volte tradotto sempre, se togliamo le realtà spirituali. Felicità nel stare coi propri amici, si torna a casa, si ha il senso di vuoto per via della solitudine. Come fare a stare bene? Pensare al tempo stato insieme? Serve realmente? "I ricordi sono belli ma sono solo ricordi", dice Rikku. Stare 24 ore con una persona? Neanche mi pronuncio, pensare alla felicità/gioia in questa prospettiva è di un'ipocrisia micidiale. L'unico modo di stare bene è avere gioia dentro. Vera gioia. Felicità e gioia possono coesistere. DEVONO coesistere. Devono sostenersi. Ma vivere di una senza l'altra...diventa una vita impossibile. Magari se si ha gioia la felicità verrà da se, ma solo con la felicità non si arriva da nessuna parte.
Ritorno al punto originale: sinonimi o contrari? Nessuno dei due. Servono entrambi per una vita vera, che non piombia sulla distruzione. La fonte eterna di gioia è il Signore, e su questo non ci piove. Ma bisogna saper discernere. Non dobbiamo mica essere monaci di clausura. Se avessimo SOLO gioia, senza felicità, avremmo dentro un vuoto strano, di cui non capiremo la forma. La mancanza della felicità. Con la gioia, questa mancanza è molto rara, ma se capita, è un gran male. Sarebbe un inganno a se stessi, più che altro. Quindi, non prendiamoci in giro. Servono entrambi.
Ora la concludo, non sono pagato per fare questi ragionamenti, certo fanno bene esprimerli ma di certo non posso condividere tutto il mio sapere col mondo circostante. Quindi, bon voyage e, mi raccomando, siate gioiosi e felici!!!
concordo , non si può essere gioiosi senza Cristo nella nostra vita.Lui è la base dove poi si può costriuire una vita Cristiana felice...amicizia , amore e resto...ma il primo posto spetta a Lui.P.s quando non parli di video game e musica possiamo discutere(-:
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