And you are...
You're exceptional
The way you are
Don't need to change for nobody
You're incredibile
Anyone can see that
When will you believe that?


lunedì, novembre 29, 2010

Immagini disparate, sparute e sparate, alcune sparite

A me danno fastidio tante cose e tante persone, TE INCLUSA!
Vuoi fare qualcosa per me? Allora Uccidimi.
Diamine! Va sempre tutto storto!
Addio, Boss. Tu sì, che eri una vera patriota.
Perché...sono sempre solo?
(...)

Come comporre una canzone da solo, con amici elettronici
Come comporre una canzone con un'orchestra musicale
Non sei umano, ma sei tutto ciò che ho. Can you keep a secret?
(non c'entra nulla, ma mi piaceva st'occhio)
Non te ne andrai, vero? Ma se sei già morto...
Cantare...libera la mente e alleggerisce il corpo
Non voglio più morire...voglio solo...stare con qualcuno
(si commenta da sola, nonostante l'errore)

Ti prego Kakaroth...elimina quel Freezer...vendicami...
Dall'alto del mio orgoglio, chiedo il tuo aiuto per fare qualcosa...


1-2-3: Kodomo No Omocha
4: Big Boss, Metal Gear Solid 3: Snake Eater
5: Gaara, Naruto
6-7: Naruto/Sasuke, Naruto
8: Prisoner of love, Utada Hikaru
9: Flavor of life, Utada Hikaru
10: Can you keep a secret, Utada Hikaru
11: Love goes like, Koda Kumi
12: Moon Crying, Koda Kumi
13: Hashire!, Koda Kumi
14: Kodomo No Omocha
15-16: Dragon Ball Kai (Piccolo & Vegeta)

venerdì, novembre 26, 2010

Kodomo No Omocha - Volume 1 Capitolo 3

Nuovo appuntamento col terzo capitolo del primo volume di Kodomo No Omocha!

Personaggi:
Sana Kurata, la protagonista
Tsuyoshi Oki, il migliore amico di Akito
Akito Hayama, il protagonista
Natsumi Hayama, sorella di Akito
Fuyuki Hayama, padre di Akito
Prof. Mitsuya, insegnante nella classe di Sana e Akito
Gomi: tirapiedi di Hayama
Misako Kurata, madre di Sana
Rei Sagami, manager di Sana
Chiyo Shimura, governante di casa Kurata
Editore: editore presso il giornale che edita i manoscritti di Misako Kurata



Sana: “Andiamo, Tsuyoshi! Ha l’inizio l’operazione ‘Volano contro volano’!”
Tsuyoshi: “Ma quand’è che ha inventato un simile nome strategico?”
Sana: “TI HO IMMORTALATO! Nella tua vergognosa figura in mutande! Ooh oh oh oh!”
Sana: “Questa foto…Pff…! Che aria da idiota..!”
Akito: “Maledetti…!”
Akito: “Ma è un ninja, questa qui?”
Akito: “Lo sapevo, che saresti stata l’unica in tutta la classe che avrebbe potuto opporsi a me. È proprio per questo, che ho sempre evitato di avere a che fare con te! Tsk…!”
Tsuyoshi: “Certo, certo. È chiaro…! In effetti Sana-chan non è affatto normale…! E così, Akito aveva pensato: ‘Lei è la mia nemica naturale’…!”
Akito: “Certo non si è mai vista una femmina così strana…! Con lei non funzionano neppure le minacce…!”
Sana: “Ma cosa dici?! Proprio tu che sei taaanto strano! E poi in questo manga non c’è nessuno che non sia strano, purtroppo…!”
Sana: “Con ‘Quegli idioti’…intendi forse i maschi della classe…?”
Akito: “Certo, proprio così. Quelli non fanno che inchinarsi a me ubbidendo a qualsiasi mio ordine, non è divertente…?”
Sana: “MA COME PUOI PARLARE DI LORO IN QUESTI TERMINI? Di certo i maschi della nostra classe sono ancora più stupidi delle scimmie, però…non ti ubbidiscono forse riconoscendoti come il loro capobranco? Come puoi osare tanto…?”
Akito: “STA’ ZITTA! Se hai finito di fare quel che dovevi, vattene subito!”
Akito: “È arrivata la femmina isterica…!”
Akito: “Tzè…! Che gusti infimi…!”
Natsumi: “FA’ SILENZIO, TU!”
Fuyuki: “Metticela tutta!”
Sana: “Ah…Sì…! La ringrazio…! (Mi scusi, ma io ho scattato una foto di suo figlio in mutande…! Forse questo non dovrei dirglielo…!)”
Sana: “E adesso va a mangiare qualcosa tutto solo…? Anche se la nostra operazione è stata un successo…io non mi sento affatto sollevata. Che strana famiglia…! Così fredda solo con lui…!”

