Il futuro, in quei giorni, mi portava solo pensieri negativi. Il passato ritornava a galla facendo affondare il suo proprietario. Ma in quel preciso istante, mi curavo solo del presente.
Avevamo suonato con Utada Hikaru.
Ho cantato con Utada Hikaru.
Il mio scopo era stato raggiunto.
Nella pausa che seguiva Show me love, Seiryn mi spiegò che conobbe Utada mentre era in quel famoso studio per la lezione privata per l’estensione e l’inglese. Nel suo anno di pausa, Utada stava dando lezioni private a qualche ragazza, e lì si riconobbero a vicenda. Quando Utada scoprì che si stava esercitando per una sua canzone, le venne spontaneo chiedere di chi fosse l’idea. Le parlò di me, e lei rispose che sarebbe stata contenta di partecipare all’esibizione. Il mistero ed il tocco di classe fu tutta opera di Seiryn. Dopo aver parlato un po’ (e averle chiesto svariati autografi), Utada se ne andò, dicendo che doveva tornare dai suoi allievi, salutandoci cordialmente.
Avevamo davvero toccato un traguardo.
Cominciammo la seconda parte del concerto, la parte lenta, col pubblico che esclamava le parole delle canzoni prima che venissero cantate. Non c’era mai stato questo feeling, prima d’ora, col nostro pubblico. Col mio pubblico.
Quando arrivammo alla canzone finale, ossia Saikyou piano version, feci cantare il pubblico. Volevo sentire la loro voce. Volevo vederli uno ad uno. Ma forse ne vidi troppi. Nella terz’ultima fila, notai lui. Quel vecchio che avevo incontrato nel 4 dicembre alternativo.
Cercai di avvicinarmi piano piano ai bordi del palco, per vedere meglio se si trattava di lui. I miei compagni notarono che qualcosa in me non andava, che comincia a respirare più faticosamente. Arrivai al bordo estremo del palco, e vidi finalmente in chiaro quell’uomo. Era davvero lui.
Stavo cantando, stavo pensando alla canzone. Erano già due cose. La terza mi fu fatale.
Non appena vidi quell’uomo sorridere, sentì come se qualcuno mi spinse verso l’esterno. Vidi l’immagine di me cadere verso il pubblico. Ma i miei compagni ed il pubblico stesso continuarono normalmente a cantare.
Per un secondo, immaginai di restare sospeso nel vuoto.
Tutto si fermò. Il pubblico, il palco, gli strumentisti, i fonici. L’unica cosa che ancora vedevo muoversi, era il mantello del vecchio che notai allontanarsi pian piano, mentre sentivo la sua risata. Non potei non notare l’ideogramma Legato stampato nel retro del suo mantello. Appena lasciò la sala, tutto tornò alla normalità.
Io ero ancora in piedi, di fronte al pubblico. Stavo cantando. Erano gli ultimi trenta secondi di Saikyou, dopo era compito di Seyo chiudere con un meraviglioso assolo. Era mia abitudine andarmene girandomi lentamente alla fine della canzone, prima dell’instrumental, facendomi applaudire dal pubblico per quell’uscita teatrale. Feci così, ma non per l’applauso teatrale. Ma perché volevo riflettere su quell’esperienza vissuta.
Persino Utada mi passò in secondo piano. Quell’esperienza soprannaturale era tutto ciò che mi veniva in mente. Chi era quel vecchio? Perché aveva un mantello con lo stemma della mia famiglia?
Papà, perché sei morto prima di raccontarmi tutta la verità?
Che poi anche lui, figlio unico. Il nonno poteva sforzarsi un po’ di più per creare altri Legato al cui un’eventuale nipote poteva chiedere. Anche se ricordo che mio padre disse che i suoi genitori morirono quando ancora lui era un bambino.
Anzi, fecero giusto in tempo per generare un discendente che generò me.
L’intero gruppo aveva nel frattempo finito la canzone, e stava rientrando. La prima tappa era stata un successo. Forse anche per merito di Utada. Speravo vivamente che le successive riscontrassero un successo maggiore.
“Weee finalmente abbiamo finitooooo! Però è stata un’esperienzaaaaa magnificaaaaa! Peccato dover aspettare per doverla rifare!!!”
Veramente dovevamo aspettare un solo giorno. Seika allungava sempre i tempi, così come le parole.
“Scusatemi, ragazzi, ma io scappo. Mio fratello mi starà aspettando all’aeroporto.”
“Waaaa vengo con teeee!”
“No Seika, tu resti qui e aiuti gli altri a smontare!”
“Uffaa!”
Suo fratello? Ma non doveva scendere qualche giorno prima del 31? Aveva anticipato di tre settimane? E io quando avrei dovuto saperlo?
Sembrava che parlassero di cose strane. Cercai di introfularmi anch’io.