Akito: “Perdonatemi…! Non lo farò mai più…! (Tanto mi ero stancato…!)”
Sana: “Hayama, Noi crediamo alle parole che hai appena pronunciato! Purifica il tuo animo! RADICALMENTE!”
Prof. Mitsuya: “Du…Dunque, Gomi, vorresti leggere a pagina 26?
Gomi: “Adesso non esageriamo…!”
Akito: “Leggi.”
Sana: “Da quanto ho capito, Hayama è un ‘lupo solitario’ tanto a casa quanto a scuola…! Ho l’impressione che non si fidi di nessuno. Io ho le mie amiche, la mia mammina, Rei…! Tante persone a cui voglio tanto bene, mentre lui…lui invece non ha nessuno. Anzi credo che eviti intenzionalmente di farsi degli amici. Non immaginavo che potesse esistere una persona simile. Più che farmi arrabbiare, mi rende molto triste…!”
Misako: “La mia bambina…è cresciuta proprio come speravo…! Ne sono felice…!”
Rei: “Maestra…”
Shimura: “Maestra, è venuto a trovarla un signore della redazione.”
Misako: “LARGO, LARGO! INSOMMA!”
Editore: “MAESTRAAAAA! Non possiamo aspettare oltre per il manoscritto!”
Misako: “In realtà è già pronto! Scherzetto! Oh oh oh oh oh! Lo vuoi?”
Sana: “Dato che a casa mi diverto tanto…non potevo nemmeno immaginare…che potesse esistere…una famiglia così fredda.”
Akito: “Diciamo che il capobranco è stato sostituito…!”
Sana: “Che divertente! Ah ah ah! A lei un cuscino! MA NON È IL CASO DI PERDERSI IN CHIACCHIERE! Falli smettere subito, ex-capo!”
Akito: “Mpfh!”
Gomi: “Co…cos’hai da sogghignare?”
Akito: “E dire che fino a ieri ti inchinavi dinanzi a me…!”
Gomi: “Tsk! Ridotto a ubbidire a una femmina, CHE PENA!”

martedì, novembre 23, 2010

Presto o tardi, i miei ricordi mi uccideranno...

Notte insonne, anche se in realtà ho dormito per ben novanta minuti. Non so quanto riescano a riposare i miei neuroni in tale lasso di tempo per mantenermi poi tale lucidità. Non so se i miei neuroni abbiano mai riposato, a conti fatti. Ma se non lo facessero, sarei dovuto esaurire. Infatti.

Tutto fluisce nella fine ultima, la morte. Death. Mi è capitato molte volte di pensarci. Di come andrebbe dopo. Anche quando ero uno slashion, quando avevo il potere nelle mani. Non era il potere che mi teneva attaccato a questa vita. Non era nulla. Un detto dice che non è doloroso per chi se ne va, ma per chi resta. Oh beh, una volta morto, posso dire solo "fatti vostri".
Ma ne varrà davvero la pena? In fondo, una morte non cambierà l'asse sulla quale gira il pianeta. Sono un seimiliardesimo, e ancora meno, del totale di questo pianeta. Non cambierò il mondo. Anzi, il mondo ha cambiato me. Dicono che il mondo gira, così come la mia testa. Avranno trovato qualcosa in comune.

Ma alla fine, non è la morte quella che preoccupa. Sarei un miserabile se avessi paura della fine di questa vita senza sperare nella successiva. Benigni disse "è stata una sorpresa la vita, sarà una sorpresa anche la morte". E lo dice un non nato di nuovo. A volte vorrei chiedermi dov'è la mia fede. Dice Brian: "Hai visto la mia fede? Può correre e nascondersi...Gesù, ripara questo cuore rotto, e mantienilo vivo." La paura non sta nella morte fisica. E neppure in quella spirituale, dato che per l'appunto sarei uno sfedato (?) se l'avessi. Ho paura della morte mentale.

La gente mi addita come asociale. E di certo non posso dargli torto. Quando avevo una famiglia, PER CAPRICCIO  molte volte non uscivo. Avevo bisogno del mio guscio. Avevo bisogno della mia asocialità. Uscire adesso sarebbe come sputare a quelle uscite. Poi, che alla base ci sia tutto un'altro fattore è un altro conto, ma questo è uno dei motivi più validi. Senza contare che ogni luogo è un ricordo. Ed ogni ricordo mi porta alla morte mentale. Persino immaginare qualunque luogo senza un tetto sopra mi istilla ricordi, negativi nella loro positività. Anche se, buffo dirlo, il luogo che mi trasmette più ricordi è, ovviamente, casa mia. Anche se, per fortuna, i ricordi sono così tanti che non si distinguono bene. Ma se dovessero cominciare ad ordinarsi, diventerebbe una casa per fantasmi.

La mia canzone mia preferita, Kodocha, è altamente riflessiva. Un buon ottanta percento è scritto di mia sana mente. Ma una frase, ora come ora, la cambierei. "Certe volte poi, vorrei mandare tutto all'aria...ma se la riguardo un po', poi non mi arrabbio più". Invertiamo. "Certe volte poi, io non vorrei arrabbiarmi...ma se la riguardo un po', all'aria tutto mando...". Può un singolo volto essere causa scatenante di tante emozioni? Sì, se lo è stato realmente. Ma continuano ad essere troppe emozioni. Forse in fila per due col resto di uno ci entravano, ma tutte assieme no. Spingono. E FANNO MALE.

E nel frattempo continuano le inutili discussioni su cosa sia più importante tra lo shopping e i videogames. Ora, con tutto il grandissimo rispetto, attualmente trovo persino la vita inutile, pensa i videogames. Ma se dovessi dare una risposta reale, posso dire che, in futuro, ogni mio stupido videogame mi darà UNA BELLISSIMA STORIA DA RACCONTARE, o da tenere in mente per ricordare emozioni passate. Non so cosa puoi fare tu di paragonabile con uno stupido pezzo di stoffa. Ah beh certo, puoi sempre sembrare chic, ma non penso che regga il confronto.

Ma in fondo cosa realmente importa? (cit. Kodocha, ancora) Amarant dice "Cosa cerco in realtà? Forse non voglio saperlo..." Ma non è proprio il fatto di SAPERLO. Bensì TROVARLO. O magari, far sì che trovi te. Faccio un esempio molto banale: io ho una piccola avversione per i 18esimi, finora non sono andato a due feste di tal nome importanti, uno di un'amica speciale che significa tanto per me, l'altro della persona più importante della mia vita. Ebbene, una mi ha perdonato, l'altra no. Liberi di scommettere.

Però si parla. Si saluta. Si prova. IPOCRISIA. E l'ho detto bello chiaro, l'altro giorno. Ridendo, ma non è questo il punto. L'ipocrisia sarà la malattia che condurrà più gente negli abissi. Purtroppo, non so se esiste una cura. Almeno, non in questo mondo.

Stavo pensando di coniare un nuovo detto. Molti parlano del "tallone di Achille", nota parte del corpo di un noto mito che era l'unica vulnerabile di codesta persona. C'era chi pensava fossi invincibile. E nel periodo del Trespassing, lo pensavano tutti. Non avevo punti deboli, non avevo nessuna parte scoperta. Ma laddove Kikyo fallisce, Kagome riesce. Non conta quanto dura sia il guscio, una noce sarà sempre possibile mangiarla. Il problema sta se bisogna togliere il guscio con lo schiaccianoci, o se ci riesci a mani nude. Sta di fatto che cambierei il "tallone d'Achille" col "cuore di Brian". Oh beh, quello che ne resta.

Ma forse, non è che vorrei tanto tornare al passato. Più che altro, IO vorrei tornare ad essere quello del passato. Ho coniato il termine Heartless prima che uscisse Kingdom Hearts. Mi definivo, e la gente era pienamente d'accordo, un senza cuore. Perso misteriosamente (e, a conti fatti, ancora delle tante persone solo una sa il come l'ho perso) e quindi autorizzato a trattare tutti come dei fondi di bottiglia. Che poi, dai, era divertente. E a conti fatti lo sarebbe tutt'ora, se non fosse che bisogna assumersi le proprie responsabilità. Non si può pretendere un vetro integro dopo averlo volontiaramente distrutto. Si può incollare, certo, ma solo un vetraio potrà farlo bene. E, purtroppo, nonostante i miei miliardi di soprannomi, non posso classificarmi come vetraio. Anzi, penso che nessuno in questo mondo possa ambire a tale titolo.