“Certo che è stata spettacolare l’entrata con Utada. Brava, Seiryn. Inutile dire che era solo per oggi questa improvvisa apparizione, vero? Da domani dobbiamo cavarcela con le nostre forze!”
Gli altri mi guardarono strano. Persino Seyo si fermò, nonostante la fretta che aveva.
“Perdonami, Akira…ma di che cosa stai parlando? Utada è stata con noi solo durante la prima tappa del tour, il 10!”
“Appunto…scusate, perché parlate di oggi come se fosse già passato?”
“Passato? Akira, oggi è il 30!!!”
La prima volta che vidi il futuro, vidi un aereo distruggere la vita dei miei genitori. Fatto che si avverò qualche settimana dopo.
La seconda volta, andai avanti di un giorno, modificando lievemente ciò che avevo visto.
Non c’è due senza tre.
Ripensai al vecchio, alla sua risata, alla mia sospensione nel vuoto. Vi erano solo due spiegazioni. O ero svenuto durante il concerto, oppure avevo nuovamente viaggiato nel tempo.
Controvoglia.
Dissi agli altri di essere stanco, che le tappe del tour mi avevano stremato. Che poi era la verità, anche se ne avevo fatta una sola.
Mentre uscivo con Seyo, lui cominciò a parlarmi.
“Akira, ti ricordo di dare conferma prima del compleanno di Seiryn. So già che ci sarai, essendo il testimone, però sai come è Sairyn fiscale per queste cose.”
“Cosa? Di cosa stai parlando?”
“Come di cosa? Akira, parlo del mio matrimonio! Il 21 ho mandato a tutti la partecipazione! Non dirmi che non ti è arrivata!! Seiryn non ti ha avvisato?”
E io che ne so se mi era arrivata. Quel giorno l’ho saltato.
“Ah, sì, già…il matrimonio. Certo che ci sarò. Sono il testimone, dopo tutto. Avete già deciso il giorno?”
“No, per ora solo il mese…”
“Scusami, allora che partecipazione è?”
“APPUNTO! Ovvio che il giorno ci sia scritto, no? Akira, ti prego, cerca di riposarti. Te lo dico per il bene tuo, e pure per il nostro.”
Riposare. Da una settimana la gente mi diceva solo di riposare.
“Ok…ascolterò il tuo consiglio…a dopo, Seyo!”
Tornai a casa velocemente. Il tappeto era sempre con quella scritta inquietante infuocata marchiata sopra. Quando la esaminai, notai un biglietto.
“Spero ti sia piaciuto il viaggio! Cerca in te stesso, sennò resterai avanti di 20 giorni per sempre!! AH AH AH! S.L”
Era quel vecchio. Era stato lui. Mi aveva spedito alla fine del tour. Voleva che imparassi qualcosa. O forse, voleva solo farmi impazzire.
Nessuno mi ha mai insegnato a viaggiare nel tempo. Ma dovevo tornare indietro. Non potevo saltare tutto il tour. Non potevo saltare Natale.
Non potevo viaggare nel tempo senza accorgermene.
Promisi a me stesso di provare a fare qualcosa finché non mi sarei stancato.
Difatti, tre minuti dopo, ero buttato sopra il letto. Il tour mi aveva stancato troppo.
Cominciai a pensare.
Poi mi alzai di botto.
Cercai la partecipazione di Seyo, doveva pur essere lì da qualche parte. E difatti la trovai.
“Seyo Karasu nato il bla bla, Sairyn Shiteru bla bla, festeggiano il loro matrimonio al bla bla il 19/2/2011.”
Che coincidenza. Il giorno in cui nacque mio padre Kiiro.
Avrebbe compiuto 51 anni se fosse stato vivo.
Mi ributtai nel letto. Pensai a come avrei reagito se per un qualche imprevisto avessi saltato pure il matrimonio di Seyo. O quello mio. Sarebbe terribile. Come pensai fosse terribile che sicuramente da Febbraio in poi dovevamo prenderci una lunga pausa. Forse era il tempo di pensare a qualche progetto solista.
No, era solo il tempo di riposare.
Mi addormentai stringendo in mano la partecipazione di Seyo. E mi svegliai stringendo in mano la medesima partecipazione.
Ormai avevo dimenticato che forma avesse un pigiama.
Una volta sveglio, provai a chiamare Seyo per comunicargli che avevo la partecipazione, ma non rispose. Eppure doveva essere il suo compleanno, dove doveva andare oltre casa?
Magari a casa Shiteru.
Chiamai a casa Shiteru. Rispose un signor Akai che mi urlò via tel che ero in ultra ritardo per le prove.
Quali prove? Doveva fare una festa a sorpresa a Seyo?
La sorpresa era più mia che sua.
Volai verso casa Shiteru. Anche Seyo era presente. Cominciai davvero a non capirci più nulla.