E adesso? Non posso certo dire di essere ancora un Senza cuore. Ma non posso neanche dire di averlo come tutti gli altri. Che poi, il cuore è solo un organo. È l'anima la patria dei sentimenti. E, positivo, penso che ce ne sia uno solo. Verso una persona. Ed è questo che mi porterà all'autodistruzione. Presto o tardi, si espanderà a tal punto che sarà sotto controllo. Esattamente come l'anno scorso, quando ogni giorno era uguale ed era tutto piatto. Forse riusciremo a resistere, forse no. Una cosa è certa: due poli positivi si respingono, ma nel frattempo aumentano il loro campo magnetico. Ma solo quando si avvicinano. Quindi, dato che uno dei due ha cambiato la polarità, almeno teniamoci lontano di nostro. Oppure ricambiamo la polarità. Tanto, è semplice, no? NO?

Vero, Utada. Forse c'è un male dentro me. DA QUALCHE PARTE. IN PROFONDITÀ. DENTRO ME. Ma lo teniamo a bada. Se mai uscirà, so cosa fare. I sogni servono pure a questo.

Concludo dicendo che in fondo sono come un automobile. Ho un acceleratore, che è la superbia e l'orgoglio. Ma poi ho un freno. Quel meraviglioso freno che è Gesù Cristo. Che funziona grazie ad un olio speciale. Un olio rosso sangue. Ed infine, la frizione donataci da Dio (da cui la famosa canzone "Dio ci ha donato, la frizione...") che ci permette di cambiare marcia, permettendoci di raggiungere la "quinta marcia" che molte persone già conosceranno. Lo so, bisogna accelerare per raggiungere tale scopo, ma il nostro obiettivo è far sì che non siamo NOI a spingere l'acceleratore. Il nostro piede macchia l'acceleratore di superbia e orgoglio. Ma quando è premuto dall'alto...diventa una macchina santa. Una macchina ha un solo scopo: portare gente. Una macchina di Dio ha un solo scopo: portare gente di, e a, Dio.

E con questa vi saluto. Non mi firmo perché non ho ben chiaro chi sia io, anche se un'idea me la sono fatta. Non so quanto durerà questo post, giusto il tempo di rendermi conto che sto pubblicando un mucchio di scemenze. Ma se non lo facciamo ora, non lo faremo più. Oyasumi-nasai, minna. God bless you.

giovedì, novembre 18, 2010

Kodomo No Omocha - Volume 1 Capitolo 2

Continua l'iniziativa iniziata la settimana scorsa di Kodocha, col capitolo 2, sempre del volume 1!

Personaggi in questi dialoghi:
Sana Kurata, protagonista femmina
Rei Sagami, manager e "presunto fidanzato" di Sana
Akito Hayama, protagonista maschio
Gomi: Tirapiedi di Hayama
Editore: Persona che pressa per il lavoro di Misako
Misako Kurata, madre di Sana, professione scrittrice
Tsuyoshi Oki, migliore amico di Akito
Hisae, amica di Sana


Sana: “Non ho potuto presentarmi all’incontro di presentazione…!”

Rei: “Fa paura…sembra completamente decerebrata, come un signore di mezza età…! (Anche se è l’eroina della storia…!)”

Akito: “Un duello…? (Che assurdità) E con cosa? Con la morra cinese?”

Akito: “Maledizione! Ma perché devo fare tutto questo…? Ecco perché non volevo avere nulla a che fare con quella…!”

Gomi: “Signor Hayama! Lei è un vero uomo!”
Akito: “Già…(Ho visto l’inferno…!)”

Sana: “Che umiliazione!! WAAAAH!!” (mangia il copione)
Rei: “Ahi…Quello è il copione dello sceneggiato…!”
Editore: “Maestra, il manoscritto è pronto?!”
Misako: “Niente affatto! Oh oh oh…! Non procede perché ho sempre la testa troppo pesante.”
Rei: “Ma avranno davvero intenzione di lavorare, madre e figlia?”

Tsuyoshi: “Sana-chan…continuando a restare così inerme…diventerai un verme!”
Sana: “Potresti per favore evitare tentativi di consolazione tanto schifosi?”

Sana: “Io…Io non rinuncerò mai! Almeno fino a quando non avrò insegnato cosa significa ‘tacere’ ad Hayama!”
Akito: “Ma allora, tu…vorresti solo insegnarmi il significato di ‘tacere’? Proprio a me? Figurati…! Guarda che conosco molti sinonimi, sai? Non parlare. Fare silenzio. Stare zitti. E ancora…tenere la bocca chiusa. AH AH AH AH AH!”
Sana: “Che umiliazioneeee! Si prende gioco di me! Si prende assolutamente gioco di me!
Hisae: “Cosi non fai che il suo gioco…! Fo…forza, calmati…!”
Tsuyoshi: “Sana-chan…continuando a dare tanto tormento alla tua testa…diventerai una zanzara molesta!”

Pizzaiolo: “Ecco le pizze!”
Prof. Tanaka: “Ma chi è stato ad ordinarle?”
Akito: “Io! Sa non ho fatto colazione…”

Sana: “Hayama…solo a sentire il suo nome mi si deforma la faccia…”

Sana: “Dei maestri che si spupazzano a scuola…! Il fatto mi ha colpito così tanto che non sono neppure riuscita a ballare tempestivamente il mambo dello spupazzamento…! Non mi riconosco più…!”

Sana: “ Waaah! Fantastico, Rei! Tu sì che sei maligno!”
Rei: “Sarà un complimento?”

Sana: “Andrà tutto bene! Un volano può essere sconfitto solo da un pari volano…!”
Rei: “Come si potrebbe sconfiggere, un volano?”

Sana: “Allora potrebbe soffrire parecchio di solitudine…che sia questa la causa del suo pessimo carattere…?”

mercoledì, novembre 17, 2010

I'm just a prisoner of love...

I’m a prisoner of love, prisoner of love
Just a prisoner of love

I'm just a prisoner of love, a prisoner of love


平気な顔で嘘をついて

笑って 嫌気がさして
楽ばかりしようとしていた

ないものねだりブルース

皆安らぎを求めている
満ち足りてるのに奪い合う
愛の影を追っている

退屈な毎日が急に輝きだした

あなたが現れたあの日から
孤独でも辛くても平気だと思えた
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

病める時も健やかなる時も

嵐の日も晴れの日も共に歩もう

I’m gonna tell you the truth

人知れず辛い道を選ぶ
私を応援してくれる
あなただけを友と呼ぶ

強がりや欲張りが無意味になりました

あなたに愛されたあの日から
自由でもヨユウでも一人じゃ虚しいわ
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

Oh もう少しだよ

Don’t you give up
Oh 見捨てない 絶対に

残酷な現実が二人を引き裂けば

より一層強く惹かれ合う
いくらでもいくらでも頑張れる気がした
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

ありふれた日常が急に輝きだした

心を奪われたあの日から
孤独でも辛くても平気だと思えた
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

Stay with me, stay with me

My baby, say you love me
Stay with me, stay with me
一人にさせない



Certo, cominciare un post con mezze scritte giapponesi e mezze inglesi non è il miglior modo per cercare di attirare gente. Ma questa canzone è particolare. Prisoner of love, dall'album Heart Station. Prima cosa, traduciamo tutti quei kanji in romaji.

I'm a prisoner of love, prisoner of love
Just a prisoner of love.

I'm just a prisoner of love, a prisoner of love

Heiki na kao de uso wo tsuite
Waratte iyake ga sashite
Raku bakari shiyou to shiteita

Naimononedari buruusu
Minna yasuragi wo motometeiru
Michitariteru no ni ubaiau
Ai no kage wo otteiru

Taikutsu na mainichi ga kyuu ni kagayakidashita
Anata ga arawareta ano hi kara
Kodoku demo tsurakute mo heiki da to omoeta
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

Yameru toki mo sukoyaka naru toki mo
Arashi no hi mo hare no hi mo tomoni ayumou

I’m gonna tell you the truth
Hitoshirezu tsurai michi wo erabu
Watashi wo ouen shite kureru
Anata dake wo tomo to yobu

Tsuyogari ya yokubari ga muimi ninarimashita
Anata ni ai sareta ano hi kara
Jiyuu demo yoyuu demo hitori ja munashii wa
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

Oh mou sukoshi da yo
Don’t you give up
Oh misute nai zettaini

Zankoku na genjitsu ga futari wo hikisakeba
Yori issou tsuyoku hikare au
Ikurademo ikurademo ganbareru ki ga shita
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

Arifureta nichijou ga kyuu ni kagayaki dashita
Kokoro wo ubawareta ano hi kara
Kodoku demo tsuraku demo heiki da to omoeta
I’m just a prisoner of love
Just a prisoner of love

Stay with me, stay with me
My baby, say you love me
Stay with me, stay with me
Hitori ni sasenai



E quindi? Ora ci capite cosa? Ah ah, ovvio che no. Il video della canzone mostra una Utada in blocco creativo, che non riesce a scrivere nulla. Mettendo piano piano mano alla sua situazione e componendo questa canzone, che ora vi tradurrò (che pensavate, che vi lasciavo in mano al giapponese?)