“Ragazzo, va bene che ieri appena conclusosi il live sei praticamente svenuto, ma è una scusa per dormire più di 12 ore??? Su, intona la voce e poi preparati per la seconda tappa di oggi!”
Ero tornato al presente.
Ma sapevo che in tasca avevo la partecipazione che Seyo mi avrebbe mandato solo 12 giorni dopo.
Allora era vero, ne avevo pure la prova.
Io sapevo viaggiare nel tempo. E quel vecchio pure.
Solo, non sapevo come. Difficilmente si trovano persone che sanno insegnarti queste cose.
Dovevo trovare quel vecchio.
Passammo tutte le tappe del tour senza problemi, il 21 mi arrivò nuovamente la partecipazione di Seyo alla quale risposi prontamente, dal 22 fino al 30 facemmo le tappe rimanenti. Il Natale lo passai a casa Shiteru, con la band e la famiglia di Seiryn. La fine del 30 fu simile a quella che visti nel mio futuro alternativo, solo che stavolta non ero più il pazzo visionario di quella volta.
Il 31, organizzamo una bellissima festa a Seyo dove il fratello, Izuru Karasu, si occupò della maggioranza dei dettagli. Era un 25enne lanciato nel mondo della moda, era un modello. Era pieno di soldi, in parole povere. E, anche se ho sempre disprezzato questo mondo, ammetto che aveva stile. Molto stile. Forse anche per questo, Seika era follemente innamorata di lui.
Fu una festa a tema musicale, ovviamente. Ci divertimmo come non mai. Solo alla fine mi vennero i soliti pensieri. Izuru aveva portato un film dall’America, che era uscito da poco in Blu-Ray. Si trattava di un film che in Giappone fece scalpore solo quando uscì, ossia nel 1985. Ma io, fino al 2000, lo vidi varie volte in Italia. Si trattava di Ritorno al Futuro. Lo scopo di Izuru era farci addormentare con la tv che mostrava il film. Scopo di Seika era addormentarsi tra le sue braccia, dove riuscì perfettamente. Sicuramente anche Izuru provava qualcosa per lei, solo che per via del suo lavoro magari non gli era consigliato innamorarsi.
Dev’essere una brutta cosa, volere qualcuno ma essere costretti dalle forze superiori ad accantonarla.
Quel film non mi fece dormire. Poi, il fatto che fosse in inglese non aiutava. Anzi, mi fece pensare molto di più.
Stavo pensando che finora avevo solo viaggiato nel futuro, mai nel passato, se non per recuperare il presente che avevo perso andando avanti.
I troppi pensieri si fecero spazio nella mia mente, facendomi crollare emotivamente.
Io e Seiryn; Seyo con Sairyn, Seika con Izuru, il signor Akai con Gikam (erano rimasti a parlare di tecniche per la batteria, per poi crollare sulla scrivania entrambi). Passammo dormendo spalla a spalla il compleanno di Seyo e la fine dell’anno. Il 2011 era iniziato.
Il 6 diventò più chiaro, il 5 più scuro. Ma non l’avrei saputo fino al giorno dopo.
FINE OTTAVA PARTE.
(Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale. Story by Brian Farey. All right reserved.©)
Beh coinvolgente come sempre. Attendiamo tutti di sapere come procede...
RispondiElimina1.cominciaVO a respirare faticosamente
RispondiElimina2.lo vide IN CHIARO?? O.o
3.come se qualcuno mi AVESSE SPINTO verso l esterno
4.che poi anke lui poteva sfrozarsi di creare altri legato (o cmq tu l abbia detto) è un concetto che stona con l andazzo del romanzo...
5.I dialoghi weeee waaaa uffaaaaa....troppo in stile combriccola di dodicenni napoletani...anzi i napoletani di dodici annio fanno discorsi impregnati di maggiore maturità espressiva!
6.sai com è fiscale sayrin(invertire gli ultimi due termini insomma)
7.la parte del "il giorno l hai stabilito?-no, solo il mese" ecc....umorismo un pò tr italiano?come sono i giapponesi in merito? (sono ignoranta in materia per cui mi affido a te)
8.25 enne lanciato nel mondo della moda...modello...ricco...giapponese?????? SE ME LO FAI CONOSCERE, DOVRò SOLO PREOCCUPARMI DI COMPRARE UN LUCANO PER IL RESTO DELLA VTA *.*..... <3 _______ <3 ....voglio entrare nella storiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!nella tramaaaaaaaa!!!
9.scopo DOVE riuscì perfettamente??? e ci tonni!!!dove nn ci sta mbare!!
10.brutto volere qualcosa ma dovervi rinunciare per forze maggiori....(o cmq sia scritta..)...dietro sta frase c è un mondo....o sbaglio?
Continua step, nn t fermare. La curiosità cresce.......=)
wow questa parte è splendida , si entra nel vivo.....back to the future...
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