PS. Il testo lo metterò come se fosse detto da una ragazza, dato che la scrittrice è donna. Non si sa mai, sempre meglio chiarire.


Sono semplicemente una prigionera dell'amore...
 
Mentire con un'espressione disinvolta
E riderci su, mi sta facendo ammalare
Sempre provando a prendere la strada facile


Sentirsi malinconici per aver chiesto la luna (Ask-for-the-moon blues, il genio di Utada)
Tutti cercano la tranquillità
Anche se ce l'abbiamo, lottiamo per averne sempre più
Inseguendo l'ombra dell'amore

I giorni noiosi cominciano a risplendere
Dal giorno in cui sei apparso
Anche sola, anche nel dolore, io pensavo di stare bene
Sono semplicemente una prigionera dell'amore...

In salute o malattia
Nella tempesta o nella quiete, trascorriamo insieme i nostri giorni

Voglio dirti la verità
In segreto, ho scelto la strada più difficile
Aiutami
Tu sei l'unica persona che io chiami "Amico" (inteso ovviamente come amico/amore, doppio genio Utada)

La presunzione, la cupidigia, ha perso il suo significato
Dal giorno in cui hai cominciato ad amarmi
Anche la libertà, anche la calma, nella solitudine è senza senso
Sono semplicemente una prigionera dell'amore...

Avvicinati un altro po'
Non ti arrendere
Non ti abbandonerò, mai

Se la crudele realtà ci dividerà
Noi ci stringeremo l'un l'altra ancora più forte
Sento che possiamo dare il nostro meglio se solo vogliamo
Sono semplicemente una prigionera dell'amore...

I giorni comuni della mia vita hanno cominciato a risplendere
Dal giorno in cui hai rubato il mio cuore
Anche sola, anche nel dolore, penso di stare bene
Sono semplicemente una prigionera dell'amore

Stai con me, Stai con me
Amore, dì che mi ami
Stai con me, stai con me
Non ti lascerò mai solo...


Semplicemente meraviglioso. Purtoppo non è una traduzione fedelissima, alcune cose del genio di Utada non possono essere tradotte. Prisoner of love, comunque, inteso come un fatto che lei è Prigionera dell'amore in senso positivo, ossia che quell'amore la tiene prigionera in un mondo migliore, dove persino nel dolore lei pensa di stare bene. Un mondo diverso, un mondo dove può superare ogni cosa. Semplicemente geniale. Lei, la canzone.

Il video purtroppo non posso metterlo, ma posso lasciare un link:

http://www.youtube.com/watch?v=W6QjKT1A2pI

Sayonara to arigatou gozaimasu-ta!

giovedì, novembre 11, 2010

Kodomo No Omocha - Volume 1 Capitolo 1

Ho riletto da poco il mio manga preferito, ossia Kodomo No Omocha. Alcune frasi sono così micidiali che ho deciso di rileggerlo solo per appuntarmi queste frasi e tenermele sempre a portata di mano. L'opera è composta da 51 capitoli racchiusi in 10 volumi, posterò una volta tanto un capitolo (e pensare che se lo facessi settimanalmente, finirei entro un anno). Le battute vanno dalle più scherzose alle più serie, anche se nei primi capitoli, ovviamente, non si può pretendere il massimo della serietà.

Personaggi in questi dialoghi:
Akito Hayama, il protagonista maschio
Sana Kurata, la protagonista femmina
FC: Fuori campo
Misako Kurata, la madre di Sana
Pres: Presentatore
Gomi: Tirapiedi di Hayama
Tsuyoshi: Miglior amico di Hayama, molto più mite.




“Noi siamo i piccoli terrestri del futuro! Il futuro è nelle mani dei bambini!”

Akito: “Ma chi lo vuole un pianeta tanto disastrato?! Perché si dovrebbe rimettere ai bambini un un mondo sporcato dagli adulti?”

Sana: “…cavolo. Ho fatto un sogno che sembrava in qualche modo globale ma insignificante…”
FC: “Pareva essere di interesse mondiale!”
Misako: “I sogni sono sempre siffatti per loro natura. Piuttosto sbrigati, sono già le otto e mezzo.”

Pres.: “Potrebbe togliersi gli occhiali da sole?”
Sana: “SCORDATELO! Puoi scordartel o…di mettergli gli occhi addosso!”

Gomi: “Ehy! Ieri ti abbiamo vista in televisione…hai osato parlare del signor Hayama.”
Sana: “E allora che c’è? Perché piuttosto non provate a guardare voi stessi in questo momento? Dimostrate tanta stupidità che persino delle scimmie sembrerebbero più intelligenti di voi!”

Akito: “Certo il Giappone attuale è davvero una bella nazione…eh, maestro? Abbiamo leggi molto severe sul possesso delle armi da fuoco…se così non fosse…avendo in mano una pistola vera…avrei già sparato almeno dieci colpi! Ma guarda…c’è parecchia gente, che mi risulta irritante…!”

Sana: “HAYAMA…!”
Akito: “Che cosa c’è…? Ti senti bene? Stai tremando…!”
Sana: “Questi…questi sono tremiti di rabbia! Per la prima volta nella vita…sto tremando per la rabbia!”
Akito: “Oh, congratulazioni per la tua prima esperienza! Stasera riso con fagioli rossi!”
Sana: “(Maledetto…! Basta…! È imperdonabile!)”
(Sana molla un ceffone ad Akito)

Sana: “Dunque…ora siamo noi due da soli…e di certo non siamo più dei bambini…! Parleremo a naso aperto, d’accordo?”
Akito: “A viso aperto, vorrai dirre…! Il naso è aperto, comunque…”
Sana: “Non sviare il discorso…Allora…in tutti gli esami il primo classificato è sempre Tsuyoshi…mentre tu sei il secondo con i risultati più alti della classe, giusto? Ehm…dei miei risultati non chiedere, d’accordo?
Akito: “Non ho chiesto nulla.”
Sana: “Certo io penso che tu non sia affatto stupido, però…per quale ragione fai tante stupidaggini?!”
Akito: “Chissà…magari perché invece sono proprio stupido…!”
Sana: “RISPONDIMI SERIAMENTE! Che cos’è che ti disturba?!”
(la sbatte nel muro con una mano al collo)
Akito: “Mi disturba…tutto quanto! E ANCHE TU! Non ostacolarmi mai più!”
Sana: “(È fortissimo!)”
Akito: “Se ti intrometterai ancora in quel che faccio, da domani passerai anche tu dei brutti momenti!”
Sana: “HAYAMAAA! Ti dimostrerò quanto io possa essere terribile quando mi scappa la puzzetta! PROOOT!”
Tsuyoshi: “ Sana-chan, volevi dire ‘Quando mi scappa la pazienza’, giusto?

Al prossimo capitolo!

lunedì, novembre 08, 2010

I am a thinker, in the good and in the evil...

Bisogna stare male per staccare un po' la spina. Per avere un po' delle tanto amate FERIE, chi mi seguiva l'anno scorso sa quanto valore può avere questa parola per me. Ma, spina staccata o meno, io sono un pensatore. Nel bene, e nel male.

Ho ripreso, dopo tanto tempo, a vedermi film. Devo ringraziare la trilogia di Back to the future e l'obbligo di una persona fidata (Addario) che mi ha intimato di vedere The Departed. Dopo sei mesi di assoluto digiuno, forse anche più (eccetto piccole eccezioni, come Number 23, Sherlock Holmes e The Dark Knight). Il mestiere del regista è impressionante. Tutti noi ci facciamo "dei film", molte volte. I registi li esprimono al migliore dei modi. A volte viene detto che i registi sono pazzi. E meno male. Quante volte io e miei compagni, quando eravamo pieni di Buffy, dicevamo che Joss Whedon era completamente andato. Ma se non fosse stato così, non avrebbe creato quel telefilm. Quante volte ho composto film pieni di trama. Però non ho una cinepresa. Non mi chiamo Dawson Leery. A tal proposito, vorrei sapere che fine ha fatto James Van der Beek, era un bravo attore. Forse.

Viviamo in un mondo dove il merchandising vige padrone. Siamo in preda alla crisi. L'IVA non accenna a diminiure, le azioni calano. Non mi è mai importato molto della borsa, ma sono poche le cose che anche se non mi importano non sono informato. A proposito, siamo a meno due dalla Lazio, il campionato è sempre aperto.

Ma in fondo, sono un pensatore. Nel bene. Le meditazioni di...di "me" molte volte sono servite allo scopo. Ma se dovessimo stilare una classifica percentuale, dovremo essere tipo sul 3%, il restante 97% conta il fatto che sono un pensatore nel male.

Forse c'è un male dentro me, dice una canzone di Utada. Quella donna è un genio. Di questo passo, diverrà la mia cantante femminile preferita, scalzando JoJo. La voce non è exceptional come la persona sopra elencata, ma i testi, la melodia. Tutta opera sua. E non è roba da poco. Basterebbe dire Uso Mitai Na I love you, per far sperare alla gente amore dove invece non ce n'è. Mi basta dire Wait and see per pensare ad una canzone che volevo scrivere io. Mi basta pensare ad Apple and Cinnamon per pensare...

No, capitolo chiuso. È lo stesso principio che applicavo ad How did I fall in love with you. Solo la persona è differente. E fa parecchio. Ma nel bene e nel male, sono un pensatore. Il problema sta nella noia.

Sono stato un membro degli Slashion, leader della Saint George Church, dominato il Trespassing col mio socio, finito il Trespassing pensavo di ritirarmi, invece no, è iniziato l'Unknown. In cui non volevo avere nulla a che fare. E io che ci credevo. Ora l'Unknown è finito. E io sono stanco. Di sentire, di leggere, di pensare, di uscire da casa senza un vero motivo. Il corpo mi ubbidisce. Il problema è la mente.

Ma in fondo sì, c'è una cerchia ristretta di gente a cui io, FSG, vuole bene. Escludendo ovviamente parenti e compari, che fanno parte di un piedistallo che non potrà mai calare (al contrario di certe persone; come dice una mia canzone "sei scesa dal piedistallo in cui ti avevo ascesa"). Una tra le persone fuori dal piedistallo cerca di battersi per i miei valori. Ma non può vincere la noia. Una delle mie frasi più famose è che sono "succube di un mondo al quale non appartengo". Se noi tiriamo un pesce fuori dal suo mondo, morirà. Quindi, ringraziate il solo fatto che sia ancora vivo. Oh mamma, questo passaggio di Wait and see è bellissimo.

La colpa non è vostra, non nel caso specifico. Questa volta non farò nessun riferimento sulla bellezza del passato, penso che non lo citerò più finché non finirò la mia tesi su di esso. La colpa, purtroppo, è stato del come si sono affrontati certi eventi. Ora sono scettico. Non varco la soglia di casa mia se non sono sicuro che quel gesto varrà realmente qualcosa nella mia vita. Divertirsi tra amici? Effimero, è solo una gioia momentanea. Quando avevo una famiglia, essa si batteva per far si che uscissi, ed io rifiutavo. Non ne trovavo il motivo. Pensa adesso, che non ho più la famiglia. Un'uscita potrebbe paragonarsi ad un film. Può piacere, può non piacere, può durare tanto, può avere dei contenuti speciali, può avere delle scene tagliate, può aver bisogno dei sottotitoli. PUÒ ESSERE RISTRETTO AD UNA CERCHIA LIMITATA DI PERSONE.

Basta, va, sono le quattro, io teoricamente dovrei dormire, sto tecnicamente male. Che poi m'è rimasto solo il mal di gola, ormai. E per me, che sono nella teoria un cantante, è un gran dolore. Faccio le ultime pratiche è mi addormento. Prima, una frase che può far ragionare alcune persone, seguita da un'immagine. Oh mamma, questo passaggio di Prisoner of love è meraviglioso. Sì, sono un fanboy di Hikki. Sono un fanboy di tutti quei maledetti geni di cui ne riconosco il genio.

"Dall'uovo di Aono-chan non è nato un pulcino, ma un finto pulcino che ci fa sognare. Anche tu, Rei, mi hai regalato un finto pulcino?" (Sana Kurata)

Copyright Kodomo no Omocha
© 1995 Miho Obana/SHUEISHA Inc.

Italian pubblication rights arranged through Tuttle-Mory Agency Inc. 2005 © Dynit Srl
All right reserved.

(quanta burocrazia, per pubblicare legalmente una vignetta...)